Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La famiglia: Buolo-Bufolo

Buolo-Bufolo

image 1946. Guido Duronio con le gemelle Luigia e Maria Anna.
ORIGINE DEL COGNOME
Da collegare alla parola buffi (strano, bizzarro, stravagante, colpo di vento, sbuffo, persona buffa) o collegato alla voce bùffola (vanità, inezia, cosa di poco conto) o soprannome connesso all’italiano bùfolo o “bufalo”, uomo goffo e grossolano.

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Merlengo

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Sebastiano Buffolo o Bufolo di Giuseppe, nato nel 1800, di professione agricoltore, è iscritta al numero 6606 dei registri anagrafici di Merlengo per gli anni 1863-1867.

Sebastiano è nato a Paderno ma si trasferisce a Fontane in seguito a matrimonio e tutti i suoi figli nascono a Fontane. Sebastiano torna a Merlengo da Fontane in data imprecisata, presumibilmente dopo il 1839 data di nascita a Fontane, del figlio Domenico che si sposa con Girotto Maddalena a Merlengo il 26-11-1862.

CAPOSTIPITE | Giuseppe

NOMIGNOLO | Mufoi

image Anni ’20. Giovanna Ernesta (Giovannina, Ioana Mufoea) Bufolo in Bianchin Pietro.
image Giorgio Bufolo.


NOTIZIE E CURIOSITÀ
La famiglia originariamente abitava nella località che oggi è chiamata ca’ Sion, ma un tempo ca’ Lion come risulta dalle mappe antiche e dal Catasto austriaco.

Nel 1905, desunto dallo stato delle anime di Merlengo, Bufolo risulta essere tra i cognomi più diffusi.

image Estate 1946. Le gemelle Luigia e Maria Anna.
Sebastiano Bufolo, sposato con Angela Baliviera di Castagnole, ebbe 6 figli, tra questi Domenico che avrà da Maddalena Girotto 9 figli, tra i quali Eugenio, bracciante agricolo emigrato in Francia nel 1936.

Eugenio, sposato con Candida Grosso, avrà 8 figli, tra i quali Anna Olimpia nata nel 1913.

Eugenio, assieme ad alcuni parenti, lavorava le terre prima della famiglia Coletti e poi quelle della famiglia Cicogna, per la precisione 30 campi.

Nelle occasioni solenni cantava nel coro della Parrocchia di Merlengo ed era noto per la sua calligrafia, tanto che scriveva per il cav. Cicogna e si occupava della sua corrispondenza.

Eugenio emigrerà prima in Francia e poi nel 1938 in Belgio assieme ad alcuni membri della sua famiglia.
La figlia Anna sposerà a Tergnier in Francia nel 1930 Guido Duronio.

Rientrati in Italia, abiteranno nella casa di via Capitello 25, Guido sarà impiegato prima all’ufficio tessere annonarie del Comune di Ponzano Veneto, poi diventerà portalettere rurale, tanto che Anna sarà da tutti conosciuta come “La postina”, perché aiutava il marito nel suo lavoro.

Dalla loro unione nasceranno le gemelle Luigia (Celestina) e Maria Anna (Anna Maria) oggi molto note in paese per la loro attività politica e commerciale.

In occasione della nascita delle bambine, verrà fatta costruire la nicchia per accogliere la statuina di S. Antonio che ancora oggi possiamo vedere sulla parete Nord della casa di via Capitello abitata dalla moglie di Guido Crema (l’australiano), infatti “la postina” era devota al Santo fin dalla nascita del primogenito Antonio che visse soltanto pochi giorni. Allora le piccole Luigia Celestina e Maria Anna non passavano di certo inosservate, dato che mamma Anna amava vestirle sempre con una certa raffinatezza….Infatti fece molto parlare una foto, scattata dal dottor Gastaldo, nella quale le gemelline di pochi mesi venivano ritratte con una vezzosa camiciola con la spalla scoperta.

image Merlengo 1912. Circolo Giovanile Cattolico con il parroco don Lanzarini, il chierico Luigi Martini e Giovanni Cicogna. Giorgio Bufolo è il ragazzo con il ciuffo in 2a fila, secondo da sinistra. Alla parete si intravedono i quadri con i ritratti fotografici di Papa Pio X e del Vescovo Andrea Giacinto Longhin.

