Famiglie Storiche di Ponzano Veneto
La famiglia: Milani
Milani
ORIGINE DEL COGNOME
Dal toponimo Milano utilizzato come soprannome o nome di persona o dal luogo di provenienza
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Sebastiano Milani di Giobatta, nato nel 1839, di professione gastaldo/mezzadro, è iscritta al foglio numero 7196 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1873-1876.
Sebastiano e il figlio Giobatta nascono entrambi a Castello di Godego e l’intera famiglia si trasferisce a Paderno il 22-05-1898.
CAPOSTIPITE | Giobatta
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Ha ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto Milani Guido (1898).
Igino, fratello minore di Guido e Sebastiano, durante la 2a guerra mondiale combattè in Grecia ed Albania, era invalido di guerra.
Nel 1962 è emigrata in Australia Milani Maria.
Dai ricordi di Emma Milani
La famiglia Milani*, formata dal papà Sebastiano, detto Arturo, dalla mamma Ines Pivato e dai tre figli Bruno, Maria e Emma, abitava nella villa Persico, oggi Relais Monaco di proprietà Benetton.
Un tempo era chiamata La Paeassera e lì nacquero tutti e tre i figli di Arturo.
Sebastiano (Arturo) era fattore del conte Persico che non risiedeva a Ponzano, ma a Lancenigo in un’altra villa di sua proprietà.
Emma Milani ricorda che la sua famiglia occupava la parte centrale della villa e che le adiacenze laterali erano adibite a stalle, a ricovero carri e attrezzi e ad abitazioni dei contadini che depositavano nelle adiacenze il raccolto proveniente dai campi.
Tutte le mattine Sebastiano portava con il motorino il latte appena munto al conte e Ines si occupava del lavaggio della biancheria della famiglia Persico che veniva puntualmente caricata su una giardinetta e portata a destinazione per essere stirata.
In Emma è ancora vivo il ricordo dei grandi mastelli dentro ai quali si metteva in ammollo il bucato e della biancheria stesa all’aria aperta, “come una grande e profumata nuvola bianca”.
Mamma Ines era anche un’ottima cuoca, si dedicava molto alla cucina, tanto da essere chiamata in varie occasioni presso ristoranti e trattorie della zona (vedi anche A spasso per le antiche osterie di Ponzano, tripe bisate bogoi folpi e caraboi; p. 19 nota 3).
I bambini Milani giocavano spensierati e senza alcun pericolo, attraversando la strada Postumia sterrata e i campi davanti alla villa che arrivavano fino a villa Gosetti dove vi era l’asilo. Emma ricorda poi che il conte Fausto (detto Fifi) portava con la giardinetta i tre figli di Arturo e Ines a Jesolo alla colonia marina che era stata costruita sul terreno di proprietà del conte Ottavio Frova, imparentato con i conti Persico, e da lui donato alla Croce Rossa negli anni ’30.
In villa una presenza indimenticabile era quella della nonna Marietta, moglie del nonno Giovanni. I ricordi di Emma risalgono a quando lei aveva 6 anni: la nonna era di corporatura esile, aveva un carattere dolce ed era affettuosa, portava i capelli bianchi corti ed essendo molto freddolosa, durante l’inverno portava dei caldi berrettini neri.
Emma volentieri l’accudiva, infatti la portava a letto, l’aiutava a spogliarsi e a pettinarsi e le rimboccava le coperte. Nel 1960 la villa viene venduta, cessa così il rapporto di lavoro di Sebastiano con il conte Persico e per la famiglia Milani inizia una nuova vita. Innanzitutto cambierà casa spostandosi prima in località S. Antonio, poi in via Roma, in piazza Aldo Moro e in tempi recenti in vicolo Mazzini. Sebastiano lavorerà come magazziniere alla stazione di Treviso, Maria verrà assunta alla fabbrica di confezioni Sanremo a Caerano S. Marco e presto sarà raggiunta da Emma che prima aveva lavorato a Treviso in un laboratorio-ricamificio di confezioni per bambino.
Per quanto riguarda Bruno, diplomatosi ragioniere al Collegio Pio X, inizierà a lavorare al Comune di Ponzano, vi rimarrà per 40 anni a capo dell’Ufficio Ragioneria lasciando il ricordo di una persona cortese, disponibile con tutti, onesta e per questo molto stimata.
