Famiglie Storiche di Ponzano Veneto
La famiglia: Massolin
Massolin
ORIGINE DEL COGNOME
Da Massòla con suffisso -ino. Probabilmente derivato da mazza, mazzola.
La variante Massolin è tipica di Ponzano Veneto.
Giorgio Massolin (di Marcellino) ha fornito un’altra ipotesi sull’origine del suo cognome: potrebbe derivare dalla parola Masso, cioè piccolo appezzamento di terreno e di conseguenza massolin significherebbe amministratore o proprietario del piccolo fondo.
In effetti anche nelle antiche mappe del territorio di Ponzano Veneto si fa riferimento al toponimo Masso nell’area compresa tra via Pioppe, via Barbaro, via Roma, via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Ruga che delimita la zona nord-ovest di Paderno e dove i Massolin avevano le proprietà originarie.
Anche nel patois della Borgogna (Francia) la parola massolin significa colui che trasporta le lettiere (il letame) dei bovini.
Comunque sia, il cognome deriverebbe dal mondo agricolo-artigianale
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Sante Massolin di Biagio, nato nel 1762, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6296 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.
La famiglia di Gaetano Massolin di Biagio, nato nel 1755, fratello di Sante, è iscritta al foglio numero 6309 degli stessi registri anagrafici.
Le famiglie di Sante e di Gaetano pur essendo riportate in due foglidiversi, hanno lo stesso capostipite Biagio sposato con Domenica.
CAPOSTIPITE | Biagio
NOMIGNOLO |
Il ramo di Sante (Raffaele) (fratello di Antonio e papà di Armando) era chiamato BURI(N)
Il ramo di Francesco (papà di Gino e nonno di Eugenio) era chiamato BOA.
Questa “menda” deriverebbe, secondo la versione più accreditata dal greco che significa urlare, parlare ad alta voce.
NOTIZIE E CURIOSITÀ
PSSE- Nell’elenco delle professioni esercitate a Paderno nel 1807 si segnala che Pietro Massolin esercita l’arte del commerciante di granaglie all’ingrosso da anni 10 (dal 1797) nella contrada di Paderno e che fa il negoziante all’ingrosso di droghe (spezie), di cera, di vini forastieri, d’acquavite, rosogli, birra ed altri liquori, ossia fabbricatore e venditore d’aceto all’ingrosso. Fa anche il commerciante al minuto di rame, ottone e ferro già da 10 anni.
Dalla ricevuta del 26 novembre 1807 si evince l’avvenuta vaccinazione anti-vaiolosa di Giuseppe di Angelo Massolin di anni 3 e mesi 7 del Comune di Ponzan abitante in Paderno.
Il bambino fu vaccinato dal chirurgo Pietro Baldo nella parrocchia di Ponzano e fu la prima volta che questa vaccinazione venne applicata a Ponzano.
Guerra di Libia 1911-12 - Massolin Angelo deceduto a Derna il 7-11-1912.
Massolin Angelo è stato sindaco dal 1912 al 1914.
Hanno ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto:
Massolin Antonio (1890), Massolin Pietro (1894), Massolin Antonio (1896), Massolin Carlo (1896).
Caduto nella Grande Guerra:
Massolin Vittorio (classe 1895).
Massolin Francesco è stato fabbriciere della parrocchiale di Paderno.
Massolin Luigi (classe 1893) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1946 al 1951.
Massolin Luigi (classe 1928) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1964 al 1970.
Massolin Marcellino (classe 1922) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1960 al 1964.
Massolin Vittorio (classe 1917) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1956 al 1960.
Massolin Emanuele (classe 1932) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1970 al 1980 e quella di Assessore dal 1977 al 1980.
Massolin Gabriele (classe 1957), noto medico specializzato in Medicina Generale, ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1980 al 1995 e quella di Assessore dal 1985 al 1993.
Massolin Giuseppe (classe 1915) padre di Gabriele è stato per diversi anni Presidente dell’ECA.
Sono emigrati in Austria nel 1871 Massolin Matteo e Giuseppe.
Nel XX secolo, a partire dal 1921 fino al 2004, sono emigrati 21 membri di questa famiglia con destinazione Svizzera, Argentina, Canada e Venezuela.
