Famiglie Storiche di Ponzano Veneto

La famiglia: Crema

Crema

image9 settembre 1956. Chiesa di Piane di Schio - Matrimonio tra Toni e Alda Pozzan. Alla destra di Toni la sorella Giuseppina con il marito Domenico Bianchin (Memi), in seconda fila sulla destra zia Palmira Visentin, continuando in alto verso sinistra il cugino Romeo Crema, il fratello Gino Crema, il cugino Leandro Durante, papà Primo, Remigio Zamuner testimone di nozze e di fronte la moglie, all’estrema sinistra il cugino Lino Crema.
ORIGINE DEL COGNOME
Dal toponimo lombardo Crema, comune del Cremonese, ma anche da un nome di persona Crema, senza escludere il soprannome da crema. Cognome molto diffuso a Trevignano (TV).

FRAZIONE DI PROVENIENZA | Merlengo

PRESENZA DOCUMENTATA NEL TERRITORIO
AC: La famiglia di Antonio Crema di Domenico, nato nel 1790, di professione agricoltore, è inscritta al foglio numero 6112 dei registri anagrafici di Merlengo per gli anni 1835-1838. Antonio del 1790 nasce a Volpago e sposa Maddalena Baseggio di Merlengo, dove nascono tutti I suoi figli a partire da Carolina del 1822.

Si presume quindi che si sia trasferito da Volpago a Merlengo in seguito a matrimonio attorno al 1820 o negli anni precedenti.

CAPOSTIPITE | Domenico

SOPRANNOME | Fino

image Fine anni ’60. Toni con Maurizio il giorno del battesimo di Sonia.
image Toni capocantiere davanti all’ospedale di Schio in costruzione.

Dai ricordi di Antonio di Primo (classe 1926 - Toni Fino).
Antonio (Toni Fino) racconta che la sua famiglia era molto povera, il nonno Giuseppe era morto giovane lasciando orfani diversi figli, tra i quali Marino che emigrò in Etiopia, Angelo in Germania, Arturo diventò impiegato in Municipio, Primo, padre di Toni, si dedicò all’agricoltura.

La vecchia casa dei Crema si trovava e si trova ancora in via Volpago sud, vi abita Renzo, fratello di Guido d° l’australiano, cugini di Toni.

Tanti i ricordi di quei tempi durissimi: la bisnonna detta Cea, guarita da una frattura al femore dal dottor Gastaldo grazie ai suoi apparecchi ortopedici, che gli dava qualche “prezioso” pezzetto di pane come fosse stato un dolce!

Papà Primo, reduce della Prima Guerra Mondiale, che partiva in bicicletta per il Montello per celebrare il 4 novembre, giorno dell’anniversario della Vittoria. Il dottor Gastaldo presiedeva il Gruppo dei Reduci e offriva a tutti castagne arrosto e vin novo all’osteria alla Grotta.

(Tratto da Il dottor Gastaldo medico… di Giovanni Gastaldo e autori vari, a cura dell’A.I.R.D.A. 2008).

image Fine anni ’60. La famiglia riunita per il battesimo di Sonia. Da sinistra la mamma di Alda, Alda, il fratello di Alda, Toni con Maurizio in braccio, Gino il fratello di Toni, il padrino Ottavino Martini con la moglie.
image Alda con la Vespa sotto un’abbondante nevicata.
image Fine anni ’70. Mamma Alda con i figli Maurizio, Sonia e Fabio.
image Anni ’70. Scolastica, la mamma di Toni.
Toni riuscirà a frequentare fino alla 5a elementare. Quando non andava a scuola, aveva il compito, seppur piccolino, di guidare il cavallo che trainava il carro che conduceva ai campi dove lavoravano i suoi famigliari, era un cavallo cattivo e mordace che spesso s’imbizzarriva scaraventandolo in aria. A tredici anni andrà ad aiutare lo zio Antonio Visentin che stava ristrutturando una casa colonica con relativa stalla.