Dai ricordi di Luciana e Roberto Milani
Giovanni (classe 1924 marito di Luciana Gasparin (Bastona) e padre di Roberto), nato nella barchessa di villa Persico a Lancenigo, portava il nome del nonno ed era una persona onesta e corretta, un vero gentiluomo che aveva ereditato stile nel comportamento, rettitudine e rispettabilità dalla sua famiglia di origine, forgiata a sua volta dalla frequentazione di un ambiente raffinato.
Il figlio Roberto, noto psichiatra con studio a Treviso, ricorda che il papà amava essere elegante con abiti confezionati su misura e l’immancabile cravatta.
Da piccolo Giovanni accompagnava, orgoglioso, il nonno che si recava in calesse a Castello di Godego dove si trovavano alcune proprietà dei conti Persico e dove il nonno, a suo tempo, incontrò quella che sarebbe diventata sua moglie, Catterina Santi detta Marietta.
Giovanni avrebbe tanto voluto fare l’amministratore dei conti Persico, ma non fu possibile dato che il papà Guido già si occupava degli immobili dei conti e lo zio Sebastiano (Arturo) aveva il compito di sovrintendere il lavoro dei fittavoli, gli Allegro (Legro) oriundi da Fontaniva e i Conte provenienti da Santandrà.
Fu così che, per interessamento del conte Persico, all’età di appena 16 anni, venne assunto nelle Ferrovie dello Stato, dove rimase per 40 anni.
Il suo primo incarico lo ebbe a Villa S. Giovanni in Calabria dove rimase per tre anni.
Grazie all’impiego nelle Ferrovie, riuscì ad evitare la guerra conducendo, tutto sommato, una vita tranquilla… Luciana ricorda che talvolta si isolava per andare a scrivere, infatti gli piaceva annotare avvenimenti, l’andamento dei lavori nei campi e osservazioni personali su ciò che accadeva intorno a lui.
* I fratelli Milani: Sebastiano (Arturo), Gino, Guido, Angela e Cesira.
Dal toponimo Milano utilizzato come soprannome o nome di persona o dal luogo di provenienza
FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno
PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Sebastiano Milani di Giobatta, nato nel 1839, di professione gastaldo/mezzadro, è iscritta al foglio numero 7196 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1873-1876.
Sebastiano e il figlio Giobatta nascono entrambi a Castello di Godego e l’intera famiglia si trasferisce a Paderno il 22-05-1898.
CAPOSTIPITE | Giobatta
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Ha ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto Milani Guido (1898).
Igino, fratello minore di Guido e Sebastiano, durante la 2a guerra mondiale combattè in Grecia ed Albania, era invalido di guerra.
Nel 1962 è emigrata in Australia Milani Maria.
Dai ricordi di Emma Milani
La famiglia Milani*, formata dal papà Sebastiano, detto Arturo, dalla mamma Ines Pivato e dai tre figli Bruno, Maria e Emma, abitava nella villa Persico, oggi Relais Monaco di proprietà Benetton.
Un tempo era chiamata La Paeassera e lì nacquero tutti e tre i figli di Arturo.
Sebastiano (Arturo) era fattore del conte Persico che non risiedeva a Ponzano, ma a Lancenigo in un’altra villa di sua proprietà.
Emma Milani ricorda che la sua famiglia occupava la parte centrale della villa e che le adiacenze laterali erano adibite a stalle, a ricovero carri e attrezzi e ad abitazioni dei contadini che depositavano nelle adiacenze il raccolto proveniente dai campi.
Tutte le mattine Sebastiano portava con il motorino il latte appena munto al conte e Ines si occupava del lavaggio della biancheria della famiglia Persico che veniva puntualmente caricata su una giardinetta e portata a destinazione per essere stirata.
In Emma è ancora vivo il ricordo dei grandi mastelli dentro ai quali si metteva in ammollo il bucato e della biancheria stesa all’aria aperta, “come una grande e profumata nuvola bianca”.