Elio Massolin (classe 1937- Massolin di Merlengo) da sempre agricoltore come suo padre Carlo e suo nonno Giacomo, lavorava la propria terra e qualche campo in affitto, inoltre possedeva parecchie vacche da latte. Andava anche da terzi per il taglio dell’erba medica o per altri lavori agricoli, come l’aratura e la fresatura, special- mente da chi non possedeva il trattore.
Da giovane ha fatto parte del coro parrocchiale di Merlengo sotto il parroccato di don Pietro Filippetto.
Nel 1964 si è sposato con Teresa Gobbato di Volpago nella chiesa di S Maria Maddalena a Treviso.
Elio e Teresa hanno avuto 5 figli: Roberta, Stefano, Andrea, Orazio e Claudio.
I 4 fratelli maschi hanno fondato una società denominata FM Fratelli Massolin s.n.c., Servizi ecologici e ambientali.
Questa società, molto conosciuta sia in paese che fuori, si occupa di espurgo pozzi neri, di disintasamento e pulizia idrodinamica di fognature e tubazioni, di servizi agricolo- industriali per enti pubblici e privati come sfalcio cigli stradali e manutenzione di aree verdi.
I fratelli Massolin sono anche i committenti del capitello dedicato a S. Cristoforo in via del Bellato, all’interno del quale, proprio in ricordo del padre, hanno voluto inserire la scritta: “A papà Elio grazie per l’insegnamento”.
Dai ricordi di Giorgio Massolin (classe 1954) di Marcellino
L’antica famiglia dei Massolin, pur avendo l’origine comune dall’avo Biagio, si può dividere in due grandi rami: i cosiddetti Massolin di Merlengo e i Massolin di Paderno con varie ramificazioni.
Uno dei rami principali di Paderno viveva in via Ruga nella casa, ancora esistente, oggi abitata dalla vedova di Armando Massolin, Irma Uliana.
Nelle vicinanze possiamo ancora vedere il vecchio casolare adibito un tempo a stalla e fienile.
La famiglia era composta da Giovanni (classe 1860) sposato con Natalina De Rossi dalla quale ebbe 5 figli: Sante (Raffaele), Antonio, Assunta, Angela e Rosa.
Sante (classe 1898, Barba Rafael, morto di peritonite nel 1945) ebbe da Giuseppina Rovere (Pina), 6 figli:
Armando (classe 1926), Luigi (classe 1928), Emanuele (classe 1932), Maria (?), Giovannina (classe 1940) e Gianfranco (classe 1943). Antonio(classe 1896) sposò Regina Pretotto (Ina-Carlotta) ed ebbe 5 figli: Marcellino, Virginio, Lino, Giovanni e Bruno.
Assunta, nubile, visse in casa con il fratello Sante e la cognata Pina.
Angela sposò Giovanni Giacomel ed ebbe 5 figli maschi: Vittorio, Valentino, Sante, ? ? Rosa sposò un Pizzolon ed ebbe 3 figli: Francesco (Checo-emigrato in Uruguay), Mario e Maria (emigrata in Australia).
Per interessamento di Giovanni Cicogna, sia Sante che era carabiniere, sia Antonio che era finanziere, non furono destinati al fronte e questo perché a casa c’era bisogno di loro per lavorare i terreni della numerosa famiglia Massolin.
In casa abitava anche Angelo Massolin (Eto) che era stato Cavaliere delle Guardie Reali a Roma e si era fatto congedare per poter amministrare i beni della famiglia.
Era considerato una persona autorevole dato che sapeva leggere e scrivere e ben districarsi nelle pratiche burocratiche.
Questa famiglia patriarcale composta da 38 persone, prima della Prima Guerra Mondiale, era proprietaria di 60 ettari di terra che si estendevano, escludendo le proprietà Cicogna e 4-5 piccole proprietà, da via del Bellato a via Roma. Parte di questa proprietà era stata acquistata dalla famiglia Pusinich che aveva messo in vendita villa e terreni.
La villa fu acquistata nel 1916 da Lorenzo Serena che vi installò un mulino che forniva energia elettrica e farina.