Per questo don Pietro Filippetto dal pulpito affermò che in paese vi erano delle famiglie che davano scandalo!

Ma anche papà Guido era molto chiacchierato, perché, oltre ad essere meridionale e a non andare in chiesa era anche fascista!

A questo proposito la figlia Anna ricorda un divertente episodio, cioè quando il papà, dopo un violento temporale che fece saltare l’elettricità, si recò a Ponzano all’osteria da Miotto per consegnare la posta. Dentro al locale stavano giocando a carte, a lume di candela, alcuni paesani noti per essere comunisti, allora Guido disse, con chiaro riferimento al simbolo del MSI di Almirante, “Se non ci fosse la fiammella…!” E lì scoppiò un putiferio!

Nel 1964 Anna Bufolo decise di aprire un’edicola, che venne sistemata in una stanzetta del negozio di Mario Pretotto, a fianco all’osteria “da Remo”. Nonostante i clienti di allora si potessero contare sulle dita di una mano, l’edicola era ben fornita di quotidiani e di riviste che tutte le mattine la postina andava a prendere in bicicletta vicino alla stazione di Treviso. Ma anche questa rivendita suscitò diverse critiche, perché, come ebbe a dire don Remigio Tessarollo durante una predica: “vi si vendono riviste come Confidenze, Intimità, Bolero e Grand Hotel, per niente raccomandabili!…”.

image 1950 circa. Le gemelle Luigia (Celestina) e Maria Anna.
imageEugenio Bufolo e Candida Grosso.
image Gennaio 1946. Anna Olimpia Bufolo con le gemelle.

Nel 1968 Anna aprirà, nei pressi dell’Ufficio Postale, una nuova edicola-cartoleria molto frequentata dagli studenti della vicina Scuola Media e nel 1971 Anna Maria aprirà una nota gioielleria che, in tempi più recenti, diventerà un punto di riferimento per l’ottica e l’occhialeria grazie alla specializzazione conseguita dalla figlia Antonella Marzo. Il negozio cesserà l’attività nel 2013.

Luigia Duronio (Celestina - classe 1945), ha ricoperto la carica di Assessore dal 1999 al 2004 e quella di Consigliere dal 1999 al 2004 e dal 2009 al 2010.

Durante i suoi mandati vengono istituite due importanti risorse per i cittadini ponzanesi:
Il “Trasporto amico” cioè il trasporto gratuito, effettuato da volontari, rivolto a persone che necessitano dell’accompagnamento a visite, esami e controlli in strutture sanitarie. E i Buoni di “benvenuto” ai neonati, i cosiddetti “Buoni nato”, provvedimento per il quale Celestina riceve l’apprezzamento anche da parte di Regioni fuori dal Veneto.

Domenica Paccagnan, sposata con Giovanni Bufolo era chiamata Nina Mufoea, fu per diversi anni governante di Giovanni Cicogna e ne curava i numerosi gatti che gironzolavano per casa.

Nina Mufoea era solita dar loro da mangiare e puliva le cucce predisposte per ogni gatto.

Spesso però alcuni mancavano all’appello, perché, data la miseria e la grande fame, qualcuno del vicino Borgo Ruga non esitava a metterli in pentola.

Giorgio Bufolo (classe 1896, Joio Mufoeo), figlio di Nina Mufoea, lavorava i campi di Giovanni Cicogna.

Barbiere per diletto, era capace di interrompere il lavoro lasciando i buoi in mezzo al campo per andare a tagliare i capelli a chi ne aveva bisogno.