Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La Famiglia: Serena

Serena

image anni ‘20. Lorenzo Serena e Maria Teresa Ossi con 8 dei 9 figli (manca Margherita detta Mariella).

ORIGINE DEL COGNOME
Dal latino serenus: calmo, tranquillo, di animo sereno.

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
La famiglia di Lorenzo Serena nato nel 1873, di professione possidente, è iscritta nei registri anagrafici di Ponzano Veneto per gli anni dal 1901-1930.

Lorenzo si trasferisce da Cornuda a Paderno il 27-12-1920.

CAPOSTIPITE | Pietro

NOTIZIE E CURIOSITÀ
Da un’intervista rilasciata nel 2002 dalle signorine Antonietta e Anita Serena a Giovanni Della Pietra e Filippo Borsato dell’Istituto Tecnico Statale “Andrea Palladio” di Treviso, sappiamo che la famiglia Serena arrivò a Paderno durante la Prima Guerra Mondiale, che acquistò la villa dai signori Pusinich nel 1916 e che vi abitarono a partire dal 1918.

Durante la guerra la famiglia fu sfollata a Faenza, mentre Lorenzo Serena rimase a Paderno, perché commerciava in vini e durante la guerra questa era un’attività molto redditizia (su questo argomento si veda alla p..125 nota 14 del libro A spasso per le antiche osterie di Ponzano, Grafiche Antiga 2017).

In paese c’è chi ricorda che, sul lato est della barchessa, dove oggi è posizionato l’orologio del Borgo Ruga, vi era una porta di accesso alla cantina sotterranea dove veniva conservato il vino in grossi tini.

Dato che il fronte era vicino, la villa ospitò soldati inglesi che fecero molti danni, basti pensare che il tinellone venne utilizzato come cucina per la truppa, inoltre vennero trafugate diverse stampe di valore!

La proprietà comprendeva la villa, la cappella, il tinellone, le cucine con il forno da pane e le case coloniche. La villa era arredata con mobili antichi che erano appartenuti ai precedenti proprietari Pusinich.

A sud della villa vi erano 9 ettari, brolo compreso, che erano lavorati dalla famiglia mezzadrile Geromin, arrivata a Paderno assieme ai Serena.

Altri 9 ettari a sud di via Morganella erano lavorati dai mezzadri Sartori (Vetorel).

Tutti abitavano nelle case coloniche adiacenti alla villa.

Dopo la guerra Lorenzo Serena fece installare un mulino e venne acquistata una trebbiatrice, assolutamente necessaria.

l mulino all’inizio andava a motore e poi con la corrente elettrica che arrivava da Conegliano, sempre per merito di Lorenzo Serena, fu costruita una cabina di trasformazione e organizzata una rete di distribuzione per portare l’energia elettrica nel paese. Erano Eliseo e Mario, figli di Lorenzo, a verificare i consumi e ad effettuare la riscossione dei pagamenti. Tale piccola centrale fu in seguito incorporata alla società Anonima Elettrica.

Responsabile del mulino era Mario Cavallin che aveva come aiutante Isidoro (Iseo) Favero. Tra il 1952 e il 1953 il mulino venne dato in affitto. Il mulino funzionò fino al 1967.

image Maria Teresa Ossi e Lorenzo Serena.

Lorenzo Serena (1873-1948) e Maria Teresa Ossi (1887-1972) di S. Pietro di Feletto ebbero 9 figli: Antonietta detta Antonia (classe 1907), Mario (classe 1908), Eliseo (classe 1910), Giuseppe (classe 1912), Anita (classe 1914), Alberto (classe 1916) nati a Cornuda, Leandro (classe 1918) nato a Faenza dovela famiglia era sfollata, Maria Maddalena (classe 1923) e Margherita detta Mariella (classe 1926) nate a Paderno di Ponzano.

Come famiglia numerosa, Lorenzo e Maria Teresa riceveranno la medaglia d’oro dal Governo Fascista, infatti in un manifesto dell’epoca vengono indicati come fiduciari delle famiglie numerose di Ponzano.

La famiglia di Maria Teresa Ossi era originaria di S. Vito di Cadore, la loro casa fu acquistata in seguito dal Patriarca di Venezia e negli anni ospitò vari Patriarchi tra i quali anche il futuro Papa Giovanni XXIII.

Maria Teresa, ricordavano le figlie, era donna forte e decisa, era presidente delle vedove di guerra e teneva conferenze.

Aveva idee molto chiare riguardo all’istruzione dei figli, infatti i maschi frequentarono il Collegio Pio X e le femmine l’Istituto Canossiano, inoltre i maschi erano destinati, secondo lei, a diventare uno prete, un altro agrario, un terzo veterinario e un quarto farmacista.

Lorenzo Serena era un uomo pacifico (nomen omen!), pio, religioso, tanto da essere soprannominato Lorenzo il Cattolico.

Dedito alla famiglia, aveva buoni rapporti con tutti e ricoprì anche la carica di Giudice Conciliatore.

image Alberto Serena (classe1916).
La famiglia Serena ha abitato nella villa fino al 1983 circa. Le signorine Serena hanno dichiarato che le notizie da loro fornite sono derivate oltre che dai loro ricordi personali, anche da quelli più antichi di Maria Gastalda e di suo ma- rito che furono gastaldi e custodi della villa con i Pusinich. Per quanto riguarda i figli di Lorenzo, sappiamo da Franco Serena che il padre Alberto si era laureato in veterinaria a Bologna e che, con il grado di tenente, aveva partecipato con la Julia alla campagna di Russia durante alla Seconda Guerra Mondiale.

Il padre raccontava che erano partiti in 1000 e che erano tornati soltanto in 100, lui unico ufficiale! In seguito aveva partecipato anche alla campagna di Grecia e Albania e verso la fine della guerra, nonostante non avesse aderito alla Repubblica di Salò, fu risparmiato e gli venne assegnata la condotta di veterinario a Castelfranco.

Emigrato nel 1948 in Venezuela, morì prematuramente nel 1961 in un incidente stradale.

Il fratello di Alberto Leandro emigrò nel 1949 in Argentina dove, come ingegnere, avviò un’impresa meccanica automobilistica.

Gli altri fratelli Mario ed Eliseo, come detto prima, si occuparono del mulino installato dal padre e degli affari di famiglia, in particolare Mario fu il fondatore dell’AVIS di Ponzano.

Maddalena fu insegnante alla Scuole Elementari e poi Direttrice didattica a Roma, Antonietta (Antonia) insegnò Economia Domestica prima alle Scuole di Avviamento Professionale e poi alle Medie e Anita Francese alla Scuola Media.

Serena Alberto (classe 1975) ha ricoperto la carica di Assessore dal 2004 al 2008.

image 1940. Infermeria muli. Con il camice bianco Alberto Serena.