Le terre invece furono acquistate dai Massolin.
Nel 1946 fu divisa la proprietà tra le due famiglie dei fratelli Antonio e Raffaele, alla 1a andò la parte più a Nord (attuale Parco urbano, terreni limitrofi fino alla Postumia e oltre la Postumia fino a Santandrà) per un totale di 9 ettari, alla 2a venne in possesso della parte più a Sud, il cosiddetto Masso, sempre di 9 ettari.
Antonio, fino alla divisione, si era dedicato al commercio assieme alla moglie Regina (Carlotta) Pretotto, quando ereditò la terra, fece il contadino.
Era un uomo molto dinamico e attivo, tanto che andò in bicicletta fino a poco tempo prima di morire.
Rimase vedovo nel 1951 di Carlotta che proveniva dal Borgo Ruga e aveva una frasca in via Ruga nella casa dove oggi abita Sante Massolin.
Fumava il sigaro toscano, giocava a scopa e si recava alle Fiere di S. Luca a vendere le castagne.
A causa della sua carnagione scura e dei capelli corvini, in paese si diceva provenisse dal Montenegro.
Antonio e Carlotta ebbero, come detto prima, 5 figli maschi: Marcellino, Virginio, Lino, Giovanni e Bruno.
Lino emigrò in Canada nei primi anni ’50, lì fece molti lavori fino a diventare ristoratore e organizzatore di catering, a Calgary aprì un famoso Ristorante-castello che si chiamava “Giulietta e Romeo”. Uno dei suoi figli, Philip, è diventato uno stimato docente di Storia e Letteratura inglese all’Università di Edmonton (Alberta) ed è molto noto perché coautore di una famosa storia del Canada: sicuramente un vanto per gli Italiani all’estero.
Degli altri figli di Antonio, Giovanni emigrò in Svizzera dove fece il sarto, Bruno anche lui emigrò alla fine degli anni ’50 in Svizzera dove fece il carrozziere. Marcellino invece partecipò alla Seconda Guerra Mondiale con il Corpo del Genio-Trasmissioni Folgore, combatté nella battaglia di El Alamein, fu catturato e fatto prigioniero dagli Inglesi.
Rimase a Liverpool e liberato soltanto nel 1948 perché considerato collaborazionista.
Tornato a Ponzano, fece l’assicuratore con Assicurazioni INA, fu consigliere comunale dal 1960 al 1964 e ridiede vita, assieme a Costantino Dalla Toffola e al commendator Luigi Martini, alla Cassa Rurale di Ponzano Veneto, fondata nel 1892 dai parroci del Comune con segretario don Giuseppe Geron.
Per diversi anni fu presidente del Comitato Anziani.
Per aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale ricevette la Croce di Guerra e nel 2003, durante il 2° mandato da Sindaco del figlio Giorgio, gli fu conferita la medaglia d’oro come reduce di guerra.
Giorgio, figlio di Marcellino, ha ricoperto la carica di Sindaco per 2 mandati, dal 1995 al 1999 e da 1999 al 2004, è stato cofondatore della Biblioteca Comunale, del Gruppo artistico-culturale Milo Burlini e della Società Amatori Calcio Ponzano.
Durante il suo 1° mandato ha dato vita al Patto di solidarietà con Katoma con l’intento di portare aiuti concreti a sostegno della Scuola Primaria e Secondaria di Katoma, paese natale di Metodio Kilaini, Vescovo Ausiliario di Dar es Salaam e amico fraterno della Comunità di Ponzano Veneto.
Nel 2003, sempre con Giorgio Massolin Sindaco, nel corso di una suggestiva cerimonia, Metodio Kilaini è stato nominato cittadino onorario e nel 2012 è stato riconfermato il Patto di Solidarietà tra Ponzano Veneto e Katoma sotto l’Amministrazione Granello.
Sergio Massolin, assieme alla moglie Giuseppina Pina, dal 1970 gestì la nota trattoria “da Sergio” in piazza Aldo Moro a Paderno, nel 1986 il locale si trasferirà in via dei Fanti e dal 2009 e dopo la morte di Sergio, prenderà in mano l’attività il figlio Leopoldo.
