Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La famiglia: Cisilotto

Cisilotto

image 1945 circa. Casa Dami in via Capitello: da sinistra Giovanni, la moglie di Giovanni Teresa Muffato con il piccolo Bruno (morto a 6 anni di difterite), Anna la sorella di Giovanni, dietro da sinistra Gina, Maria, Antonia, Caterina e Elena, mancano all’appello Angelo (classe 1917), Pietro (classe 1920) e Antonio (gemello di Caterina - classe 1931).
ORIGINE DEL COGNOME
Forse dalla voce friulana cisile - rondine con suffisso -otto. Cisilotto-rondinotto: piccolo nato dalla rondine.

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Merlengo

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Luigi Cisilotto di Andrea, nato nel 1796, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6167 dei registri anagrafici di Merlengo per gli anni 1835-1838.

Luigi nasce a Lancenigo di Villorba e la moglie Teresa a Vazzola.

Luigi probabilmente si trasferisce a Vazzola in seguito a matrimonio perché a Vazzola nel 1820 nasce Il figlio maggiore Andrea, mentre il secondogenito Pietro, nasce a Merlengo nel 1824.

CAPOSTIPITE | Andrea

SOPRANNOME | In alcuni documenti Adami, più diffusamente Dami

image Via Volpago Sud, primi anni ’60. Pietro e Zaira con i figlioletti Bruno e Teresa.
image Primi anni ’50. Pietro (Nino).

NOTIZIE E CURIOSITÀ
Ha ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto Giovanni Cisilotto (classe 1888).

Dal 1873 al 1957 sono emigrati 11 membri di questa famiglia con destinazione America, Australia, Argentina, Austria e Francia. Bruno Cisilotto (classe 1955) ha ricoperto la carica di Assessore dal 2003 al 2004 e quella di Consigliere dal 1999 al 2004.

image Laurana 4-4-1940. Pietro (Nino) con i compagni di “naia“.
image 1944. Passaporto per lavoratori stranieri n° 1231, titolare Pietro Cisilotto.
Dai ricordi di Maria Teresa Cisilotto (classe 1958) di Pietro

Santo, bisnonno di Maria Teresa, ebbe da Catterina De Longhi 8 figli, tra i quali Luigi, emigrato in Francia, che darà origine al cosiddetto “ramo francese“ dei Cisilotto e Giovanni, nonno degli attuali discendenti.

Giovanni (1888-1976) ebbe 9 figli da Teresa Mufato, tra i quali Angelo, Pietro e Bruno, il più piccolo, che morì di difterite all’età di 6 anni.

È ancora vivo il ricordo di questo bambino che fu portato al Lazzaretto a S. Lazzaro di Treviso con un’automobile pagata grazie ad una colletta dei paesani e di quando il fratello maggiore Antonio veniva incaricato dalla mamma di portargli a piedi (!) della polenta per rifocillarlo!

image SOPRA DESTRA 1938-40. Angelo prima della partenza per Bengasi (5° Reggimento Fanteria-Compagnia Cannoni da 47-32).
imagefine anni ’30. Angelo al centro con la custodia del violino sulle scale del Duomo di Treviso dopo la visita di Leva.

image Anni ’40. Caporal maggiore Angelo (primo a destra) prigioniero n° 26694 in campo di concentramento n° 35 in Gran Bretagna.

image Antonio Cisilotto.
Angelo (1917 -2000), durante la 2a guerra mondiale fu catturato in Africa dagli Inglesi e portato in campo di concentramento. Era figura nota in paese, perché trasportava, con un carro trainato dal cavallo, il latte raccolto nelle varie stalle fino alla latteria di via XXV aprile, nata alla fine degli anni ’50.

Giuseppe, figlio di Angelo, ricorda che la latteria Cooperativa ha avuto inizio con il laboratorio presso le barchesse di villa Corner (ora Basso) a Merlengo.

Diversi erano i raccoglitori del latte: Albino Zanatta detto Merican che raccoglieva il latte nella zona nord di Paderno e Merlengo, Alberta Zanatta (Ijota Birea) madre di Guido Birello, ricordata per avere sempre il toscano in bocca, che raccoglieva il latte a Paderno.

Angelo ha cominciato il suo servizio per la zona di Merlengo, trasportando il latte con la sua bicicletta.

Con il tempo e l’ammodernarsi dei mezzi ha continuato usufruendo del prezioso aiuto della sua cavalla Olga, della quale molti ricordano il passo lento e cadenzato.

In rari casi Giuseppe ha sostituito il padre nel suo giro quotidiano.

Tutto ciò fino a quando le nuove norme igieniche hanno imposto una diversa maniera di raccogliere il latte.

Pietro (1920-1997), padre di Bruno, MariaTeresa, Tiziano e Tiziana (gemelli), di mestiere faceva lo scalpellino-marmista, lavorava presso la ditta Marmi Lupato e in paese, per arrotondare, lavorava le lastre per le tombe. Come marmista posò il pavimento della chiesa di Merlengo.

Sposato con Zaira Sanson, con la sua famiglia abitava in via Volpago Sud.

Durante la 2a guerra mondiale, arruolato nel 57° Reggimento Artiglieria “Lombardia”, fu catturato in Croazia dai Tedeschi il 9 settembre 1943 e portato in campo di concentramento in Germania.

imagePrimi anni ’80. Angelo con il carretto e il cavallo passa davanti all’osteria “da Marchi“ davanti all’entrata Rina con il piccolo Giovanni.
image 1960 circa. Giuseppe il giorno della prima Comunione con il bisnonno Giovanni e il cugino Giancarlo.

image La famiglia di Giovanni Cisilotto nel 1941 circa. Giovanni al centro, alla sua sinistra la sorella Anna rimasta vedova, alla sua destra. Teresa Muffato. Da destra: Antonio, Elena, Gina, Antonia, Maria e Caterina (gemella di Antonio).

image Latteria. Da sinistra, Biagio Santi, Angelo Cisilotto; quarto da sinistra Bruno Gallina; Antonio Cisilotto a sinistra in basso.

image Angelo Cisilotto con il carretto del latte
(foto Luigi Martini Jr.).