Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La Famglia: Paronetto

Paronetto

image Classe 1923. Si riconoscono Luigi Rotino,  Carlo Paronetto (Trocia-meccanico),  Pivato (?) (fratello di Mariano),  chierico Giuseppe Fornari,  Pizzolon (?),  Giovanni Zago (Pinsa),  Silvio Tasca (Porseeti), due ragazzi della Baruchella,  Virginio Pizzolon,  Angelo Gagno (Gagneto),  Mario Gagno,  Rodolfo Pretotto (Mabe/Opo-decoratore),  Giuseppe Gagno (Bepi),  Pinarello (?).
ORIGINE DEL COGNOME
Dalla voce settentrionale “Parón”, padrone, proprietario con suffisso diminutivo -etto.

Voce usata anche come titolo di rispetto o in formule di cortesia.


CAPOSTIPITE Giuseppe | Paronetto

SOPRANNOME | Caseta

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Luigi Paronetto di Giuseppe nato nel 1825, di professione fittaiuolo, è iscritta al foglio numero 6413 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.

La famiglia è originaria di Santa Bona e si trasferisce a Paderno in data imprecisata. Luigi del 1825 nasce a Santa Bona ma tutti i suoi figli a partire da Giuseppe del 1858, sono nati a Paderno.


CAPOSTIPITE Giacomo | Paronetto

SOPRANNOME | Stivaina

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Angelo Paronetto di Giacomo, nato nel 1820, di professione fittaiuolo, è iscritta al numero 6415 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.

La famiglia è originaria di Santa Bona e si trasferisce a Paderno in data imprecisata. Angelo del
1820 nasce a Santa Bona ma suo figlio Giuseppe del 1845, nasce a Paderno.


CAPOSTIPITE Pasquale | Paronetto

SOPRANNOME | Trocia

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Paolo Paronetto di Pasquale, nato nel 1765, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6289 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.

La famiglia originaria di San Pelajo giunge a Paderno in data imprecisata.

Domenico del 1802 nasce a San Pelajo ma suo figlio Giuseppe del 1827, nasce a Paderno.

image Emilio Paronetto.
image Vittorio Paronetto (Stivaina).

NOTIZIE E CURIOSITÀ
Hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale 4 figli della famiglia di Giuseppe Paronetto di Angelo: Luigi, Giacomo, Carlo Giuseppe, Valentino.

Hanno partecipato alla Seconda Guerra Mondiale 4 figli della famiglia di Luigi Paronetto di Giuseppe: Enrico prigioniero in Eritrea, trasferito in Uganda, Virginio Antonio prigioniero in Eritrea, trasferito in Uganda, Giuseppe, Gino.

Ivano Paronetto di Pietro, appassionato di sport e in particolare di corsa campestre, fonderà l’ATLETICA PONZANO assieme a Luigi Martini (Baraca), Tarcisio Lorenzin, Silvano Marcuzzo, Learco Tasca e altri.

Lina Paronetto diVittorio (Stivaina), iscritta all’albo dell’ordine dei giornalisti del Veneto nella categoria Professionisti dal 2001, è giornalista di RETE VENETA e collaboratrice del Gazzettino.

Domenico Paronetto, fratello di Vittorio (Stivaina) viene ricordato perché nella processione del Venerdì Santo portava a piedi nudi la Croce durante tutto il percorso.

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image Sopra: Paderno 1947-48. Pietro Paronetto (Caseta) all’organo, Alfredo Bianchin 2° tenore durante le prove della seconda messa pontificale di L. Perosi.
A sinistra: da sinistra, Pietro Paronetto (Caseta), Erminia, Ferruccio Conte e seduta Caterina (Mercede).

image Pola primi anni ‘40. Pietro con due commiliton.
Dai ricordi di Ivano e Daniela Paronetto “Caseta” di Pietro (classe 1917)
La vecchia casa di questo ramo dei Paronetto si trovava in via Morganella Est ed era abitata da Emilio Paronetto, da sua moglie Giovanna Giacomel e dai loro 5 figli: Giuseppina, Teresa, Clorinda, Pierina e Pietro.

Com’era consuetudine, in casa Paronetto ci si riuniva per il Filò al quale partecipavano tanti vecchi di Paderno, tra i quali Arcangelo (Barba Coco), Paolo Fornari, Gaetano
Pretotto (padre di Pineto Bartoto).

image Giovanna Giacomel e la figlia Giuseppina Paronetto davanti alla casa paterna di via Morganella Est.
Emilio e il figlio Pietro lavoravano alcune terre di proprietà Cicogna tra Paderno e la Postumia.

Capitava che, oltre a Bepi Mostacion Bianchin, anche Pietro portasse con il calesse “El paron Sigogna” a Treviso dove prendeva il treno per Roma o Siena.

Infatti Ivano, figlio di Pietro, ricorda, di essere andato, all’età di tre anni, con il padre e la Nineta, governante di Cicogna, sempre in calesse, fino a Ponte della Priula per alcune commissioni per il Paron Sigogna.

Nel 1932 Pietro ottenne dall’Opera Nazionale Dopolavoro (Commissione centrale dei giuochi e sports del dopolavoro) il brevetto atletico di 2° grado.