Da Massòla con suffisso -ino. Probabilmente derivato da mazza, mazzola.
La variante Massolin è tipica di Ponzano Veneto.
Giorgio Massolin (di Marcellino) ha fornito un’altra ipotesi sull’origine del suo cognome: potrebbe derivare dalla parola Masso, cioè piccolo appezzamento di terreno e di conseguenza massolin significherebbe amministratore o proprietario del piccolo fondo.
In effetti anche nelle antiche mappe del territorio di Ponzano Veneto si fa riferimento al toponimo Masso nell’area compresa tra via Pioppe, via Barbaro, via Roma, via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Ruga che delimita la zona nord-ovest di Paderno e dove i Massolin avevano le proprietà originarie.
Anche nel patois della Borgogna (Francia) la parola massolin significa colui che trasporta le lettiere (il letame) dei bovini.
Comunque sia, il cognome deriverebbe dal mondo agricolo-artigianale
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Sante Massolin di Biagio, nato nel 1762, di professione agricoltore, è iscritta al foglio numero 6296 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.
La famiglia di Gaetano Massolin di Biagio, nato nel 1755, fratello di Sante, è iscritta al foglio numero 6309 degli stessi registri anagrafici.
Le famiglie di Sante e di Gaetano pur essendo riportate in due foglidiversi, hanno lo stesso capostipite Biagio sposato con Domenica.
CAPOSTIPITE | Biagio
NOMIGNOLO |
Il ramo di Sante (Raffaele) (fratello di Antonio e papà di Armando) era chiamato BURI(N)
Il ramo di Francesco (papà di Gino e nonno di Eugenio) era chiamato BOA.
Questa “menda” deriverebbe, secondo la versione più accreditata dal greco che significa urlare, parlare ad alta voce.
NOTIZIE E CURIOSITÀ
PSSE- Nell’elenco delle professioni esercitate a Paderno nel 1807 si segnala che Pietro Massolin esercita l’arte del commerciante di granaglie all’ingrosso da anni 10 (dal 1797) nella contrada di Paderno e che fa il negoziante all’ingrosso di droghe (spezie), di cera, di vini forastieri, d’acquavite, rosogli, birra ed altri liquori, ossia fabbricatore e venditore d’aceto all’ingrosso. Fa anche il commerciante al minuto di rame, ottone e ferro già da 10 anni.
Dalla ricevuta del 26 novembre 1807 si evince l’avvenuta vaccinazione anti-vaiolosa di Giuseppe di Angelo Massolin di anni 3 e mesi 7 del Comune di Ponzan abitante in Paderno.
Il bambino fu vaccinato dal chirurgo Pietro Baldo nella parrocchia di Ponzano e fu la prima volta che questa vaccinazione venne applicata a Ponzano.
Guerra di Libia 1911-12 - Massolin Angelo deceduto a Derna il 7-11-1912.
Massolin Angelo è stato sindaco dal 1912 al 1914.
Hanno ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto:
Massolin Antonio (1890), Massolin Pietro (1894), Massolin Antonio (1896), Massolin Carlo (1896).
Caduto nella Grande Guerra:
Massolin Vittorio (classe 1895).
Massolin Francesco è stato fabbriciere della parrocchiale di Paderno.
Massolin Luigi (classe 1893) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1946 al 1951.
Massolin Luigi (classe 1928) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1964 al 1970.
Massolin Marcellino (classe 1922) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1960 al 1964.
Massolin Vittorio (classe 1917) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1956 al 1960.
Massolin Emanuele (classe 1932) ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1970 al 1980 e quella di Assessore dal 1977 al 1980.
Massolin Gabriele (classe 1957), noto medico specializzato in Medicina Generale, ha ricoperto la carica di Consigliere dal 1980 al 1995 e quella di Assessore dal 1985 al 1993.
Massolin Giuseppe (classe 1915) padre di Gabriele è stato per diversi anni Presidente dell’ECA.
Sono emigrati in Austria nel 1871 Massolin Matteo e Giuseppe.
Nel XX secolo, a partire dal 1921 fino al 2004, sono emigrati 21 membri di questa famiglia con destinazione Svizzera, Argentina, Canada e Venezuela.