Si appassionerà a quel tipo di lavoro e imparerà molte cose che gli saranno utili in futuro.

Ma il desiderio di fare sempre nuove esperienze nel campo delle costruzioni lo spingerà a quindici anni, nel 1941, a sganciarsi dallo zio e a cercare una nuova impresa.

Così verrà assunto dalla IEDA di Milano per la costruzione delle caserme “Cadorin” sulla strada Feltrina.

Ritornato a lavorare con lo zio Visentin lavorerà soprattutto a Treviso dove lo zio aveva un’ottima clientela, come per esempio la famiglia del politico e imprenditore Bruno Visentini.

Non contento dei suoi studi, decide di iscriversi alla Scuole Industriali (attuale parcheggio Dal Negro) che frequenterà fino al 2° anno senza poter concludere il 3° a causa del bombardamento del 7 aprile ’44 che distruggerà la scuola. Riprenderà a studiare presso la stessa scuola dislocata nel dopoguerra a piazza S. Francesco, ma essendo i documenti andati distrutti sotto il bombardamento, dovrà riprendere dal 1° anno, studiando di fatto cinque anni.

imageAnni ’70. Maurizio il giorno della Cresima tra papà Toni e il padrino Valentino Martini.
Chiamato alle armi, sarà impegnato come disegnatore nel Corpo del Genio, realizzando soprattutto ponti d’emergenza.

Finite le Scuole industriali, per due anni, seguirà un corso per corrispondenza della Scuola Luino di Varese sulla tecnica delle costruzioni con il cemento armato.

Dal 1951 lavorerà con l’impresa Guaraldo che era impegnata in grandi cantieri e nella ricostruzione di Treviso dopo la guerra.

Non passa molto tempo che l’ingegner Guaraldo si accorge che il giovane Antonio è molto preparato e appassionato del suo lavoro e così, dopo averlo sottoposto ad una specie di esame, decide di nominarlo capocantiere dei lavori per la costruzione dell’Ospedale di Schio: un’enorme costruzione che richiede l’impiego di parecchia manodopera, dai 15 ai 100 operai. Siamo nel 1953.

Sarà questo lavoro un vero e proprio trampolino di lancio per Toni al quale l’impresa Guaraldo affiderà in seguito anche i lavori per la costruzione dell’edificio per gli uffici della TELVE (SIP) in via Zabarella a Padova.

Qui conoscerà il suo più grande maestro l’ing. Ronconi, una persona oltre che competente professionalmente, anche aperta al dialogo e alla collaborazione.

Il lavoro senza sosta e le grandi responsabilità porteranno Toni alla decisione di lasciare l’impresa Guaraldo e di ridurre il lavoro. Si metterà in proprio creando una sua impresa nel 1959 e dedicandosi al territorio di Ponzano. Diversi i lavori e i restauri da lui diretti negli anni: palazzo Campbell Cariolati in via Fontane, casa Pivato in via Monara, casa Massolin -ristorante da Sergio in via Roma, ma soprattutto il restauro di tutto il complesso di villa Minelli Benetton dal 1970 al 1976, di villa Serena e dei barchessini nel 1990, di parte di villa Liberali e a Treviso di edifici in Calmaggiore e in via Manin dell’abitazione di Giuliana Benetton.

In tutti questi edifici Toni ha saputo applicare materiali all’avanguardia nonché grandi lavori di risanamento strutturale che lo hanno reso famoso, tanto che negli anni ’90 il Gruppo “Milo Burlini” decise di conferirgli il Mastro d’Oro, un premio che viene assegnato a cittadini ponzanesi che si sono distinti per il loro lavoro.

