Famiglie Storiche di Ponzano Veneto
La famiglia: Cocchetto
Cocchetto
ORIGINE DEL COGNOME
Cognome tipico di Treviso e provincia.
Derivato o dalla voce dialettale “cucheto” bozzolo del baco o soprannome che ha origine dal termine cocco con vari significati: colore rosso, panno scarlatto, uovo, figlio più amato, specie di fungo, nome di un pesce.
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Ponzano
CAPOSTIPITE Francesco | Cocchetto
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Giuseppe Cocchetto di Francesco, nato nel 1800, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6463 dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
Dai ricordi di Ersilia Cocchetto di Guido (classe 1937)
La numerosa famiglia Cocchetto abitava in origine in una casa di via Santandrà vicino all’osteria da Miotto e all’oratorio Gobbato. Vi erano vari rami di questa famiglia e i membri di questi, pur abitando nella stessa casa, facevano vita a sé.
Uno di questi rami era quello di Guido Cocchetto che di lavoro faceva il trasportatore di ghiaia.
Guido(classe 1897) di Giuseppe ebbe da Domenica De Rossi 8 figli: Pietro (classe 1925), Giuseppe (classe 1926), Lui- gi (classe 1927), Vigilio (classe 1928), Ferdinando (classe 1930), Angelo (classe 1932), Alessandro (morto in tenera età), Ersilia (Silvia classe 1937), Alessandro (classe 1943). Giuseppe e Ferdinando emigrarono prima in Belgio e poi in Canada, Giuseppe negli ultimi anni in Francia.
Vigilio lavorò per la fabbrica di spazzole Acca-Kappa della famiglia Krüll a Treviso mentre Alessandro, dopo aver fatto il sarto a Treviso, fu assunto dalle maglierie Benetton (v. foto Guido Cocchetto).
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Prima Guerra Mondiale
Cocchetto Valentino deceduto nel 1923.
Hanno ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto: Angelo (classe 1898), Guido (classe 1897). Alla fine dell’ ’800 sono emigrati 11 membri di questa famiglia con destinazione Austria, Brasile (Porto Alegre, S. Paolo, Espirito Santo) e America.
Dal 1923 al 1968 ne sono emigrati 10 con destinazione Francia, Belgio, Svizzera e Canada.
Remo Cocchetto per diversi anni ha curato la cassetta di S. Antonio da Padova che si trova appesa al pioppo all’incrocio tra via Pola, via lo Stradone e via Le Strade.
Elisa (Amelia) Cocchetto era la moglie di Giuseppe Santon, prigioniero in Ungheria durante la Prima Guerra-Mondiale, e madre di Livio, Luigi, Olvida, Liana e Rino.
CAPOSTIPITE Domenico | Cocchetto
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
APPO: 1785 Maria di Domenico Coghetto[sic].
AC: La famiglia di Domenico Cocchetto di Angelo, nato nel 1791, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6461 dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
Cognome tipico di Treviso e provincia.
Derivato o dalla voce dialettale “cucheto” bozzolo del baco o soprannome che ha origine dal termine cocco con vari significati: colore rosso, panno scarlatto, uovo, figlio più amato, specie di fungo, nome di un pesce.
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Ponzano
CAPOSTIPITE Francesco | Cocchetto
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Giuseppe Cocchetto di Francesco, nato nel 1800, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6463 dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
Dai ricordi di Ersilia Cocchetto di Guido (classe 1937)
La numerosa famiglia Cocchetto abitava in origine in una casa di via Santandrà vicino all’osteria da Miotto e all’oratorio Gobbato. Vi erano vari rami di questa famiglia e i membri di questi, pur abitando nella stessa casa, facevano vita a sé.
Uno di questi rami era quello di Guido Cocchetto che di lavoro faceva il trasportatore di ghiaia.
