Ponzano : Note Storiche

LA SECONDA VISITA PASTORALE DI MONS. A. MISTRORIGO

Il vescovo a Ponzano inaugura la Scuola Materna (1970)

Dopo tre anni di difficoltà notevoli, superate con entusiasmo da parroco e fedeli, la scuola materna Vedi avanti cap. II (3 parte). , finalmente terminata ed arredata, attendeva il suo collaudo spirituale. Mons. vescovo accolse l’invito di compiere la benedizione dell’opera e di dare l’avvio al servizio delle suore mariste e dei padri del “Gruppo Famiglia”. Fu stabilito il giorno 30 agosto 1970 per la cerimonia; una folla di gente aspettava il presule; d’altronde i cresimandi erano 137, numero mai raggiunto fino allora.

Dopo la celebrazione della messa e il conferimento della cresima, il vescovo con le autorità e la popolazione si portò all’ingresso del nuovo edificio. Il parroco presentò l’opera, sua Eccellenza diede la benedizione, e toccò all’on. Tina Anselmi l’onore del taglio del nastro inaugurale. Erano pure presenti con il sindaco cav. Luigi Martini, il provveditore agli studi, il vice prefetto, autorità varie e uno stuolo di amici, benefattori, persone care che vedevano coronato il sogno di un’opera altamente educativa, sognata da decenni e pienamente riuscita. Il provveditore parlando a un vicino esclamò: “Vede questo asilo? non so come sia possibile, ma li fanno sempre più belli”. (Intendeva “loro”, queste parrocchie). Tutto è stato bello in quel caldo pomeriggio di fine agosto, anche il rinfresco preparato per tutti e che diede un tono di gioia alla indimenticabile festa.

La seconda visita pastorale di mons. Antonio Mistrorigo (1971)

Il pastore in antecedenza al 31 gennaio 1971 inviò ai fedeli una bellissima lettera La popolazione giovane lavora tutta nelle fabbriche e nei negozi: solo 3 giovani su1 30 lavorano la terra. I battezzati degli ultimi tre anni furono: 37-44-38 (circa il 29 per mille). “N egli ultimi 18 mesi sono morti, per incidenti stradali o sul lavoro, dieci persone di questa età: 53-72-73-36-48-73-35-71-21-15. In particolare ha fatto grande impressione la morte dell’ultimo apprendista di 15 anni, sepolto ieri mercoledì con un’impressionante partecipazione di popolo (forse 500 persone). Si tratta di Renzo Stolfo: un giovanetto buono, religioso e tutto dedito alla famiglia e al lavoro”. (Da un manoscritto del parroco). La gente della parrocchia ama troppo il lavoro e rimangono così mortificate la formazione dei figli e la santificazione della domenica. : “Cari fedeli, vi annuncio con piacere la visita che verrò a fare il 31 gennaio alla vostra comunità parrocchiale per incontrarmi con voi, con il vostro parroco e i rappresentanti delle associazioni parrocchiali. Sapete bene come è importante, e particolarmente richiesto oggi, vivere comunitariamente per trovare insieme il modo migliore di risolvere i problemi personali, familiari e sociali”.

Presentava poi il suo compito di maestro, padre e pastore che veniva fra noi per arricchire di fede, carità e grazia la nostra famiglia parrocchiale; e riassumeva con felici espressioni le modalità dell’incontro pastorale: “In linea di massima il programma della visita si svilupperà attorno a questi tre momenti: • quello liturgico nel quale avrò modo di incontrarmi con tutta la popolazione: • quello presbiterale per un fraterno scambio di idee con il vostro parroco: • quello pastorale nel quale incontrerò il vostro consiglio parrocchiale e, se il tempo me lo consentirà, per la visita a qualche ammalato da lun- go tempo infermo. In attesa di vedervi tutti, vi saluto e benedico di cuore”.

Anche il parroco preparò spiritualmente bene la popolazione per la venuta del vescovo, con un programma ed una relazione. Il pastore fu accolto, infatti, al suono gioioso delle campane e con applausi calorosi la domenica 31 gennaio. Un volantino, stampato appositamente, riporta il seguente programma: “Ore 8.45, arrivo di mons. Antonio Mistrorigo • ore 9, messa celebrata dal vescovo con canti e omelia • ore 10, in casa canonica il vescovo incontra i sacerdoti • ore 10.30, in asilo riceve i rappresentanti dei lavoratori delle tre parrocchie del comune • ore 11.15, presiede ed ascolta il consiglio parrocchiale pastorale fino alle 12.30 • alla messa delle ore 9 accostiamoci al banchetto eucaristico. Riceviamo il vescovo come nostro maestro nella fede e con affetto filiale”.


Relazione sulle condizioni religiose della parrocchia

La parrocchia dei ss. Leonardo e Rocco di Ponzano V.to è estesa per Kmq. 5,7, conta 1430 abitanti e 362 famiglie; di queste ultime un centinaio circa è di insediamento recente; la composizione media della famiglia è di n. 4 persone, le attività professionali della popolazione attiva sono l’industria, i servizi (attività terziarie) e l’artigianato, mentre i 450 ettari coltivati gravano su persone anziane e sulle donne; per questo motivo anche la domenica è meno rispettata.