Appassionato di sport e in particolare di corsa campestre, fonderà, assieme ad alcuni padernesi come
image Venezia agosto fine anni ‘30. Da sinistra Luigi Pivato, Angelo Tasca, Pietro Caseta, Guido Povegliano.
Luigi Martini (Baraca), Tarcisio Lorenzin, Silvano Marcuzzo e Learco Tasca l’Atletica Ponzano.

Ma il campo nel quale si distinse maggiormente fu quello musicale, infatti, facendo molti sacrifici, papà Emilio e le sorelle lo aiutarono a studiare musica, prima a Venezia e poi a Vicenza, dove nel 1939 conseguì il diploma di organista presso la Scuola Ceciliana dell’A.I.S.C. (Associazione italiana di S. Cecilia) diretta dal m° Ernesto Dalla Libera. Fu allievo anche del m° non vedente Giandomenico Faccin di Caonada (Montebelluna).

Scoppiata la guerra, dal 1939 al 1943, combattè in Istria e lì ebbe modo di suonare nelle chiese di Laurana, Pisino, Fiume, Pola e di altre località.

A fine guerra comprò a Trieste una radio che la figlia conserva gelosamente.

Alla fine degli anni ’40 Pietro fondò una vera Schola Cantorum composta da voci virili e da qualche ragazzetto per l’esecuzione di alcune messe, tra le quali la Missa Eucaristica del Perosi.

image Pietro Paronetto a Pola nel 1939.
Pietro fu infatti fino al 1972 organista e direttore del coro della Chiesa parrocchiale di Paderno.

La Schola Cantorum da lui fondata era richiesta in molte parrocchie del circondario.

Tra i suoi componenti ricordiamo: Vittorio Martini (Bunisiol), Benedetto Gola (Chechi), Gildo Geromin, Aldo Storgato, Gino Massolin (Boa), Vittorio, Marino e Aristide Bianchin, Rino Carniato con suo nonno e molti altri.

La maggior parte dei cantori di Paderno erano ex partigiani di ideologia comunista o simpatizzanti, così, quando don Remigio Tessarolo e il cappellano don Giuseppe Fornari vennero a saperlo, minacciarono di scomunicarli e poco dopo il coro venne sciolto.

Fu per merito di Emilio, padre di Pietro, che andò dal parroco ad intercedere per il figlio e i componenti del coro, se l’attività musicale potè riprendere in chiesa.

La Schola Cantorum si riunì per l’ultima volta il giorno del funerale di Piero, morto in un incidente nel 1972.

Venne eseguita la Missa Defunctorum a tre voci del Perosi e Eliseo Piovesan (Iseo Pastrocio) pronunciò un commovente elogio funebre.

Dai ricordi di Mario Paronetto di Carlo (classe 1923 Trocia)
Mario ricorda che il papà, negli anni ’50 del dopoguerra, nel periodo della Guerra fredda, lavorava per l’impresa Marzi che aveva sede in località Ponte della Priula, ma che aveva i cantieri in Friuli e precisamente in Carnia dove costruiva fortificazioni nelle zone di confine con la Jugoslavia.

Carlo, come meccanico, riparava per questa impresa vari mezzi di trasporto.

In seguito decise di avviare un’officina tutta sua in un piccolo magazzino che si trovava vicino alla frasca
image Fisarmonica degli anni ‘30 con la quale Piero Caseta allietava in varie occasioni.
della nonna materna Flavia Maraga, da tutti conosciuta come Casa Cuccagna. (Sul suo terreno oggi si trova la casa di Renato Gagno).

Mario ricorda che il papà riparava le auto che appartenevano ai “notabili” del paese come Chechi Zanchetta, il dottor Gastaldo, Mario Serena o Angelo Dalla Toffola che erano tra i pochi a possedere un’autovettura.

Tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 il salto di qualità quando Carlo decide di comprare i locali all’incrocio tra via Roma, via Postumia e le strade per Camalò e Povegliano: un luogo veramente strategico per la nuova autofficina che diventerà un importante punto di riferimento per le riparazioni auto.

Nei primi anni ’70 entra in officina anche il figlio Mario che nel 1988 sarà proprietario effettivo dell’officina dopo la cessione da parte del padre Carlo. L’autofficina chiuderà nel 2014 quando Mario deciderà di cessare l’attività.

Nel 1872 emigra in Austria Paronetto Carlo (classe 1851).

Dal 1931 al 1962 sono emigrati 12 membri di questa famiglia con destinazione: Brasile, Belgio e Argentina.

image Anni ‘60. Ritrovo della classe 1923, secondo da destra accosciato Mario Gagno, dietro di lui Carlo Paronetto. Al centro don Giuseppe Fornari.

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image Sopra: Piero Caseta alla fisarmonica con alcuni amici.
A fianco: da destra in piedi Clorinda Paronetto in Fornari, Giuseppina Paronetto, Antonia Giacomel in Pizzolon, Teresa Paronetto, Pietro e forse due cugine Giacomel.

image I fratelli Paronetto (Caseta) da sinistra Roberto, Daniela e Ivano.

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image Sopra: 1942. Pietro Paronetto di Emilio e Maria Massolin di Francesco.

A fianco: Maria Massolin.


image Laurana, 1939. Pietro con Gino Silvestrin.