Crisi nelle campagne trevigiane

Anno 1891

Referato III

--Carta del pellagrosario simile a quella dell’anno precedente.
-Richiesta di medicinali di un non povero per grave stato di bisogno che viene accolta.
-Carta della prefettura: trasmette un telegramma del Ministero degli Interni su chi va sussidiato
Sono i miserabili e gli inabili al lavoro, che non abbiano assistenza dai parenti o dagli istituti locali, e che siano in pericolo di vita. Questa restrizione è causata dall’enorme spesa nazionale.
-Viene concesso un sussidio consistente nei soli medicinali ad un uomo non miserabile con a casa otto figli di cui il maggiore di 16-17 anni, malato di polmonite.
-Prefettura sui sudditi dei medicinali: i medicinali vanno indicati e tassati. (non ho capito il senso della lettera)
-Ospedale: ritiro di un pellagroso maniaco guarito.
-Donna in preda a “mania furiosa”, che è iniziata da un alterco di semplici parole. Il parere dei due medici interpellati è che “non è normale”
-Le spese di degenza di un malato in ospedale, ora dimesso, saranno pagate con il lavoro per il comune del figlio di questi.
-Richiesta di accoglimento nell’elenco dei poveri di una donna vedova, per avere i medicinali dal comune. La richiesta viene accolta.
-Il comune paga comunque le spese di ospedale dei malati; in seguito si rivolge ad essi per essere rimborsato con azione di regresso.
-(fascicolo) Oggetto: nuova Congregazione di Carità
La vecchia congregazione mancava completamente di patrimonio proprio. La nuova congregazione è costituita dagli stessi membri tranne uno nuovo.
-Dichiarazione di pellagra grave del medico condotto, lettera di mancanza di lavoro e di condizione miserabile. Il comune può dare 30 cent al giorno più i medicinali.
-Domanda di reclusione provinciale. “Alienazione mentale… affetto da mania da circa 17 anni… devono tenerla legata al letto perché furiosa.” La cura prescritta è “ricostituente”.
-Una madre che non riesce ad allattare due gemelli chiede un sussidio per avere una balia.
La prima riposta (il parere della congregazione di carità): visto che è nella lista degli esposti si concede un sussidio di 6 lire al mese.
La seconda risposta (la disposizione del comune): visto che la donna non è malata, visto che può dare latte di animale ai bambini, dato che la somma per i sussidi all’alimentazione ai poveri hanno superato la somma preventivata, viene proposto di non dare alcun sussidio.
-Cassa mortuaria per una povera
-Dichiarazione di malattia gravissima di un malato di pleuropolmonite. Nonostante non sia povero viene accordato il sussidio dei medicinali.
-Richiesta di aiuto per l’alluvione ad Altivole. Resta senza seguito nonostante la vicinanza geografica.
-Accolto il ricovero ospedaliero di un miserabile a spese del comune
-Documento della prefettura, ordinanza: i casi di ricovero siano riservati ai casi di imprescindibile ed assoluta necessità nell’interesse dell’ordine pubblico.
Si invita a porre attenzione sui casi di ricovero. Le spese saranno fatte tornare al Comune di domicilio.
-Altro accoglimento in Ospedale di un povero del Comune, accolto d’urgenza.
-Dichiarazione di pellagra.
Risposta 1: si dispone che venga trasferito in ospedale.
Risposta 2: visto che in seguito ad un colloquio il malato ha accettato di ricevere un sussidio in luogo del ricovero, si ricorrerà a questa soluzione.
-Richiesta di informazioni su un ricoverato da mesi: il malato di mielite verrà mandato a casa dopo l’applicazione di un caustico, anche se non guarito, perché sono finiti i rimedi in possesso dell’ospedale.
-Cassa mortuaria sussidiata dal comune.
-Sussidio richiesto da una donna cieca di oltre 70 anni. La risposta: siamo troppo gravati da spese, possiamo accordare al massimo un sussidio di 20 centesimi al giorno.
-Sussidio per medicinali concesso ad un povero malato di reumatismi.
-Richiesta di aiuto del Comune di Costalta (Belluno): “non abbiamo i mezzi da concedervi” (a riprova è stato rubato il bollo sul documento, visto che il timbro non lo aveva sporcato e poteva essere riutilizzato).
-Istituita dall’Istituto Regina Margherita una lotteria di beneficenza di 100.000 biglietti del costo di una lira ciascuno. Per mancanza di fondi non ha luogo.
-Carte precedenti:
Il sindaco era contrario al ricovero per questioni di spesa. La congregazione di Carità fa notare che la differenza di spesa rispetto al sussidio è minima e che il malato essendo giovane può migliorare. Si impegna quindi a coprire le spese eccedenti la quota sussidiata dal comune.
-Richiesta di ricovero ospedaliero per operazione chirurgica. Depositate 25 lire per pagare l’ospedale.
-Mantenimento di un povero affetto da mania furiosa
-Trasporto in ospedale per reumatismi con gastroenterite. Le spese del trasporto sono lasciate a carico della famiglia.
-Ritiro di una malata: non si sa dove abita, il cursore viene incaricato di indagare per scoprire dove portarla.
-Ritiro di un maniaco guarito.
-Cassa mortuaria.
-Altro ricovero di un povero all’Ospedale civile di Treviso.
-Bollettino del patronato dei pellagrosi di Mogliano del 1891.