Ponzano : Note Storiche

VICENDE MEDIOEVALI A PONZANO

L’agricoltura nei secoli dall’XI al XIV

Tra l’XI e il XII secolo riprese lo sviluppo della popolazione nelle campagne e migliorarono le tecniche di coltivazione agricola, con l’uso della trazione animale (buoi o cavalli) durante l’aratura. Si diffuse il sistema della rotazione triennale, con la divisione del campo in tre parti, una delle quali lasciata a riposo, mentre le altre erano seminate a grano e cereali primaverili, in sostituzione della coltura continua o dell’alternanza tra coltura a grano e riposo.

Molti dei terreni incolti furono dissodati e bonificati, sottraendoli alle paludi ed alle foreste: l’iniziativa fu presa dai monasteri e dai grandi proprietari di terre che, per favorire il popolamento di nuovi centri rurali, offrirono migliori condizioni giuridiche e sociali ai contadini. Fu abolito quasi ovunque il “servaggio”, cioè la condizione simile alla schiavitù in cui aveva vissuto la parte della popolazione dipendente dai signori feudali Vedi: . SLICHER VAN BATH B.H. “Storia agraria dell’Europa occidentale (500-1850)” Torino 1972 . NORTH DOUGLASS C. THOMAS R.P. “L’evoluzione economica del mondo occidentale” Milano 1976 . SERENI E. • “Storia del paesaggio agrario italiano” Bari 1979.
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Vi fu, in questo periodo, un maggiore dinamismo nella società, che condusse alla formazione di nuovi strati sociali borghesi, artigianali e mercantili, relativamente indipendenti dal potere signorile. La trasformazione della società rurale fu, in parte, conseguenza della rinascita delle città verificatasi dopo il Mille. Il libero Comune di Treviso si sviluppò, infatti, tra l’XI ed il XIV secolo, costituendosi progressivamente come un’entità autonoma dal potere delle famiglie feudali del luogo, che agivano in rappresentanza dell’Imperatore. A formarlo contribuirono probabilmente molti ex-agricoltori che “decidevano poi di sottrarsi alla esclusiva dipendenza dalla terra, dirigendo la propria attività nella compra-vendita” LIZIER A. • “Storia del Comune di Treviso” Treviso, 1979. (Ristampa anastatica dell’opera già citata “Note intorno alla storia del Comune di Treviso dalle origini al principio del XIII secolo). Interessante è l’introduzione di RINO BELLIO, che ho qui citato dalla pag. XX del suo testo. ed inurbandosi.

image Incisione seicentesca raffigurante il territorio trevigiano, che giungeva allora fino ai confini con la laguna veneziana. Notate, a Nord di Treviso, la posizione di Paderno, Ponzan (così viene chiamato il paese nei secoli più antichi dell’era moderna) e Merlengo. Imprecisa è la rappresentazione dei corsi d’acqua e del Bosco del Montello, la cui estensione era probabilmente maggiore. “Tarvisini agri typus”, stampato nel 1609 dall’Ortelius. Copia di proprietà privata.

 

image Particolare di mappa seicentesca raffigurante il territorio di Ponzano. Vi è raffigurata la zona di via Roma e via Volpago. In alto a sinistra la villa Minelli, ora Benetton..

 

image Particolare di mappa seicentesca raffigurante il territorio di Ponzano: via Santandrà, Caotorta, Mason, lo Stradone, ecc.

 

image Stemma medioevale del Comune di Treviso. Vi sono raffigurate le torri cittadine, contornate dal motto: “Monti Musoni Ponto dominorque Naoni”. Con esso la città esprimeva orgogliosamente l’estensione dei propri domini, che giungevano ad includere gran parte delle odierne province di Vicenza, Belluno, Venezia e Treviso.

 


Note: