Ponzano : Note Storiche
IL TERRITORIO TREVIGIANO NELLE ETÀ PIÙ ANTICHE
La civiltà romana nella nostra zona
Si hanno tracce di ritrovamenti archeologici di epoca romana in varie località del Trevigiano: a Ponzano si ritrovarono alcune anfore di argilla, contenenti le ceneri di defunti, con altri oggetti funebri, ed a Merlengo fu rinvenuta una sepoltura romana completa di suppellettili fittili. Questi reperti sono ora conservati nel Museo Civico di TrevisoBERTI L. BOCCAZZI C. - Scoperte paletnologieche ed archeologiche nella Provincia di Treviso. FIRENZE 1956, pag, 41 e 42..
La società romana aveva una base fortemente rurale: era, cioè, basata su insediamenti di fattorie sparse nel territorio, attorno alle quali era una vasta estensione di campi coltivati. Ciascuna di esse, dotata di un portico e racchiusa a corte, era denominata “villa rustica” e suddivisa in una parte riservata ai contadini ed attrezzi agricoli, ed in una “pars dominica” (parte padronale). Intorno ad esse si formarono successivamente delle borgate, economicamente autosufficienti, che si rivolgevano alla città solo per gli scambi commerciali dei generi di consumo non prodotti nel villaggio.
Superata la parentesi medioevale, questa struttura economica sarebbe rimasta, nelle sue linee generali, alla base della società rurale veneta tra il 1300 e il 1700, cioè durante il basso Medioevo e l’Età Moderna.
Durante il periodo del Basso Impero Romano (secoli dal II al V, dopo la nascita di Cristo) l’organizzazione economica e sociale romana entrò in crisi, con la decadenza dell’agricoltura e dei commerci ed il progressivo distacco delle regioni dell’Impero dalla capitale, Roma. In particolare il Veneto, regione di confine, fu esposto alle rovine e devastazioni provocate dai forti gruppi di barbari che, dal Nord e dall’Est, si riversarono verso l’Italia settentrionaleMAZZARINO S. - La fine del mondo antico - MILANO 1959..
La decadenza dell’Impero Romano comportò l’abbandono delle vie di comunicazione e l’inadeguatezza dell’organizzazione militare fece sì che le popolazioni delle nostre terre restassero pienamente esposte alle invasioni barbariche.
Si assistette ad un progressivo abbandono delle coltivazioni, dovuto alla forte diminuzione del numero degli abitanti, colpiti da carestie ed epidemie, oltre che dalle scorrerie vandaliche delle popolazioni sopraggiunte. Intorno ai villaggi si crearono vaste distese incolte, paludi e foreste1PEPE G. - Il medioevo barbarico d’Italia - TORINO 1959..
Oltre alla crisi materiale della civiltà, si ebbero in questi secoli una parallela caduta dei valori spirituali ed una forte decadenza morale. In questo clima e periodo si diffuse il Cristianesimo dei primi secoli, che conquistò progressivamente le popolazioni venete, e potè dirsi divenuto religione di stato nei secoli IV e V dopo CristoLANZONI F. - Le diocesi d’Italia. Dalle origini al principio del secolo VII - FAENZA 1927..
In quest’epoca Treviso era già divenuta sede vescovile, e la costituzione della Chiesa Trevigiana pare accertata intorno all’anno 300 dopo CristoUGHELLI F. - Italia Sacra - VENEZIA 1720 - Tomo II.. Nel 313, infatti, l’Imperatore Costantino promulgò il celebre editto con cui autorizzava la libertà di culto, cioè la piena professione della fede cristiana.
Note:
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