Ponzano : Note Storiche
LA VISITA PASTORALE DI A. MISTRORIGO
Il primo incontro dei fedeli di Ponzano con il nuovo vescovo (1959)
I primi tre parroci nominati da mons. A. Mistrorigo fecero l’ingresso nelle rispettive parrocchie nella festa di san Giuseppe del 1959: Marcon, Sala d’Istrana e Ponzano.
Viste alcune necessità urgenti, il nuovo parroco, d’intesa con i fedeli, fece decorare la parrocchiale, costruire alcuni banchi per i ragazzi, rivestire in noce i portali e il presbiterio, rifare l’impianto di illuminazione della chiesa e infine adattare tre aule nella vecchia canonica per la scuola di catechismo.
Ricorreva nel ‘59 il 14° centenario della morte del titolare della parrocchia san Leonardo; per l’occasione il parroco invitò il vescovo ad amministrare la cresima a 25 ragazzi il 6 novembre, festa del santo.
I fedeli con grande gioia accolsero il pastore presso il monumento dei caduti e lo accompagnarono alla chiesa. Il vescovo assistette ai vesperi, parlò alla popolazione, amministrò la cresima, diede la benedizione eucaristica e, uscito di chiesa, inaugurò le tre salette di catechismo, rallegrandosi per i pur modesti lavori eseguiti. Era il primo di tanti cari successivi incontri tra padre e figli.
Il vescovo ritorna a Ponzano (1961)
Per la inaugurazione della nuova Via Crucis del prof. Giancarlo Zaramella, parroco e fedeli giudicarono opportuno rivolgere l’invito a mons. vescovo di venire tra loro. Purtroppo la Via Crucis non era stata ancora ultimata, ma il vescovo venne ugualmente con gioia tra i fedeli di Ponzano, cresimò 38 fanciulli, si intrattenne affabilmente con i presenti. Era il sabato pomeriggio del 2 settembre 1961.
La visita pastorale del 1963
Con lettera del 22 agosto 1959 - festa del Cuore immacolato di Maria - il vescovo Mistrorigo annunciava al clero e ai fedeli della diocesi la sua prima visita pastorale, richiamandone lo scopo specifico, chiaramente indicato dal Concilio di Trento: “Mantenere sacra e ortodossa la dottrina, distruggere le eresie, promuovere i buoni costumi, togliere le cattive abitudini, esortare il popolo alla religione, alla pace e alla costumatezza, stabilire ciò che nella sua prudenza il vescovo crede necessario ed utile ai fedeli, secondo i tempi, i luoghi e le circostanze”. Seguono poi le norme per la visita pastorale: apertura, preparazione, questionario, convisitatori, giornata dell’avvenimento, orario e programma (cfr. “Bollettino della diocesi di Treviso” - agosto 1959 - pagg. 358- 363).
La funzione di apertura fu tenuta nella cattedrale il 25 ottobre 1959, festa di Cristo Re. Le notizie rilasciate in precedenza della visita pastorale a Ponzano dai convisitatori, esperti nella materia ed impegnati nell’opera, riguardano l’amministrazione, la liturgia, il catechismo e l’azione cattolica ACT. b. - a. 1963-64 - fasc. vicariato di Paese, parrocchia di Ponzano. .
Amministrazione
Relatore • mons. Giuseppe Agostini, direttore dell’ufficio amministrativo diocesano, accompagnato dal segretario mons. Carlo Nardari.
Debiti • per la chiesa un milione circa e per la canonica L. 650.000 equesti a causa di lavori recenti, non ancora interamente liquidati.
Stato di conservazione dei fabbricati • tanto la chiesa quanto la canonica - dopo le recenti riparazioni - si trovano in buone condizioni di statica e di manutenzione.
Assicurazioni sociali • il parroco è iscritto, e in ordine, presso la “Previdenza sociale” e il “Fondo pensione clero”: il “nònzolo”è già pensionato e la domestica è in regola con la “Previdenza sociale”.
Registrazioni • la chiesa ha il libro-cassa per la gestione ordinaria ed un altro per la gestione straordinaria: tutti due sono regolari, diligenti ed aggiornati. La cassa-anime ha pure il registro aggiornato, come sono aggiornati i versamenti alla curia.