Pratica religiosa • un terzo della popolazione forma una vera comunità di preghiera e di carità, il resto o vive un cristianesimo di tradizione o vive ai margini della vita cristiana; un numero imprecisato di persone sembra aver rinunciato alla nostra fede, data l’assoluta estraneità alla Chiesa.

Santa messa festiva • nelle domeniche ordinarie le presenze medie sono N. 535, nelle grandi solennità N. 700. La configurazione della parrocchia spinge tutto un gruppo di fedeli (forse 200/300) a frequentare la messa festiva a Fontane, Villorba, S. Andrà, Paderno, S. Bona, S.M. Maggiore, S. Francesco, Duomo e S. Nicolò.

Ss. comunioni • se si nota una leggera diminuzione alla messa domenicale, è aumentata la qualità della partecipazione alle celebrazioni liturgiche ed in particolare al banchetto eucaristico (20.000 comunioni annue). Tutto questo è favorito dalla presenza di un gruppo liturgico che si propone l’animazione della messa con la guida, i lettori, la processione offertoriale, le intenzioni della preghiera universale e il canto sacro.

Devozione alla Madonna • è sempre molto sentito il culto alla Vergine, particolarmente nel mese di maggio, nelle ricorrenze del Carmine, del Rosario e della Immacolata Concezione; è abbastanza recitato nelle case il rosario in determinati periodi (maggio e ottobre).

Pii esercizi • un calo preoccupante nella frequenza ad esercizi di pietà tradizionali (come via crucis, tridui e novene) è stato avvertito negli ultimi tre anni. Le cause sono quelle note della crisi generale che investe molti valori fin’ora sentiti e vissuti.

Esercizi spirituali semichiusi • per ovviare alle difficoltà di fede e di pratica cristiana, anche qui molto sentite, si è dato l’avvio dal 1965 a corsi di esercizi spirituali semichiusi, in parrocchia, per categorie (mamme, signorine, gioventù maschile, giovani sposi, studenti medi, ecc.). Le presenze sono state ottime o lodevoli (una media di 50/60 per gruppo) e i giudizi sempre di grande entusiasmo e di pieno gradimento.

Catechesi per adulti •onde facilitare un approfondimento del messaggio evangelico per gli adulti che non possono o non vogliono frequentare il vespero (sempre più in crisi), si è dato inizio nel 1963 a un mese catechistico con quattro lezioni settimanali della durata di un’ora ciascuna, in forma di dialogo e discussione, con frequenze quotidiane oscillanti da 100 a 160 persone presenti. Si può giudicare che i frutti siano positivi.

La catechesi per ragazzi delle scuole elementari • viene fatta durante l’anno scolastico nelle aule parrocchiali e le venti mezz’ore nella scuola elementare; frequentano tutti i fanciulli, anche se non sempre al completo; il profitto si rivela buono. Si fa inoltre un incontro settimanale per i ragazzi della scuola media. Partecipa una metà degli iscritti. Vocazioni sacerdotali- • nell’anno in corso tre ragazzi studiano presso istituti religiosi (2” media, 3 media, 4 ginnasio); in passato almeno 20 giovanetti sono rientrati in famiglia o dal seminario (N. 7) o da altri istituti rel. maschili. Azione Cattolica • adulti iscritti N. 34; A.C. ragazzi N. 32. Per superare la crisi evidente dell’A.C. si cerca di dar vita ad una A.C. interparrocchiale (Ponzano-Paderno-Merlengo) puntando su ottime famiglie giovani.

Opere caritative • è stata presente un’opera che donava del pane ogni giorno ad una famiglia povera, ma ora tutte le energie vengono convogliate verso l’aiuto soprattutto a due villaggi africani (Amban e Bombouaka nel Togo).

Pastorale sacramentaria • nessuno in parrocchia ha mai rifiutato i sacramenti in questi ultimi otto anni. È sensibile il gradimento del nuovo rito per il matrimonio; si avvia il tentativo della celebrazione comunitaria del battesimo; la cresima è stata proposta fin’ora in 3 classe elementare, ma si vorrebbe procrastinarla verso gli anni 12.

Situazione economica • la gestione ordinaria della chiesa ha un attivo (nel 1970) di L.1.170.775. Le entrate sono sufficienti e bilanciano le uscite. Per la costruzione della scuola materna parrocchiale la comunità è stata invitata a oblazioni e sottoscrizioni volontarie in questi anni; il deficit effettivo si aggira su L. 22.000.000 (per il debito della scuola materna teste inaugurata). Le entrate straordinarie nel 1970 sono risultate di L. 5.024.720. Si pensa di arrivare al pareggio fra 5 o al massimo 6 anni.

Il giudizio espresso dai parrocchiani

Dopo la visita, il consiglio parrocchiale, diede un giudizio critico sulla validità di un incontro con il proprio vescovo come quello vissuto il 31 gennaio ‘71. Le note che seguono furono consegnate nelle mani di mons. vescovo aiprimi di febbraio dal parroco.

