Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

Poesia

Piccola casa mia, bugno di pace

dove stilla il miele delle ore più rare
e la fame del sogno
ritrova il suo piccolo paniere:

reliquie di genti di paesi
tutti raccolti in noi
in questo cenacolo disadorno,
per un cammino insieme
dopo la solitudine

verso la nostra Emmaus più vera.

Da quell’alto comignolo
verrà il fumo con cirri sbarazzini

e porterà l’odore santo di latte e di polenta,
e voci, amate voci,
una parola, un’Ave e buona notte.


Forse, chi sa, nel suo bianco svanire
sarà come tornare a quella casa lontana:
al vento di rondini ed echi nel portico lungo,
all’ampia cucina,
dove tra seggiole lucide di paglie
sta una tavola tonda,

e i rami risplendono sui muri
e nelle conche ricolme
si tuffano i raggi dell’alba
come uccelli dal petto e l’ali d’oro.

Mia casa, arca di dolci prodigi
in te rinchiuso era il tempo, e raccolto.

Un fanciullo beveva il mattino del mondo.

(da Mon fumo di Antonio Chiarelotto, VII parte o momento)