Crisi nelle campagne trevigiane

Microstoria

La microstoria prevede una serie di ricerche che presenta non poche difficoltà. Ha dei problemi che qualche autore ha definito tipici, in primo luogo dal punto di vista archivistico. Le sorprese non mancano mai, a partire dal primo approccio con l’archivio stesso. L’enorme quantità di documenti in esso presenti può stare alla base di problemi insuperabili. L’ambiente non è spesso dei più confortevoli, sia come spazi che come aerazione. Bisogna mettere in preventivo di dover affrontare polvere e muffe, ed in alcuni casi fare i conti anche con spazi angusti. In molti casi l’archivio può essere sprovvisto di un rubricario. Ci si può trovare di fronte ad una marea di cartelle messe alla rinfusa, contenenti documenti appartenenti ad epoche e a categorie differenti. Se è possibile fare un po’ d’ordine e selezionare dei documenti di interesse storico, è necessario superare le difficoltà del linguaggio burocratico e legislativo dell’amministrazione pubblica. Per quanto riguarda i documenti dell’ottocento non si incontreranno insormontabili problemi di decifrazione (come potrebbero venire dalla traduzione di scritti più antichi), tuttavia molto dipenderà, oltre che dallo stato di conservazione, anche dalla grafia del segretario comunale o dello scrivente. In certi casi sarà poi necessario rifarsi alla legislazione statale ed alla sua interpretazione ed applicazione in ambito municipale.

Il secondo problema della microstoria viene identificato nella debolezza del suo metodo. E’ una storiografia che viene considerata minore dal punto di vista metodologico e scientifico. E’ effettivamente facile lasciarsi andare al municipalismo, facendosi prendere la mano dall’episodio e celebrando gli eroi locali. All’opposto si rischia di inserire gli eventi della vita locale sullo sfondo degli avvenimenti della storia nazionale. In pratica definire la storia locale come una tessera di un mosaico già definito nelle sue linee fondamentali dalla grande storia. Si rischia cioè di adottare una chiave interpretativa utilizzata per definire la storia del paese o della regione ad un altro livello. Questo significa che il comune perde di rilievo come soggetto di storia e diviene espressione del sistema in cui è inserito. Quello che è certo è che entrambe queste tentazioni sono sbagliate: non si può considerare la microstoria in nessuna di queste due accezioni.

L’unico ambito in cui la microstoria ha un senso e una dignità scientifica non può che essere la storia sociale. La storia sociale è quella che ci fornisce i mezzi e gli strumenti per analizzare il vasto materiale documentario presente in ogni comune, quasi sempre inesplorato. L’analisi a livello micro permette di giungere a risultati degni di nota per i soggetti storici, senza dover sottostare al problema della sincronia temporale tipico della sociologia. Inoltre può essere applicata oltre che all’economia anche alle scienze umane e antropologiche, provocando quindi un confronto. Permette dunque un approccio interdisciplinare, e si avvale sia di tecniche della storia quantitativa che seriale. Gli strumenti utilizzati sono spesso trascurati dalla macrostoria, come ad esempio fonti orali, monumentali ed iconografiche. L’analisi permette lo studio dei soggetti anche nel lungo periodo.

Il rischio di fare storia locale è ampiamente compensato dalla possibilità di arricchire la stessa storiografia classicaA. Gambasin, Comuni e parrocchie… cit..  Si possono infatti esaminare prospettive che non potrebbero essere analizzate in altro modo. Si possono esaminare da altri punti di vista i rapporti tra le classi sociali e le loro relazioni. Si può cercare di scoprire in quale modo il territorio può aver influito nei rapporti tra di esse; si possono cercare le relazioni e studiare gli effetti delle crisi e delle congiunture economiche sullo stile di vita delle famiglie, sulla cultura, sul modo di pensare. In ogni caso si tratta di una storia che viene dal basso: l’analisi è molto vicina alle persone e alle loro vicende anche quotidiane. E’ uno studio che non può prescindere dalle tragedie e dai successi anche a livello di nuclei familiari.


Note: