Famiglie Storiche di Ponzano Veneto
La famiglia: Santon
Santon
ORIGINE DEL COGNOME
Dal nome personale Santo con il suffisso -one o anche da un soprannome tratto da santone “chi fa il santo più che non sia”.
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
Negli archivi parrocchiali dal 1826.
AC: La famiglia di Giovanni Santon del 1765, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6421, dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
Negli archivi parrocchiali dal 1826.
AC: La famiglia di Giovanni Santon del 1765, di profesione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6421, dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
CAPOSTIPITE | Giovanni
SOPRANNOME | Moro
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Nel 1878 è emigrata in America Santon Maria.
Nel 1891 è emigrato a Porto Alegre (Brasile) Santon Giuseppe di Luigi.
Nel 1902 è emigrato in America Santon Giuseppe Girolamo di L.
Hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale 4 figli della famiglia di Francesco Santon di Antonio:
Giuseppe prigioniero in Ungheria, Virginio, Vittorio, Albino.
I primi due figli di Giuseppe, Livio e Luigi, portano il nome dei signori Perbellini, veri e propri benefattori per Giuseppe e gli altri prigionieri italiani in Ungheria, come ampiamente descritto nel diario di guerra dallo stesso Giuseppe. (si veda Da Ponzano a Szentes a cura di Laura Gracis, Grafiche Antiga, novembre 2016).
In particolare Livio (classe 1920) si dilettava a dipingere, tant’è che, oltre che nella pittura su tela, si cimentò nell’affresco, una Madonna con il Bambino conservata ancora nella vecchia casa di via Livello ce lo testimonia.
Dotato di una buona manualità, amava costruire attrezzi e oggetti in legno di vario genere e lavorare come falegname, fortunatamente era anche appassionato di fotografia e questo ha permesso ai Santon di avere una buona documentazione riguardo alla propria famiglia.
Luigi (classe 1922) invece amava la musica. Era molto conosciuto in paese, perché, oltre a suonare un pianoforte con i tasti d’avorio come si usava in quell’epoca, fu l’organista e il maestro del coro della Parrocchia di Ponzano per diversi anni. Questi due incarichi li svolse sempre a titolo gratuito, anche se talvolta come si usava a quei tempi anche per le offerte alla Parrocchia, gli capitò di ricevere dai fedeli un compenso in natura, come sacchetti di pannocchie o altri generi alimentari.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942, venne arruolato nell’Aeronautica Militare, frequentò il corso di trombettiere e diventò membro effettivo della banda di quel Corpo.
Prestò servizio militare anche a Roma, dove ebbe modo di suonare in svariate occasioni davanti a Mussolini.
Grazie alla passione per la musica riuscì quindi ad evitare la destinazione in zone di guerra pericolose e a partecipare ad eventi militari di rappresentanza importanti. Lavorò per quarant’anni, dal 1941 al 1981, presso la fabbrica Acca Kappa della famiglia Krüll.
Era capo reparto e fra i vari compiti che aveva c’era quello di preparare giornalmente il lavoro per una quarantina di operai. Inoltre aveva l’incarico, oltre a dirigere e a coordinare il suo reparto, di progettare prototipi in legno per gli usi richiesti dai committenti. Il prototipo veniva poi ricostruito in ferro andando così a creare lo stampo-matrice per la produzione su larga scala.
Era considerato un capo giusto e leale oltre che un collega sempre disponibile, tant’è che, andato in pensione, l’azienda gli conferì una onorificenza per i suoi meriti.
Raccontava di essere stato al lavoro quando il 7 aprile del 1944 Treviso fu bombardata e di essere riuscito a scappare con la bicicletta percorrendo la strada che attualmente passa davanti all’ hotel Ca’ del Galletto di Treviso. Lungo il percorso trovò la sua fidanzata, Giuseppina Zanatta, la fece salire sulla sua bicicletta e la portò in salvo a casa.
Il 1 maggio 1948 sposò Giuseppina dalla quale ebbe due figli Annalisa (classe 1950) e Dino (1955 -2019).
Fino al 1963 abitò con la famiglia in una casetta in via Roma, poi si trasferì nella casa di nuova costruzione di via Col di Lana, dove vivono tuttora i suoi discendenti.
Dino Santon aveva fatto il servizio militare nel Corpo degli Alpini partecipando ai soccorsi per il terremoto del Friuli del 1976. Da ragazzo suonava le tastiere con un gruppo di amici e si era esibito negli anni ’90 a villa Cicogna in occasione di un festival commemorativo.
Grazie alla patente nautica, aveva coltivato anche la sua grande passione per la vela.
Aveva lavorato come tecnico commerciale per diverse aziende italiane di macchine per la lavorazione di inerti (materiali di cava, scavi e demolizioni, frantumazione di rocce), per lavoro aveva viaggiato in numerosi paesi, dalla Russia al Nord Africa, dall’America centrale all’Austria, alla Germania e in altri paesi europei. Per questo motivo parlava 4 lingue.
Gabriele Santon (1958 - 2020) di Rino (1932 -2019), noto geometra con studio a Paderno, era molto conosciuto per la sua carriera politica, infatti nel 1999 era stato candidato Sindaco con la lista Centro Unito per Ponzano, aveva ricoperto la carica di Consigliere dal 1988 al 2004 e quella di Assessore allo Sport dal 1993 al 1995. Appassionato di pallacanestro aveva seguito con grande disponibilità e competenza la squadra locale del Ponzano Basket diventandone Presidente e importante riferimento per i giocatori.