Legati • la registrazione è sempre in regola, ma uno dei legati è assai in arretrato per poca buona volontà del debitore: tra l’altro ve ne sono di contestati.
Beneficio parrocchiale • registro-cassa regolare e diligente. Il partitario dei fitti è regolare e al corrente: anche quello del “quartese” è bene aggiornato. Il beneficio non ha supplemento-congrua, ma in seguito si spera di poterlo ottenere; a proposito il parroco fu istruito circa i documenti da portare all’ufficio competente di curia.
Nota • la parrocchia di Ponzano è piccola, non ancora provveduta di Asilo, cui sta pensando il parroco. I due monsignori si congratulano, non solo per il decoro della chiesa, ma anche per la decorazione della canonica, in preparazione alla visita pastorale di mons. vescovo, eseguita dal sig. Stefano Rossi, artigiano locale.
Liturgia
Il relatore, mons. Silvio Barbisan, cerimoniere vescovile, fece una relazione.
La chiesa • è bella, ordinata e tenuta secondo le norme liturgiche e ha cinque altari: il maggiore dedicato ai santi titolari Leonardo e Rocco e gli altri quattro secondari dedicati alla B.V. Immacolata, alla Madonna del Rosario, a san Francesco d’Assisi e a san Valentino. Il battistero attende migliore sistemazione, l’organo, i banchi, le nicchie degli 0.0.-S.S. e delle R.R.-S.S.: bene. La sagrestia è fornita di armadi sufficienti per conservare la biancheria, i paramenti e i vasi sacri. Il cimitero è interparrocchiale e si trova a confine del territorio con la parrocchia di Paderno.
Gli oratori • sono pubblici e dedicati: a) alla Madonna del Carmine e a sant’Antonio, ora proprietà della famiglia Franz.: è tenuto molto bene. b) a san Giovanni Battista, di proprietà dell’Istituto degli Esposti di Venezia: è bello, ma non è tenuto bene. Il culto • è molto curato dalla sensibilità religiosa del parroco: vi concorrono una bella “schola cantorum” e un buon numero del “piccolo clero”. Si canta la messa in tutte le feste liturgiche maggiori e altre occasioni durante l’anno ecclesiastico. Si continua a cantare il vespero nelle feste e si dà la benedizione eucaristica, secondo le norme del sinodo diocesano. Si fanno le novene di Natale, Pentecoste e dell’Immacolata. Si tiene il pio esercizio della vigilia di Pentecoste. Le processioni sono: palme, quaranta ore, venerdì santo, rogazioni, Corpus Domini, fine maggio e Madonna del Rosario.
L’archivio • è custodito nell’ufficio parrocchiale ed è disposto col massimo ordine, però manca ancora di una sua sede decorosa. I registri sono ben conservati, anche i più antichi; sono chiaramente leggibili i registri che riguardano l’anagrafe, l’inventario, la cronistoria, le messe, i decreti di binazione e trinazione, il perdon d’Assisi, la Via Crucis, le autentiche delle reliquie, la prima comunione, l’apostolato della preghiera, la scuola di san Leonardo e la congrega. Sono pure ben conservate la raccolta delle lettere pastorali, delle notificazioni vescovili e la copia del Concilio provinciale, del Sinodo e del Bollettino della diocesi. Nota: si è rilevato ordine, pulizia, proprietà e decoro in ogni cosa.
Catechismo
Dalla relazione di mons. Giovanni Bordignon, direttore dell’ufficio cate- chistico, emergono questi dati. Riguardo al catechismo dei fanciulli; la frequenza è buona, sia per la totalità nelle classi elementari e sia per le poche assenze nel corso medio, tenuto conto del numero elevato delle lezioni che si svolgono tutti i giorni, eccezione fatta per qualche breve intervallo a Natale e a Pasqua.
Profitto • buono e quasi allo stesso livello in tutte le classi elementari. È stata messa in evidenza una preparazione armonica, tanto nella parte a memoria quanto in quella a senso, corredata da un quaderno attivo dalla 2 classe in su: tutti i bambini - tranne qualcuno ammalato o assente dalla parrocchia - hanno preso parte all’esame.