Mamma Ines era anche un’ottima cuoca, si dedicava molto alla cucina, tanto da essere chiamata in varie occasioni presso ristoranti e trattorie della zona (vedi anche A spasso per le antiche osterie di Ponzano, tripe bisate bogoi folpi e caraboi; p. 19 nota 3).
I bambini Milani giocavano spensierati e senza alcun pericolo, attraversando la strada Postumia sterrata e i campi davanti alla villa che arrivavano fino a villa Gosetti dove vi era l’asilo. Emma ricorda poi che il conte Fausto (detto Fifi) portava con la giardinetta i tre figli di Arturo e Ines a Jesolo alla colonia marina che era stata costruita sul terreno di proprietà del conte Ottavio Frova, imparentato con i conti Persico, e da lui donato alla Croce Rossa negli anni ’30.
In villa una presenza indimenticabile era quella della nonna Marietta, moglie del nonno Giovanni. I ricordi di Emma risalgono a quando lei aveva 6 anni: la nonna era di corporatura esile, aveva un carattere dolce ed era affettuosa, portava i capelli bianchi corti ed essendo molto freddolosa, durante l’inverno portava dei caldi berrettini neri.
Emma volentieri l’accudiva, infatti la portava a letto, l’aiutava a spogliarsi e a pettinarsi e le rimboccava le coperte. Nel 1960 la villa viene venduta, cessa così il rapporto di lavoro di Sebastiano con il conte Persico e per la famiglia Milani inizia una nuova vita. Innanzitutto cambierà casa spostandosi prima in località S. Antonio, poi in via Roma, in piazza Aldo Moro e in tempi recenti in vicolo Mazzini. Sebastiano lavorerà come magazziniere alla stazione di Treviso, Maria verrà assunta alla fabbrica di confezioni Sanremo a Caerano S. Marco e presto sarà raggiunta da Emma che prima aveva lavorato a Treviso in un laboratorio-ricamificio di confezioni per bambino.
Per quanto riguarda Bruno, diplomatosi ragioniere al Collegio Pio X, inizierà a lavorare al Comune di Ponzano, vi rimarrà per 40 anni a capo dell’Ufficio Ragioneria lasciando il ricordo di una persona cortese, disponibile con tutti, onesta e per questo molto stimata.
Dai ricordi di Luciana e Roberto Milani
Giovanni (classe 1924 marito di Luciana Gasparin (Bastona) e padre di Roberto), nato nella barchessa di villa Persico a Lancenigo, portava il nome del nonno ed era una persona onesta e corretta, un vero gentiluomo che aveva ereditato stile nel comportamento, rettitudine e rispettabilità dalla sua famiglia di origine, forgiata a sua volta dalla frequentazione di un ambiente raffinato.
Il figlio Roberto, noto psichiatra con studio a Treviso, ricorda che il papà amava essere elegante con abiti confezionati su misura e l’immancabile cravatta.
Da piccolo Giovanni accompagnava, orgoglioso, il nonno che si recava in calesse a Castello di Godego dove si trovavano alcune proprietà dei conti Persico e dove il nonno, a suo tempo, incontrò quella che sarebbe diventata sua moglie, Catterina Santi detta Marietta.
Giovanni avrebbe tanto voluto fare l’amministratore dei conti Persico, ma non fu possibile dato che il papà Guido già si occupava degli immobili dei conti e lo zio Sebastiano (Arturo) aveva il compito di sovrintendere il lavoro dei fittavoli, gli Allegro (Legro) oriundi da Fontaniva e i Conte provenienti da Santandrà.
Fu così che, per interessamento del conte Persico, all’età di appena 16 anni, venne assunto nelle Ferrovie dello Stato, dove rimase per 40 anni.
Il suo primo incarico lo ebbe a Villa S. Giovanni in Calabria dove rimase per tre anni.
Grazie all’impiego nelle Ferrovie, riuscì ad evitare la guerra conducendo, tutto sommato, una vita tranquilla… Luciana ricorda che talvolta si isolava per andare a scrivere, infatti gli piaceva annotare avvenimenti, l’andamento dei lavori nei campi e osservazioni personali su ciò che accadeva intorno a lui.
* I fratelli Milani: Sebastiano (Arturo), Gino, Guido, Angela e Cesira.
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