Guido(classe 1897) di Giuseppe ebbe da Domenica De Rossi 8 figli: Pietro (classe 1925), Giuseppe (classe 1926), Lui- gi (classe 1927), Vigilio (classe 1928), Ferdinando (classe 1930), Angelo (classe 1932), Alessandro (morto in tenera età), Ersilia (Silvia classe 1937), Alessandro (classe 1943). Giuseppe e Ferdinando emigrarono prima in Belgio e poi in Canada, Giuseppe negli ultimi anni in Francia.
Vigilio lavorò per la fabbrica di spazzole Acca-Kappa della famiglia Krüll a Treviso mentre Alessandro, dopo aver fatto il sarto a Treviso, fu assunto dalle maglierie Benetton (v. foto Guido Cocchetto).
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Prima Guerra Mondiale
Cocchetto Valentino deceduto nel 1923.
Hanno ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto: Angelo (classe 1898), Guido (classe 1897). Alla fine dell’ ’800 sono emigrati 11 membri di questa famiglia con destinazione Austria, Brasile (Porto Alegre, S. Paolo, Espirito Santo) e America.
Dal 1923 al 1968 ne sono emigrati 10 con destinazione Francia, Belgio, Svizzera e Canada.
Remo Cocchetto per diversi anni ha curato la cassetta di S. Antonio da Padova che si trova appesa al pioppo all’incrocio tra via Pola, via lo Stradone e via Le Strade.
Elisa (Amelia) Cocchetto era la moglie di Giuseppe Santon, prigioniero in Ungheria durante la Prima Guerra-Mondiale, e madre di Livio, Luigi, Olvida, Liana e Rino.
CAPOSTIPITE Domenico | Cocchetto
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
APPO: 1785 Maria di Domenico Coghetto[sic].
AC: La famiglia di Domenico Cocchetto di Angelo, nato nel 1791, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6461 dei registri anagrafici di Ponzano per gli anni 1835-1838.
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Giobatta Cocchetto (1866-1950) era il proprietario dell’osteria in via Pioppe a Paderno che si chiamava “dalla Romagnola”, perché era gestito da sua moglie Carolina Giusti (1863-1946) che era di Roma, città dove lui era stato carabiniere e dove era nata la loro figlia Teresa. Teresa sposerà nel 1915 Luigi Frigo morto nel siluramento del piroscafo “Principe Umberto” al largo di Valona (Albania). Sposerà in seconde nozze nel 1925 Francesco Zanchetta (Chechi) commerciante e venditore ambulante di cappelli.
Teresa Cocchetto (Teresina) fu direttrice delle Poste di Ponzano che, dal 1916 si trovavano in un locale della casa del padre Giovanni Battista Cocchetto, proprio sulla curva di via Pioppe (curva dea romagnoea, appunto dal nomignolo attribuito alla madre).
Le Poste furono spostate poi nello stabile di Giovanni Piccolo, nel condominio Torresan e oggi si trovano in via Cicogna nel condominio ex Basso. (v. foto Giobatta Cocchetto).
Giobatta Cocchetto (1866-1950) era il proprietario dell’osteria in via Pioppe a Paderno che si chiamava “dalla Romagnola”, perché era gestito da sua moglie Carolina Giusti (1863-1946) che era di Roma, città dove lui era stato carabiniere e dove era nata la loro figlia Teresa. Teresa sposerà nel 1915 Luigi Frigo morto nel siluramento del piroscafo “Principe Umberto” al largo di Valona (Albania). Sposerà in seconde nozze nel 1925 Francesco Zanchetta (Chechi) commerciante e venditore ambulante di cappelli.
Teresa Cocchetto (Teresina) fu direttrice delle Poste di Ponzano che, dal 1916 si trovavano in un locale della casa del padre Giovanni Battista Cocchetto, proprio sulla curva di via Pioppe (curva dea romagnoea, appunto dal nomignolo attribuito alla madre).
Le Poste furono spostate poi nello stabile di Giovanni Piccolo, nel condominio Torresan e oggi si trovano in via Cicogna nel condominio ex Basso. (v. foto Giobatta Cocchetto).
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