Catechismo degli adulti • discreta la partecipazione dei fedeli ai catechismi domenicali e festivi; buona la partecipazione agli incontri di cultura, organizzati con un metodo un po’ innovatore e degno di rilievo, per adeguarsi alle reali necessità e alle effettive possibilità: si tratta del “mese catechistico”, con due incontri quotidiani per tutti gli adulti, senza distinzione, con argomenti vari, con discussioni lunghe e con interesse consolante e lusinghiero….
Gli incontri per “colmello” • sono molto affollati, con la presenza anche di certi che abitualmente non frequentano la chiesa. Tali incontri sono improntati a conversazioni familiari, per una vicendevole comprensione e per un risveglio di coerenza cristiana. Anno catechistico: si effettua da ottobre a giugno, con lezioni quotidiane per ogni classe del corso elementare e settimanali per le classi del corso medio. La conclusione dell’anno avviene con la disputa e la premiazione. Fino a questo tempo il parroco è rimasto il solo maestro di catechismo, in collaborazione con qualche brava signorina dell’azione cattolica. Chierichetti: tra grandi e piccoli sono 18, che frequentano il servizio meglio che possono: tutti seguono gli incontri specifici in occasione della “gara diocesana” del “piccolo clero”. La messa del fanciullo è buona per la disciplina e per il raccoglimento, è discreta per il canto. Nota: il convisitatore ha parlato sul dovere e sulla necessità della istruzione catechistica, sia per i piccoli, sia per gli adulti, alle due messe nella festa di san Giuseppe del 1963.
Azione cattolica
La relazione venne compilata dal convisitatore don Mario Gazzola.
Unione uomini • il numero degli iscritti (sono 22) si mantiene stazionario con l’età media: 40-45 anni. La partecipazione alle riunioni è del 70%. Le venti lezioni sono svolte regolarmente e seguite anche da simpatizzanti. Questi uomini, ordinariamente, si accostano ogni mese ai sacramenti e nel giro di tre anni agli esercizi spirituali. Viene fatta con qualche profitto la lotta antiblasfema. Notevole è la collaborazione con la “Coltivatori Diretti” e le “Acli”. Attiva è la “Cassa Rurale Artigiana” ed è stata avviata anche una cooperativa agricola. Diversi soci fanno sentire la loro presenza cristiana tanto nella vita pubblica quanto nelle associazioni combattentistiche.
Unione donne • le iscritte (sono 49) hanno l’età media di 40 anni e, in generale, partecipano alle adunanze quindicinali e alla “gara di cultura”, con lo svolgimento delle 20 lezioni, a forma di scuola. Sono presenti anche delle simpatizzanti. Sono state promosse diverse iniziative riguardanti il dovere dei genitori verso i figli, il lavoro in parrocchia e altrove, la diffusione della buona stampa ecc… Le donne si accostano con frequenza ai sacramenti ed alcune fanno la comunione quotidiana; più numerose ai Ritiri spirituali mensili e un certo numero agli esercizi spirituali. Si deve poi lodare l’attività apostolica di tante buone donne a sostegno delle opere parrocchiali e missionarie.
Gioventù maschile • 20 è il numero degli iscritti che in questi anni è rimasto stazionario: si nota, però, la presenza di alcuni simpatizzanti alle adunanze settimanali da settembre ad aprile e alle mensili negli altri mesi. Sono ben tenuti i verbali e i registri di presenza e di consiglio. Abbastanza buona è la frequenza ai sacramenti, ai ritiri mensili e agli esercizi spirituali. Si procura di sollecitare certi giovani alla santificazione della festa e di far sentire la presenza di Dio in ambienti pubblici, specialmente richiamando i bestemmiatori alla correzione…
Gioventù femminile • le iscritte sono 34 e in questi anni sono aumentate. La partecipazione alle lezioni di Gara di Cultura è quasi totale, con l’aggiunta di alcune simpatizzanti: diverse partecipano ai corsi diocesani di studio. Buona è la frequenza ai sacramenti (per alcune è quotidiana), ai Ritiri e ai santi Esercizi (circa sette all’anno). Le giovani iscritte prestano la loro opera a favore della buona stampa, delle feste missionarie, delle giornate dell’università cattolica e del seminario diocesano, dell’insegnamento catechistico, dell’assistenza all’oratorio femminile, alla biblioteca.