Celebrazione eucaristica: I presenti furono circa 450 o 500 (è stato un massimo). Le comunioni potevano essere più numerose (300 circa), si desiderava una partecipazione più corale ai canti; la guida non ha fatto interventi al momento opportuno; la processione offertoriale è riuscita bene; l’omelia del vescovo è stata seguita attentamente ed è stata considerata oggettiva ed accolta con un gradimento ottimo; la celebrazione ha avuto una durata giusta.

Visita alla famiglia Stolfo Ruggero. Sembra sia stato il gesto che ha maggiormente toccato e commosso la popolazione; la famiglia ha ricevuto una grandissima consolazione e i commenti sentiti sono tutt’ora quanto mai lusinghieri, dopo la tragica morte dell’adolescente Renzo.

Incontro con i rappresentanti del mondo del lavoro. Trovarsi così vicini al proprio vescovo, potergli parlare come in famiglia, venire ascoltati su temi di lavoro e preoccupazione quotidiana per qualcuno è stato uno choc autentico (un contadino ha dimenticato di tornare a casa a pranzare ed è venuto al vespero perchè gli sembrava che fosse Pasqua!). Si giudica che questo incontro non poteva avere un risultato migliore.

Incontro con il consiglio parrocchiale pastorale. Le tre relazioni sulla catechesi agli adulti, sull’apertura al prossimo e al mondo missionario, sulla pastorale familiare dovevano dare il via alla discussione; potevano emergere altri punti critici sulla nostra situazione locale ed anche indicazioni preziose.

Purtroppo il tempo è mancato, senza colpa di nessuno. Si è preferito permettere a mons. vescovo di commentare i temi svolti nelle relazioni, dare dei consigli ed incitamenti per la catechesi agli adulti e per i giovanetti, per la nuova pastorale sul battesimo e sul matrimonio, per legare catechesi a vita liturgica, per orientare le nostre energie caritative verso le quattro missioni della diocesi di Treviso. Quest’ultimo intervento non è stato da tutti compreso nel suo giusto significato, avendo alcuni gruppi spontanei dato aiuti in medicinali ad una missione del Togo dove da alcuni mesi lavora una nostra volontaria laicaGiovanna Marchetto dei T.V.C.di Milano, infermiera nella missione cattolica di Bombouaka nel nord Togo dal 1970 al 1973. . In due successivi incontri con membri del consiglio si è cercato di comprendere la preoccupazione profonda del nostro vescovo per il peso che grava sulla diocesi per gli impegni già presi in ordine ad Amban e all’America Latina.

È piaciuta la visita avvenuta senza formalità e pompa esterna; i fedeli hanno accolto questo aspetto con grande favore. Inoltre sono stati toccati dal fatto di avere il proprio pastore così vicino, disponibile e al loro stesso livello. La visita fatta in questo modo è più utile e indovinata. (Seguiva la firma del parroco e la data 4 febbraio 1971).

In occasione della visita alcune persone presentarono al vescovo problemi e situazioni particolari. Per i 1400 operai occupati, allora, nel territorio del comune, (delle tre frazioni si era concordato che spettasse a Ponzano toccare questo problema), parlò il sig. Giuseppe Cestaro. Con calore intervenne nel dibattito, a favore dei contadini, il sig. Felice Benetton; la sig.ra Anna Gastaldo Zanatta parlò della catechesi; il sig. Dino Bonesso della famiglia e della gioventù; la sig.ra Anna Marchetto Dalla Toffola dei poveri e delle iniziative missionarie. Il tempo fu breve, ma fu anche un punto di partenza per camminare sulle linee indicate dal vescovo.

Altri tre incontri con il vescovo A. Mistrorigo

In una bella domenica di aprile, di primo mattino, il 21 aprile 1974, il vescovo amministrò in parrocchia 58 cresime. Fu un passaggio breve, ma gradito.

Molto più vivo, forse anche perchè più recente, rimane il ricordo della cresima del 6 novembre 1977. Ricevettero il sacramento 99 ragazzi delle scuole medie. La preparazione, di un anno intero, era stata particolarmente curata dai catechisti. I ragazzi divisi in vari gruppi avevano compiuto un cammino di fede con iniziative ed esperienze nuove.

La chiesa si presentava accogliente come non mai, anche per il dono che i cresimandi e le loro famiglie fecero alla parrocchia della moquette rossa che copre l’intero presbiterio.

L’ultima cresima del vescovo Mistrorigo a Ponzano è stata fatta il 14 dicembre 1980. I cresimati furono 86 e le famiglie hanno regalato il restauro dell’organo.

Queste tre date ricordano momenti felici nella piccola storia della nostra frazione.

 

text  Il soffitto del presbiterio affrescato dal veneziano Sebastiano Santi nel 1839. Rappresenta il trionfo dell’Eucarestia, con i simboli della Fede e l’esaltazione della Croce. Ai lati, quattro medaglioni raffigurano gli Evangelisti.


Note: