Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La famiglia: Paccagnan

Paccagnan

image Anni ’70, i figli di Gaetano Paccagnan e Angela Cason: da destra Pasquale [padre di Valeriano (Vittorio) e Odino], Vittorio, Luigi (padre di Gustavo), Antonio, Gemma e Giacomo.
ORIGINE DEL COGNOME
Cognome trevigiano raro: forse da Paccagnella con diverso suffisso.

“Pacagnela” chiacchierone, dal veneto -chioggiotto “pacagnezo”, cicaleccio connesso con baccano.

Altra ipotesi: da pacca con suffisso -agno, botta, percossa. Oppure dal friulano ”pacagnâ”, imbrattare, infangare e “picagnât”, malandato, malaticcio.

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Merlengo

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
APPA-VR: Il 12 marzo 1584 viene battezzato ? di Anzolo Pacagnan

A febbraio 1593 viene battezzato Andrea di Marchioro Pacagnan et Appollonia.

14 agosto 1633 Andrea di Marchioro Pacagnan contrae matrimonio con Giulia q.m Santo Piovesan.

Nel 1676 viene battezzata Anna di Francesco Marchioro. Come si può constatare nel VR spesso i Paccagnan vengono registrati direttamente con il soprannome a posto del nome proprio o del cognome.

E:1719- Paderno - viene citato Antonio q.m Zuanne Pacagnan da Merlengo, Anzolo Pacagnan, Francesco Pacagnan q.m Antonio.

APM: Nel 1796 … Pacagnan è tra i capifamiglia (masieri), nel 1798 tra i capifamiglia compare Andrea Pacagnan che presta giuramento all’Imperatore d’Austria dopo il trattato di Campoformido.

AC: La famiglia di Pasquale Paccagnan di Marco, nato nel 1814, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6168 dei registri anagrafici di Merlengo per gli anni 1835-1838.

CAPOSTIPITE | Anzolo

SOPRANNOME | Bedin, Marchioro e poi Marcioro.

NOTIZIE E CURIOSITÀ
Ha ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto Paccagnan Umberto (1900).
Hanno partecipato alla Seconda Guerra Mondiale 5 figli della famiglia di Gaetano Paccagnan di Giovanni:
Pasquale, Vittorio, Luigi internato in Germania, Antonio, Giacomo.

Paccagnan Antonio (classe 1912) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1946 al 1951.

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image sopra: Gli sposi Igino e Olga, passando davanti a Villa Corner, si recano al pranzo di nozze da “Miceon

sinistra: 21 novembre 1946. Igino e Olga davanti alla canonica di Merlengo il giorno del loro matrimonio.

Paccagnan Igino (classe 1916) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1956 al 1970.

Paccagnan Lorenzo (classe 1959) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1990 al 1995 e quella di Assessore dal 1992 al 1993.

Paccagnan Ulisse (classe 1962) ha ricoperto la carica di Consigliere e di Assessore dal 1985 al 1990.

Attualmente il ceppo della famiglia Paccagnan, tutti discendenti dagli avi Marco e Pasquale, si divide in sei rami che fanno capo a:
Emilio (1957), Fabio (1970), Giorgio (1944), Gustavo (1948), Mario (1944), Odino (1938).

image 1942. Giovanni Paccagnan e Germana Michielon (Miceon) il giorno del loro matrimonio.
Nel 1888 Paccagnan Giuseppe emigrò a San Paolo (Brasile) e nel 1889 Paccagnan Giuseppe di Antonio in America (3 persone).

Dal 1930 al 1957 sono emigrati 10 membri di questa famiglia con destinazione Francia, Canada e America.

La famiglia di Luigi Paccagnan di Gaetano abitava in una casa rustica in via Talponera, oggi via Lavaggetto.

La casa di proprietà dell’Ospedale S. Maria dei Battuti di Treviso venne demolita nel 1970.

La famiglia di Paccagnan Luigi infatti lavorava i terreni dell’Ospedale che si trovava in piazza S. Leonardo, attuale Quartiere Latino.

Luigi lavorava per conto della latteria di via XXV aprile a Paderno e aveva il compito della raccolta del latte nelle zone di Merlengo e Postioma.

image Passaporto-permesso rilasciato a Igino dal Deutsches Reich per recarsi al lavoro forzato.
I fratelli Odino e Valeriano (Vittorio) Paccagnan di Pasquale, dopo la formazione di alcuni anni in Svizzera e in Italia presso imprese del settore, avviano negli anni ’60 l’impresa edile Fratelli Paccagnan S.p.A.

Col passare degli anni e con l’entrata in azienda dei figli dei fondatori, l’impresa si specializzerà nel settore delle infrastrutture di interesse pubblico volte a garantire il rispetto dell’ambiente e servizi di qualità quali: lavori di nuova urbanizzazione, viabilità, riqualificazione di aree urbane, impianti di depurazione, posa di condotte e reti di primaria importanza.

Igino (Gino) Paccagnan, padre di Emilio, noto giornalaio di Merlengo, nacque nel 1916 da Emilio di Giovanni e da Mufato Luigina di Antonio.

imageIgino nei primi anni ’70.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Igino fu chiamato alle armi e inviato nella ex Jugoslavia.