Sezioni minori • tanto quelle maschili quanto quelle femminili sono bene organizzate e in aumento, con rilievo di attività formativa, religiosa e ricreativa. Gli aspiranti - in numero di 32 e guidati da un bravo delegato - promettono buoni risultati per l’avvenire. Le 30 aspiranti sono curate con amore e si comportano bene. Nel “quadro associativo” ci sono 26 fanciulli e 16 beniamine.
Questionario
Dal questionario di 226 domande si tolgono le risposte più interessanti registrate in occasione della visita pastorale del 31 marzo 1963. Dati statistici: anime 1185, famiglie 253 nell’anno 1962, battesimi 31, cresime 5, matrimoni 9 e morti 11.
Popolazione • t ra le famiglie ci sono le indifferenti, le buone e le ottime. Frequentano la messa festiva in parrocchia circa 600 persone, mentre un centinaio si porta altrove (città). Ai vesperi si vedono ordinariamente circa 80 fanciulli e 70 adulti. Molte feste sono profanate d’estate. Esistono gli scandali della bestemmia e degli amoreggiamenti, nonostante la lotta contro queste tristi abitudini.
Pochi gli emigranti temporanei • molti invece si sono trasferiti definitivamente in Belgio, Svizzera, Canada, Australia, Argentina e Venezuela. Attualmente le giovani a servizio giornaliero sono il 95%. Diversi sono i giornali cattolici che entrano in parrocchia: Avvenire d’Italia, Vita del Popolo, Meridiano 12, Primavera, Alba, Vittorioso, Giornalino, Famiglia Cristiana, Orizzonti, Così, Crociata Missionaria, Madre e altri di una o due copie. Vi è un’edicola privata con diversi tipi di stampa periodica negativa o pericolosa.
Clero • sac. Angelo Trevisan nato a Sambughè il 28 febbraio 1922: ordinato sacerdote il 26 maggio 1945, nominato parroco di Ponzano il 22 gennaio 1959. Tiene il registro delle messe, interviene al ritiro, alle congreghe e agli esercizi spirituali… Ottimi i rapporti di carità e di rispetto tra il parroco e i sacerdoti limitrofi, tra il parroco e le autorità civili. Le risposte tra i numeri 30- 39 sono affermative e regolari.
Chiesa • stile rinascimentale, unica navata di m. 19,40x 9,10, non compresi il coro e le cappelle. È appena sufficiente, condizioni statiche buone. È stata decorata nel 1959 dal prof. Giuseppe Gatto. Dottrina cristiana: non esiste la congregazione o scuola, ma l’insegnamento è fatto nel pomeriggio di tutte le domeniche, con l’aiuto di catechiste laiche e con la divisione scolastica delle classi elementari: i fanciulli e le fanciulle della scuola della dottrina sono in totale 114 e abitualmente frequentano tutti. Oltre alle cinque classi vi è un’unica classe, divisa in maschile e femminile, che comprende VI-VII-VIII.
La festa della dottrina • viene celebrata con una certa solennità e termina con la comunione solenne, rinnovazione delle promesse battesimali, disputa catechistica, premiazione dei migliori alunni con diploma, con oggetti di devozione o con un pellegrinaggio a qualche santuario. Alle altre domande, in merito ha risposto il convisitatore dell’ispezione catechistica.
Sacramenti • il battesimo viene amministrato a tutti i bambini, tra gli otto e i quindici giorni dalla nascita: in certi casi si vuole imporre qualche nome profano e ridicolo. La levatrice è istruita sul modo di battezzare e il medico locale è il dott. Ernesto Gastaldo, che è un ottimo cristiano della “Unione Italiana Medici Cattolici”: ha partecipato al “Congresso internazionale” tenuto a Londra nel 1962.
L’istruzione per la cresima • dura circa un mese e i fanciulli preparati hanno sempre premessa la confessione: si ha cura che i padrini siano persone costumate e praticanti. I fanciulli sono ammessi alla prima comunione verso gli otto anni e la loro preparazione varia da due a tre mesi: poi ogni sabato vengono confessati e preparati “collettivamente” alla comunione della domenica.
Il parroco esorta spesso i fedeli alla comunione frequente • l’anno scorso le comunioni in parrocchia furono circa 20.000. Si porta la comunione in forma privata agli infermi cronici molte volte durante l’anno. Nelle confessioni gli uomini sono sempre preferiti e anche i confessori straordinari seguono questo metodo.