Elio Massolin (classe 1937- Massolin di Merlengo) da sempre agricoltore come suo padre Carlo e suo nonno Giacomo, lavorava la propria terra e qualche campo in affitto, inoltre possedeva parecchie vacche da latte. Andava anche da terzi per il taglio dell’erba medica o per altri lavori agricoli, come l’aratura e la fresatura, special- mente da chi non possedeva il trattore.
Da giovane ha fatto parte del coro parrocchiale di Merlengo sotto il parroccato di don Pietro Filippetto.
Nel 1964 si è sposato con Teresa Gobbato di Volpago nella chiesa di S Maria Maddalena a Treviso.
Elio e Teresa hanno avuto 5 figli: Roberta, Stefano, Andrea, Orazio e Claudio.
I 4 fratelli maschi hanno fondato una società denominata FM Fratelli Massolin s.n.c., Servizi ecologici e ambientali.
Questa società, molto conosciuta sia in paese che fuori, si occupa di espurgo pozzi neri, di disintasamento e pulizia idrodinamica di fognature e tubazioni, di servizi agricolo- industriali per enti pubblici e privati come sfalcio cigli stradali e manutenzione di aree verdi.
I fratelli Massolin sono anche i committenti del capitello dedicato a S. Cristoforo in via del Bellato, all’interno del quale, proprio in ricordo del padre, hanno voluto inserire la scritta: “A papà Elio grazie per l’insegnamento”.
Dai ricordi di Giorgio Massolin (classe 1954) di Marcellino
L’antica famiglia dei Massolin, pur avendo l’origine comune dall’avo Biagio, si può dividere in due grandi rami: i cosiddetti Massolin di Merlengo e i Massolin di Paderno con varie ramificazioni.
Uno dei rami principali di Paderno viveva in via Ruga nella casa, ancora esistente, oggi abitata dalla vedova di Armando Massolin, Irma Uliana.
Nelle vicinanze possiamo ancora vedere il vecchio casolare adibito un tempo a stalla e fienile.
La famiglia era composta da Giovanni (classe 1860) sposato con Natalina De Rossi dalla quale ebbe 5 figli: Sante (Raffaele), Antonio, Assunta, Angela e Rosa.
Sante (classe 1898, Barba Rafael, morto di peritonite nel 1945) ebbe da Giuseppina Rovere (Pina), 6 figli:
Armando (classe 1926), Luigi (classe 1928), Emanuele (classe 1932), Maria (?), Giovannina (classe 1940) e Gianfranco (classe 1943). Antonio(classe 1896) sposò Regina Pretotto (Ina-Carlotta) ed ebbe 5 figli: Marcellino, Virginio, Lino, Giovanni e Bruno.
Assunta, nubile, visse in casa con il fratello Sante e la cognata Pina.
Angela sposò Giovanni Giacomel ed ebbe 5 figli maschi: Vittorio, Valentino, Sante, ? ? Rosa sposò un Pizzolon ed ebbe 3 figli: Francesco (Checo-emigrato in Uruguay), Mario e Maria (emigrata in Australia).
Per interessamento di Giovanni Cicogna, sia Sante che era carabiniere, sia Antonio che era finanziere, non furono destinati al fronte e questo perché a casa c’era bisogno di loro per lavorare i terreni della numerosa famiglia Massolin.
In casa abitava anche Angelo Massolin (Eto) che era stato Cavaliere delle Guardie Reali a Roma e si era fatto congedare per poter amministrare i beni della famiglia.
Era considerato una persona autorevole dato che sapeva leggere e scrivere e ben districarsi nelle pratiche burocratiche.
Questa famiglia patriarcale composta da 38 persone, prima della Prima Guerra Mondiale, era proprietaria di 60 ettari di terra che si estendevano, escludendo le proprietà Cicogna e 4-5 piccole proprietà, da via del Bellato a via Roma. Parte di questa proprietà era stata acquistata dalla famiglia Pusinich che aveva messo in vendita villa e terreni.
La villa fu acquistata nel 1916 da Lorenzo Serena che vi installò un mulino che forniva energia elettrica e farina.