Dopo l’8 settembre 1943 subì il destino di molti Italiani che, catturati dai Tedeschi, furono dirottati nei campi di concentramento in Germania.

Fortunatamente Igino venne inviato al Nord sul Mar Baltico e precisamente a Rostock dove erano state organizzate squadre di prigionieri destinati ai lavori obbligati come scaricatori allo scalo ferroviario della città.

Aveva la possibilità, come documentato dal suo passaporto-permesso, di uscire dal campo di internamento per recarsi al lavoro e questo gli consentiva anche di rimediare qualche sigaretta e un po’ di cibo per sé e per i compagni.

Igino scampò ai bombardamenti molto frequenti nelle città portuali, ferroviarie e industriali e riuscì a rientrare a casa nell’autunno del 1945.

image12 gennaio 1939. Olga a 17 anni.
Il 21 novembre 1946 sposò Olga Adele Massolin di Antonio, nel periodo di S. Martino, com’era consuetudine tra coloro che lavoravano la terra in affitto o come mezzadri. Da Gino e Olga nacquero 4 figli: Caterina, Marilena, Tarcisia e Emilio.

Gino, dopo la guerra, riprese il suo lavoro di agricoltore, ma poi lavorò anche presso il vicino allevamento di galline ovaiole e come manovale nell’impresa di Toni Crema contribuendo al restauro di villa Minelli.

Fu consigliere comunale sotto l’amministrazione di Luigi Martini senior. Morì nel 1982.

Olga invece proveniva da una famiglia molto numerosa formata da 41 persone, che abitavano nelle case Massolin ancora esistenti in via Bellato.

Figlia di Antonio e di Elvira De Marchi, aveva 4 fratelli, due maschi e due femmine.

Il papà Antonio durante la Prima Guerra Mondiale fu attendente di un ufficiale e quindi scampò alla dura guerra di trincea.

Da bambina frequentò la scuola a villa Gosetti diretta dalle suore dell’ordine di S. Maria Bambina.

Amava i fiori e siccome non era molto brava a scuola, suor Giovannina la incoraggiava a occuparsi del giardino. Ebbe come compagna di banco Virginia Gasparin (osteria Al Baston) che l’aiutava nei compiti.

I giochi più frequenti di allora erano girotondo, fazzoletto e nascondino.

Frequentò fino alla 4a elementare, ma non volle fare la 5ᵃ, perché bisognava andare alla scuola elementare di Paderno (attuale piazza A. Moro) e lungo il percorso, all’altezza del Borgo Ruga, c’erano dei ragazzacci che la prendevano in giro perché portava gli zoccoli.

Nella sua grande famiglia era la mamma che si occupava della cucina, quindi non era abituata a far da mangiare, ma, una volta sposata, sotto la guida delle esperte Germana Michielon (osteria Miceon) e Elvira Durante, si specializzerà nella preparazione di tripe, bacalà, bigoi in salsa e fortaie varie.

Olga fino a qualche tempo fa viveva ancora nella vecchia casa di famiglia in via Lavaggetto dove tuttora sono presenti tracce dell’antica costruzione: dall’arco, ora murato, che caratterizzava l’edificio originario, ai ganci sul soffitto della cucina che servivano per appendere i salami, ai granai dove tutta la famiglia, composta da 15 persone, era periodicamente impegnata nell’allevamento dei bachi da seta che venivano venduti al Consorzio a Paderno.

Il figlio Emilio abita, assieme alla moglie Lucia, dove un tempo si trovava la stalla; essa ospitava una decina di vacche, che davano 10-15 litri di latte al giorno che veniva trasportato alla vicina Latteria che all’epoca si trovava nelle adiacenze di villa Corner.

Nella stalla c’era anche un cavallo utile per i trasporti e in tempi più recenti un asino.

image Rostock 25-12-44.

image Anni ’40. Antonio Massolin e Elvira De Marchi con i figli Olga e Bruno, Maria Zanatta (sposata Massolin, curava porri e distorsioni-tiraossi), Saveria Rizzo e un’amica.

image Casa rustica Paccagnan in via Talponera, oggi via Lavaggetto. Sulla facciata si intravede lo stemma dell’Ospedale S. Maria dei Battuti.
image Anni ’50. Antonio Massolin e Elvira De Marchi con i figli Vittorio el Bocio (con moglie), Bruno, Adalgisa, Maria e Olga.

image Gino Paccagnan con Marcello Moro e Giovanni Maria.

image 1930 Circolo Cattolico Giovanile di Merlengo, sez. maschile. Luigi Paccagnan primo a sinistra. Si riconoscono anche Abele Durante (Polo), Ferruccio Carlo Massolin (padre di Elio), Marino Favretto (?) e Giacinto Baseggio e Vittorio Baseggio (socoeti), al centro don Pietro Filippetto.
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image Sopra: 1932. Luigi Paccagnan primo a destra.

A sinistra: Roma, 7-7-1943. Antonio Paccagnan.

image Sopra: Ex Latteria nell’attuale via XXV aprile a Paderno. Da destra. Luigi Paccagnan, Alba Mestriner (Albina Tasca), Eliseo Piovesan (Iseo Pastrocio) e Pietro Luchetta (Piero Casaro).
image 1925 circa, Luigi Paccagnan..
image 4-9-1943. Luigi Paccagnan al centro con alcuni commilitoni.