L’estrema unzione • si dà quando l’infermo è grave e possibilmente subito dopo il viatico… Si combattono gli amoreggiamenti immorali, con l’istruzione circa la santità e la indissolubilità del matrimonio e nel fare il cosiddetto “bollettino” il parroco interroga rigorosamente i nubendi sulla dottrina cristiana, sui doveri dello stato coniugale e sull’obbligo di ricevere il matrimonio in grazia di Dio.
Le domande dal questionario, riguardanti altari, suppellettili e ornamenti della chiesa, conforme alle prescrizioni canoniche, hanno altrettante risposte consolanti e positive. Il battistero è in regola ed è chiuso da cancellata in ferro battuto. Le reliquie e i sacri olii si conservano nelle rispettive nicchie.
Sagrestia • è piccola e povera (c’è la speranza di costruirne una più decorosa a mezzogiorno della Chiesa): è fornita di un arredamento sacro completo e tutto in ottimo stato. I messali sono decenti ed aggiornati, i vasi sacri e gli arredi di valore sono custoditi in una robusta cassa nella canonica. Uno stanzino conveniente serve per le confessioni degli uomini. Chiesa, campanile, arredamento sono assicurati.
Edifici parrocchiali • il parroco attuale ha rimodernato alcuni locali adiacenti alla canonica, traendone cinque aule, comode e pratiche per il catechismo, la ricreazione e le associazioni cattoliche.
Cimitero • è comunale, fu benedetto nel 1961 e serve per le due parrocchie di Ponzano e Paderno: dista m. 1500 da Ponzano, è recintato da mura e si ritiene sufficiente per la popolazione: è tenuto in ordine da un custode pagato dal comune. Sopra il nuovo sacello, dedicato alla B.V. del Carmine e benedetto il primo novembre 1962 - vi è la croce. L’arredamento è di proprietà del comune. Sotto il pavimento del sacello sta la tomba dei sacerdoti.
Culto divino • alle domande relative al culto hanno risposto in parte il parroco e in parte il convisitatore nella sua relazione liturgica. Il parroco tiene la spiegazione del Vangelo in tutte le messe domenicali e festive, così pure il catechismo agli adulti. L’ultima missione ebbe luogo dal 9 al 19 marzo 1961: fu predicata dal rev.do don Angelo Gianni, arciprete di Fossalta di Piave, e dal rev.do padre Giuseppe Gatti, sacramentino. L’esito fu consolante. Durante l’anno ci sono le predicazioni della novena di Natale, della quaresima, del mese di maggio e del triduo in preparazione alla sagra del rosario.
Inventario degli oggettiIn questa chiesa si conservano un’artistica croce con evangelisti e santi del sec. XV, un ostensorio in argento della scuola dei Fontana del ‘700, un magnifico calice con patena di stile gotico e un turibolo con navicella, opera del vicentino Luigi Merlo del 1830. Come abbiamo scritto dianzi, il prof. Antonio Beni, nel 1913 decorò con gusto la navata e il coro; nel 1925 furono completate le due navate esterne della chiesa, nel 1952 ne fu fatta la nuova facciata. Nel 1959 il pittore prof. Giuseppe Gatto di S. Cristina (Treviso) compì i lavori della decorazione di tutta la chiesa; il falegname GianMario Piovesan (di qui) rivestì in noce coro e portali. Tutto questo in conformità allo stile del luogo sacro e all’ordine della commissione di arte sacra, come emerge da una lettera rispettosa del 25 giugno 1959 del parroco don Angelo Trevisan a mons. Angelo Tommasini, allora vicario generale della diocesi. L’impianto elettrico venne eseguito dal sig. Giovanni Gatto, fratello del decoratore. Le grondaie furono poste in opera dalla ditta Zanatta Carlo ed Enrico di Ponzano. I due dipinti, raffiguranti i sacri cuori di Gesù e di Maria, sono del noto pittore Beppi Modolo di Vicenza (amico del servo di Dio fr. Claudio Granzotto), eseguiti nel 1961 a ricordo della s. missione. Le 14 tavole della nuova via crucis, realizzate dal giovane artista, nativo di Mogliano, Giancarlo Zaramella, approvate dalla commissione diocesana di arte sacra sono mo]to apprezzate anche dalla critica. • 4 aste processionali in legno lavorato, dorate e di stile barocco • pala dei titolari e della B.V., detta “formosissima”, di autore ignoto Appunti riguardanti la “formosissima pala”:
“Nel vestibolo della Cappella dell’Annunziata, nella Cattedrale di Treviso, si mostra un quadro che rappresenta la Madonna Assunta tra le nuvole, trasportata in cielo dagli Angeli: è un dipinto a olio, Su ta- vola, di Domenico Capriolo, eseguito nel 1520. E nelle stanze della Direzione dell’Ospedale Civile, in S. Leonardo di Treviso, in passato si vedeva una bella pittura di un presepio con pastori, attribuita a Domenico Capriolo”.