image Renzo e Claudio Crema.
Renzo Crema e il figlio Claudio sono i titolari dell’Impresa Edile CREMA COSTRUZIONI s.n.c.
Renzo, Il 5 marzo 1965, dopo aver maturato un decennio di esperienza come apprendista e poi come muratore, decide di avviare la propria azienda e, aiutato inizialmente solo dal padre, comincia a realizzare piccoli lavori per conto di terzi. Sono gli anni del secondo dopoguerra, quando il Nordest dà sfogo alla sua voglia di affermazione e di rivalsa; molti dei clienti sono privati che desiderano costruire la sognata villetta; presto arrivano anche le prime commesse per la realizzazione di complessi condominiali. Il lavoro non manca e l’impresa “Crema Renzo” inizia ad assumere maestranze esterne, a dotarsi di attrezzature e di mezzi propri di trasporto materiali e di movimento terra. Nel 1979 la ditta “Crema Renzo” diventa “Crema Costruzioni snc” e avvia le prime operazioni immobiliari: realizzazione e vendita di abitazioni e appartamenti in residence. Il tutto fin da subito avviene con grande cura nella scelta della location, nello sviluppo delle progettazioni, nell’esecuzione dei lavori svolti con l’applicazione delle più moderne tecnologie e materiali disponibili, ponendo meticolosa attenzione alla durevolezza e al collaudo delle tecnologie applicate. Nel 1984 entra in azienda il figlio Claudio che porta nuovo impulso alla ricerca di qualità del prodotto, senza mai perdere di vista le nuove tecnologie e le esigenze del mercato.

Dal 2006 in poi la collaborazione con l’agenzia CasaClima di Bolzano ha consentito un ulteriore innalzamento qualitativo delle realizzazioni. Anticipando il mercato e le normative, Crema Costruzioni ha deciso di costruire fabbricati ad alta efficienza energetica (classe 4A) e nel corso degli ultimi anni la lista dei cantieri si è arricchita di una serie di interventi che hanno avuto un notevole successo commerciale.

Tra le ultime realizzazioni spicca VIVO RESIDENCE a Ponzano Veneto, un’eccellenza in fatto di tecnologia e design. Il fiore all’occhiello di questa struttura è il nuovo sistema di isolamento acustico “box in box” che consente l’esecuzione in contesti condominiali di “appartamenti ad effetto casa singola”.

(Le notizie sono state ricavate dal sito www.cremacostruzioni.it).

Marcello Crema è il titolare dell’impresa EDICREMA di Crema Marcello & C., attiva dal 1972, che opera, con particolare attenzione all’alto risparmio energetico, nel settore residenziale, industriale, delle urbanizzazioni, delle costruzioni e ristrutturazioni di edifici sia civili che industriali.

(Le notizie sono state ricavate dal sito www.edilcrema.com).

image 15 ottobre 2006 Gino e Alessandro Crema (Fini) committenti del capitello dedicato a S. Antonio da Padova in via don Lanzarini a Merlengo.
NOTIZIE E CURIOSITÀ
Hanno ricevuto l’onorificenza della Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto: Crema Primo (classe 1897) e Crema Rizieri (classe 1900).

Tra il 1931 e il 1982 sono emigrati 26 membri di questa famiglia con destinazione Germania, Canada, Svizzera, Argentina, Australia, U.S.A.

Hanno partecipato alla Seconda Guerra Mondiale 5 figli della famiglia di Antonio Crema di Bernardo: Francesco, Bernardo, Alessandro ferito in Russia, Umberto prigioniero in Sicilia e collaboratore degli Alleati, Giovanni.

Arturo Crema (classe 1901) è stato cursore e messo comunale negli anni ’30-’50 del Novecento.

Gino e Alessandro Crema sono i committenti del capitello dedicato a S. Antonio da Padova in via don Lanzarini a Merlengo. Il capitello è arricchito dai dipinti realizzati da Katia Crema figlia di Gino. (v. foto).

Antonio Crema (Toni Fino) ha costruito la grotta della Madonna Immacolata che si trova nel cortile antistante la Scuola dell’Infanzia di Merlengo. (v. foto).

Il dott. Giuseppe Crema medico (classe 1951) ha ricoperto la carica di Assessore dal 1995 al 1999.