Le Rondini di Ponzano Veneto

Canzoni e sogni

Una canzone dedicata ai migranti

Luigi Tenco con il testo della canzone del 1967, “Ciao amore”, ha dedicato una meravigliosa canzone ai migranti.

La musica, prima ariosa e rilassata, rappresenta la pace della campagna e lo scorrere monotono del tempo ma lentamente si fa sempre più forte e nel ritornello diventa impetuosa e struggente quando saluta il suo amore fisicamente lontano ma che lui vorrebbe vicino a sè per sollevarlo dalle angosce della nuova esperienza di migrante.

Nato nel 1938 a Cassine, Tenco visse la maggior parte della sua infanzia in un mondo contadino senza futuro, legato alla terra e alle stagioni.

Da Cassine emigrò prima nel vicino paese di Ricaldone e poi a Nervi e Genova in Liguria e infine a Milano.

Nella canzone ricorda la ribellione dettata dalla miseria, che ha spinto molti suoi compasesani a cambiare vita e migrare. Il suo personaggio parte per un paese sconosciuto e lontano sognando un mondo migliore. Purtroppo, lasciata la propria terra e le proprie sicurezze, si ritrova solo e spaesato in un mondo nuovo pieno di strade e di luci, ma lontano cent’anni dal suo modo di vivere.

Si ritrova frastornato e impaurito in un luogo che non conosce e non gli appartiene dove le sue esperienze lavorative non valgono niente.

Vorrebbe tornare a casa ma non ha i soldi per il viaggio di ritorno.

Il ritornello “ciao amore ciao amore ciao…” con l’improvviso impennarsi dei toni musicali, esalta la disperazione di un uomo lontano che ha sciolto i legami con la sua terra, ma si salva ancora aggrappandosi alla speranza di un amore ricambiato, che non nomina mai ma saluta accoratamente, quasi alla ricerca di un’ancora di salvezza.

Prima di iniziare la seconda parte del lavoro dove sono raccolti i ricordi e i racconti dei nostri migranti, è doveroso pensare a quanti hanno provato sulla loro pelle il dolore del distacco, la paura e la solitudine nella lontananza e la nostalgia della patria, sentimento che accomuna tutti gli emigranti di qualsiasi terra.

Ciao amore ciao (Luigi Tenco)

La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.

Guardare ogni giorno
se piove o c’è il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.

Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao

Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.

E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.

Saltare cent’anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.

E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.

Ciao amore, ciao amore…

Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
e non avere un soldo nemmeno per tornare.

Ciao amore, ciao amore…

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