(“Lettere sulle belle arti trevigiane” di L. Crico - TV - 1833)
“Mi sono occupato del prezioso dipinto - “pala formosissima” - che rappresenta la Madonna tra i santi Titolari Leonardo e Rocco. Pala che, in base a carte dell’Archivio di Curia, da alcuni competenti viene attribuita ai pittori Giovanni Bellini o a Sebastiano Dal Piombo: da altri a Pennacchi, il vecchio o il giovane da Treviso, che hanno qualche opera di valore in questa Cattedrale. Altrove si legge: “Ponzano possiede un quadro bellissimo attribuito a Giovanni Bellini, che la R. Accademia di Venezia neJ1883 ha fatto trasportare dalla tavola sulla tela. Ma, dopo tante discussioni e tanti giudizi riguardanti la pittura “formosissima”, si crede opportuno trarre la conclusione della lunga faccenda, riportando il giudizio definitivo della Soprintendenza alle Gallerie e alle Opere d’arte di Venezia”.
“Riteniamo necessario procedere al più presto al restauro della tela attribuita al Capriolo e datata 1523, che rappresenta la Madonna col Bambino sullo sfondo di un paesaggio, avente ai lati i santi Leonardo e Rocco: tela attualmente in pessime condizioni, come risulta anche da una recente fotografia. Preghiamo pertanto codesta Rev.ma Curia di voler cortesemente autorizzare il parroco di Ponzano a consegna- re ai nostri incaricati - Dr. Valcanover e Ass. Franceschini - tale dipinto per essere trasportato nel laboratorio dei restauri delle nostre Gallerie, ove il lavoro verrà eseguito sotto la nostra direzione e a nostre spese. Naturalmente, dopo il restauro, il dipinto sarà riconsegnato alla chiesa di Ponzano eri- messo a posto. Ci permettiamo di segnalare l’urgenza. Ossequi distinti!”
Il soprintendente Dott.Vittorio Moschini
Venezia, 31 marzo 1955. • 2 statue vicino all’altar maggiore: s. Domenico e s. Rosa da Lima • statua di s. Giovanni Bosco e di s. Antonio di Padova in legno, opera del prof. Adelio Brugnera da Fontane • 2 statue - a mezzo busto in altorilievo - dei santi Leonardo e Rocco • calice d’argento sbalzato di stile barocco • calice d’argento di stile impero • calice d’argento dorato di stile gotico del 1830 con coppa a bassorilievi • 30 candelieri di ottone di stile barocco e 2 rotondi • 3 crocifissi per altare di stile barocco in ottone battuto e 2 in ottone con incisioni • merletto cotta a fusello • stola samisdoro broccato • pianeta, tunicelle - samisdoro broccatello a fiori, non fine • reliquiario d’argento sbalzato di stile barocco e uno di vetro rotondo barocco • ostensorio d’argento stile impero • turibolo e navicella d’argento di stile gotico.
La mattina del 31 marzo 1963 il pastore della diocesi fu accolto a Ponzano dal clero, dalle autorità locali e dalla popolazione con devoto ossequio e con vivo entusiasmo. Dopo aver eseguito le cerimonie prescritte per la sa- cra visita, celebrò la messa, commentò la pagina evangelica con parola chiara e fruttuosa, quindi amministrò la cresima a 48 ragazzetti. Più tardi egli, passato nella sala parrocchiale, si intrattenne brevemente col parroco per consigliare ed incoraggiare il suo umile lavoro. Quel giorno memorando resta scritto a caratteri d’oro negli annali della storia religiosa di Ponzano. La settimana seguente giunse al parroco l’attestato.