Le terre invece furono acquistate dai Massolin.
Nel 1946 fu divisa la proprietà tra le due famiglie dei fratelli Antonio e Raffaele, alla 1a andò la parte più a Nord (attuale Parco urbano, terreni limitrofi fino alla Postumia e oltre la Postumia fino a Santandrà) per un totale di 9 ettari, alla 2a venne in possesso della parte più a Sud, il cosiddetto Masso, sempre di 9 ettari.
Antonio, fino alla divisione, si era dedicato al commercio assieme alla moglie Regina (Carlotta) Pretotto, quando ereditò la terra, fece il contadino.
Era un uomo molto dinamico e attivo, tanto che andò in bicicletta fino a poco tempo prima di morire.
Rimase vedovo nel 1951 di Carlotta che proveniva dal Borgo Ruga e aveva una frasca in via Ruga nella casa dove oggi abita Sante Massolin.
Fumava il sigaro toscano, giocava a scopa e si recava alle Fiere di S. Luca a vendere le castagne.
A causa della sua carnagione scura e dei capelli corvini, in paese si diceva provenisse dal Montenegro.
Antonio e Carlotta ebbero, come detto prima, 5 figli maschi: Marcellino, Virginio, Lino, Giovanni e Bruno.
Lino emigrò in Canada nei primi anni ’50, lì fece molti lavori fino a diventare ristoratore e organizzatore di catering, a Calgary aprì un famoso Ristorante-castello che si chiamava “Giulietta e Romeo”. Uno dei suoi figli, Philip, è diventato uno stimato docente di Storia e Letteratura inglese all’Università di Edmonton (Alberta) ed è molto noto perché coautore di una famosa storia del Canada: sicuramente un vanto per gli Italiani all’estero.
Degli altri figli di Antonio, Giovanni emigrò in Svizzera dove fece il sarto, Bruno anche lui emigrò alla fine degli anni ’50 in Svizzera dove fece il carrozziere. Marcellino invece partecipò alla Seconda Guerra Mondiale con il Corpo del Genio-Trasmissioni Folgore, combatté nella battaglia di El Alamein, fu catturato e fatto prigioniero dagli Inglesi.
Rimase a Liverpool e liberato soltanto nel 1948 perché considerato collaborazionista.
Tornato a Ponzano, fece l’assicuratore con Assicurazioni INA, fu consigliere comunale dal 1960 al 1964 e ridiede vita, assieme a Costantino Dalla Toffola e al commendator Luigi Martini, alla Cassa Rurale di Ponzano Veneto, fondata nel 1892 dai parroci del Comune con segretario don Giuseppe Geron.
Per diversi anni fu presidente del Comitato Anziani.
Per aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale ricevette la Croce di Guerra e nel 2003, durante il 2° mandato da Sindaco del figlio Giorgio, gli fu conferita la medaglia d’oro come reduce di guerra.
Giorgio, figlio di Marcellino, ha ricoperto la carica di Sindaco per 2 mandati, dal 1995 al 1999 e da 1999 al 2004, è stato cofondatore della Biblioteca Comunale, del Gruppo artistico-culturale Milo Burlini e della Società Amatori Calcio Ponzano.
Durante il suo 1° mandato ha dato vita al Patto di solidarietà con Katoma con l’intento di portare aiuti concreti a sostegno della Scuola Primaria e Secondaria di Katoma, paese natale di Metodio Kilaini, Vescovo Ausiliario di Dar es Salaam e amico fraterno della Comunità di Ponzano Veneto.
Nel 2003, sempre con Giorgio Massolin Sindaco, nel corso di una suggestiva cerimonia, Metodio Kilaini è stato nominato cittadino onorario e nel 2012 è stato riconfermato il Patto di Solidarietà tra Ponzano Veneto e Katoma sotto l’Amministrazione Granello.
Sergio Massolin, assieme alla moglie Giuseppina Pina, dal 1970 gestì la nota trattoria “da Sergio” in piazza Aldo Moro a Paderno, nel 1986 il locale si trasferirà in via dei Fanti e dal 2009 e dopo la morte di Sergio, prenderà in mano l’attività il figlio Leopoldo.
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