Dal nome personale Santo con il suffisso -one o anche da un soprannome tratto da santone “chi fa il santo più che non sia”.
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
Negli archivi parrocchiali dal 1826.
AC: La famiglia di Giovanni Santon del 1765, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6421, dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
Negli archivi parrocchiali dal 1826.
AC: La famiglia di Giovanni Santon del 1765, di profesione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6421, dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
CAPOSTIPITE | Giovanni
SOPRANNOME | Moro
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Nel 1878 è emigrata in America Santon Maria.
Nel 1891 è emigrato a Porto Alegre (Brasile) Santon Giuseppe di Luigi.
Nel 1902 è emigrato in America Santon Giuseppe Girolamo di L.
Hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale 4 figli della famiglia di Francesco Santon di Antonio:
Giuseppe prigioniero in Ungheria, Virginio, Vittorio, Albino.
I primi due figli di Giuseppe, Livio e Luigi, portano il nome dei signori Perbellini, veri e propri benefattori per Giuseppe e gli altri prigionieri italiani in Ungheria, come ampiamente descritto nel diario di guerra dallo stesso Giuseppe. (si veda Da Ponzano a Szentes a cura di Laura Gracis, Grafiche Antiga, novembre 2016).
In particolare Livio (classe 1920) si dilettava a dipingere, tant’è che, oltre che nella pittura su tela, si cimentò nell’affresco, una Madonna con il Bambino conservata ancora nella vecchia casa di via Livello ce lo testimonia.
Dotato di una buona manualità, amava costruire attrezzi e oggetti in legno di vario genere e lavorare come falegname, fortunatamente era anche appassionato di fotografia e questo ha permesso ai Santon di avere una buona documentazione riguardo alla propria famiglia.
Luigi (classe 1922) invece amava la musica. Era molto conosciuto in paese, perché, oltre a suonare un pianoforte con i tasti d’avorio come si usava in quell’epoca, fu l’organista e il maestro del coro della Parrocchia di Ponzano per diversi anni. Questi due incarichi li svolse sempre a titolo gratuito, anche se talvolta come si usava a quei tempi anche per le offerte alla Parrocchia, gli capitò di ricevere dai fedeli un compenso in natura, come sacchetti di pannocchie o altri generi alimentari.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942, venne arruolato nell’Aeronautica Militare, frequentò il corso di trombettiere e diventò membro effettivo della banda di quel Corpo.
Prestò servizio militare anche a Roma, dove ebbe modo di suonare in svariate occasioni davanti a Mussolini.
Grazie alla passione per la musica riuscì quindi ad evitare la destinazione in zone di guerra pericolose e a partecipare ad eventi militari di rappresentanza importanti. Lavorò per quarant’anni, dal 1941 al 1981, presso la fabbrica Acca Kappa della famiglia Krüll.
Era capo reparto e fra i vari compiti che aveva c’era quello di preparare giornalmente il lavoro per una quarantina di operai. Inoltre aveva l’incarico, oltre a dirigere e a coordinare il suo reparto, di progettare prototipi in legno per gli usi richiesti dai committenti. Il prototipo veniva poi ricostruito in ferro andando così a creare lo stampo-matrice per la produzione su larga scala.
Era considerato un capo giusto e leale oltre che un collega sempre disponibile, tant’è che, andato in pensione, l’azienda gli conferì una onorificenza per i suoi meriti.
Raccontava di essere stato al lavoro quando il 7 aprile del 1944 Treviso fu bombardata e di essere riuscito a scappare con la bicicletta percorrendo la strada che attualmente passa davanti all’ hotel Ca’ del Galletto di Treviso. Lungo il percorso trovò la sua fidanzata, Giuseppina Zanatta, la fece salire sulla sua bicicletta e la portò in salvo a casa.
Il 1 maggio 1948 sposò Giuseppina dalla quale ebbe due figli Annalisa (classe 1950) e Dino (1955 -2019).
Fino al 1963 abitò con la famiglia in una casetta in via Roma, poi si trasferì nella casa di nuova costruzione di via Col di Lana, dove vivono tuttora i suoi discendenti.
Dino Santon aveva fatto il servizio militare nel Corpo degli Alpini partecipando ai soccorsi per il terremoto del Friuli del 1976. Da ragazzo suonava le tastiere con un gruppo di amici e si era esibito negli anni ’90 a villa Cicogna in occasione di un festival commemorativo.
Grazie alla patente nautica, aveva coltivato anche la sua grande passione per la vela.
Aveva lavorato come tecnico commerciale per diverse aziende italiane di macchine per la lavorazione di inerti (materiali di cava, scavi e demolizioni, frantumazione di rocce), per lavoro aveva viaggiato in numerosi paesi, dalla Russia al Nord Africa, dall’America centrale all’Austria, alla Germania e in altri paesi europei. Per questo motivo parlava 4 lingue.
Gabriele Santon (1958 - 2020) di Rino (1932 -2019), noto geometra con studio a Paderno, era molto conosciuto per la sua carriera politica, infatti nel 1999 era stato candidato Sindaco con la lista Centro Unito per Ponzano, aveva ricoperto la carica di Consigliere dal 1988 al 2004 e quella di Assessore allo Sport dal 1993 al 1995. Appassionato di pallacanestro aveva seguito con grande disponibilità e competenza la squadra locale del Ponzano Basket diventandone Presidente e importante riferimento per i giocatori.
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