ATTESTATO DEL VESCOVO:
Antonio Mistrorigo - per grazia di Dio e della sede apostolica - vescovo di Treviso. Prima visita pastorale - parrocchia di Ponzano Veneto - vicariato di Paese. La sacra visita è stata compiuta il 31 marzo 1963. “In seguito ai canoni nn. 345-346 del C.I.C. avendo Noi solennemente visitata la parrocchia di Ponzano Veneto dichiariamo di aver riscontrato: • spirito cristiano buono • frequenza alla s. messa 35% • frequenza ai santi sacramenti consolante • frequenza e profitto dei fanciulli nella scuola di catechismo buoni • frequenza degli adulti al catechismo domenicale scarsa • le associazioni di A.C. di buono spirito • la chiesa tenuta bene, i registri canonici in regola, i registri amministrativi idem e l’archivio parrocchiale idem.
Mentre pertanto rinnoviamo col presente attestato l’espressione di quel paterno affetto da Noi manifestato nel compiere l’augusta cerimonia e che tiene sempre unito l’animo nostro a quello di tutti i figli di codesta diletta parrocchia, con l’augurio che la fede sia feconda di sante opere e di vita veramente cristiana, preghiamo il Signore perchè abbia a colmare dei Suoi celesti favori e benedizioni il pastore ed il gregge alle sue cure affidato».
Mons. Antonio Mistrorigo: 1958
Mons. Antonio Mistrorigo, nato a Chiampo il 26.3.1912, nella diocesi di Vicenza, ordinato nel 1935, fu cooperatore a S. Pietro in Gù, vicerettore e padre spirituale nel Seminario di Vicenza e in seguito parroco e vicario foraneo di Sossano. La sua competenza nel campo liturgico gli meritò, a soli 43 anni, di essere eletto vescovo di Troja, nelle Puglie, dove rimase per tre anni. Nel 1958 veniva trasferito alla sede di Treviso. Dopo il primo contatto con la diocesi, diede inizio alla sua prima visita pastorale. Nella seconda visita trovò una situazione profondamente mutata. Al Concilio mons. Mistrorigo partecipò nella sua veste di vescovo residenziale. È un vescovo “realizzatore”: in 20 anni di episcopato ha dato vita a 38 nuove parrocchie, ha benedetto o consacrato 29 chiese e innumerevoli edifici parrocchiali per ogni genere di attività spirituali. In città ha provveduto alla costruzione della Casa Toniolo e del Centro studentesco, al restauro del Seminario
Maggiore, rovinato dai bombardamenti della ultima guerra, con la sistemazione del Museo Scarpa, della Biblioteca, del Museo etnologico e della Pinacoteca. Un grosso impegno è stato il restauro del Vescovado e della Curia, che ha reso questi edifici funzionali e dignitosi, permettendo altresì di ricavare nuovi spazi per l’Archivio in cui si conserva un ricchissimo patrimonio. In questo ventennio ha dato vita ed importanza sempre maggiore ai due consigli, il pastorale e il presbiterale e alle settimane e ai convegni di cultura e di pastorale. Riusciti tra tutti le settimane di Paderno del Grappa, il convegno sulla catechesi con relatore il card. Luciani, poi divenuto Papa. Ha dato impulso a Vita del Popolo e ha fatto sorgere Radio Vita, conscio della importanza dei mass-media. Si ricorda la sua attività di pubblicista segnalando, tra gli altri libri, il Messale Romano quotidiano, del 1943, che ha avuto 16 edizioni e un milione di copie. Un grosso impegno editoriale sono stati i volumi “Cantus Ecclesiae” (1977) e “Dizionario Liturgico pastorale” (1977). Mons. Mistrorigo è presidente, dal 1968, del- l’A.I,S.C. (Associazione Italiana Santa Cecilia). Una grandissima gioia per il vescovo e la diocesi fu l’udienza notturna concessa da papa Giovanni Paolo II il 26 agosto 1979 all’aeroporto di S. Giuseppe. Nel 1980 è stato elevato, dal Santo Padre, al titolo di Assistente al Soglio.
Note:
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