Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La famiglia: Genovese

Genovese

image `26-09-1971. Villa Liberali. Da sinistra Maria Genovese, Ida Giuseppa (Bepa) Pizzolon e un amico.
ORIGINE DEL COGNOME
Relativo alla città di Genova.

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Paderno

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
APPA VR: Il 19 febbraio 1705 Andrea figlio di Matio Genovese contrae matrimonio con Menega Anzolo figlio di Francesco Genovese viene battezzato in data 19 luglio1722.

AC: La famiglia di Angelo Genovese di Giuseppe nato nel 1808, di professione Agricoltore è iscritta al foglio numero 6300 dei registri anagrafici di Paderno per gli anni 1835-1838.

La famiglia è originaria di Santandrà dove Angelo nasce in data imprecisata.

Probabilmente Angelo si è trasferito a Paderno in seguito a matrimonio, perché qui nasce in data 29-07-1793 il suo figlio maggiore Sante, fratello di Giuseppe del 1808. 1835-1838.

CAPOSTIPITE | Matio

SOPRANNOME | Zottis e ultimamente Soti

Dai ricordi di Massimiliano (Massimo) Genovese di Emilio fu Pietro.
Questo ramo della famiglia Genovese era chiamato con il nomignolo Cépoea. Abitò fino al 1969 in una casa della parte esterna del Borgo Ruga in via Cicogna, poco prima dell’Oratorio di villa Serena, per poi trasferirsi in via Povegliano.

Il nonno Pietro (classe 1868) sposò Domenica Moro detta Veneranda e da lei ebbe 5 figli: Emilio padre di Massimo, che sposò Antonia Rotino (Cea Rotina-sarta). Emilio, prima della guerra, faceva il muratore e morì in Germania come si dirà dettagliatamente più avanti.

Ernesto (Vittorio) che viveva nelle case “minime” di via Roma e faceva l’ambulante di pelli.

Santina coniugata con Virginio Paronetto (Stivaina).

Santo che emigrò in Australia e lì lavorò come pescivendolo ambulante.

Angelo, sposato Anna Conte del Borgo Ruga, era fruttivendolo ambulante, che durante l’estate vendeva le granatine.

image Emilio Genovese e Antonia Rotino.

NOTIZIE E CURIOSITÀ
Seconda Guerra Mondiale

Genovese Emilio (classe 1910), 73° Fanteria deceduto in Germania il 24-7-1944.
La salma, rientrò a Ponzano soltanto il 6 marzo 1994, dopo essere stata custodita presso il Sacrario militare di Redipuglia e poi trasportata al Tempio Ossario di Nervesa, dove le Associazioni Combattentistiche e d’Arma tennero una ve- glia d’onore.

La salma fu infine deposta nell’Oratorio S. Gaetano di villa Cicogna.

La famiglia Genovese è stata particolarmente toccata dal fenomeno dell’emigrazione, infatti, consultando il libro Le rondini di Ponzano di Luigino Righetto, possiamo vedere che, tra il 1909 e il 1987, hanno lasciato Ponzano verso Belgio, Canada, Cile, Brasile e Australia ben 11 membri di questa famiglia.

image Maria Genovese.
Maria Genovese (classe 1925 Soti) di Angelo faceva la sarta, aveva imparato il mestiere dallo zio Piero Pizzolon (sartor) e aveva lavorato nel suo laboratorio assieme ad altre ragazze del paese.

Emigrò in Belgio con la sua famiglia e dopo la prematura morte del padre partì, sempre con la sua famiglia, per S. Paolo del Brasile.

Raccontava di aver conservato una strana ascia ricurva del papà Angelo che era un esperto costruttore di carri agricoli (carradore). Quell’attrezzo altro non era che una “valdora” che serviva per modellare i pezzi delle ruote di legno. Ma quello strano arnese lo portò sempre con sé in tutti i suoi viaggi dimostrando così un forte attaccamento alla sua famiglia e alla terra di origine.

Dopo alcuni anni e varie vicissitudini, la madre Ida Giueppa (Bepa) Pizzolon decise di ritornare in patria nella sua Paderno.

Maria, dopo la morte della mamma, da lei amorevolmente assistita, ripartì per la sua ultima esperienza migratoria verso Santiago del Cile dove venne ospitata dalla famiglia di suo fratello Giuseppe.

Dopo questa vita avventurosa passerà gli ultimi anni in un appartamento presso il Centro Anziani di via Ruga a Paderno assistita dalle amorevoli cure degli amici. Morirà nel 2010.

Antonio Genovese (Toni Soti) di Angelo, custode di Villa Ricci, sposò una sorella di Valentino Pizzolon (Pin Pissoeon) e da lei ebbe 4 figli:

Marianna, nubile, casalinga e tuttofare della Marchesa Maria Carla De Morpurgo. Abitava in un’adiacenza della villa Ricci e ne fu custode anche dopo la morte della Marchesa, quando la proprietà venne ereditata da Ranieri Bourbon Del Monte principe di S. Faustino, per poi passare alla parrocchia di Paderno e infine alla famiglia Comunello di Caerano S. Marco.

Annibale (Nibie Soti), meccanico di biciclette in un’officina vicino porta SS. Quaranta a Treviso, abitò nelle adiacenze della villa assieme al padre.

Angelo (Angin Soti), religioso, fratello laico prima presso i Cavanis e poi dai Salesiani a Venezia. Era calligrafo per passione, tra gli altri suoi lavori si ha notizia infatti di una sua pregevole copia dei Promessi Sposi.

Giuseppe (Bepi) faceva il cuoco a Venezia in prestigiosi ristoranti e abitava nel sestiere di Castello.

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image sopra: Marianna Genovese.
sinistra: Rina Genovese (1910-1931.