Le Rondini di Ponzano Veneto
Dati raccolti dall’Anagrafe
La ricerca in Anagrafe è consistita nel recuperare per ogni movimento migratorio da e per l’estero l’anno della registrazione, cognome e nome del capo famiglia, il numero dei componenti maschi o femmine, il paese di destinazione o di origine, la frazione di origine o rientro, nonché la professione al momento dell’evento e il codice famiglia.
La prima emigrazione, risulta annotata nei registri del 1863 al foglio di famiglia numero 7.123 ed è relativa alla partenza per l’America di Granzotto Maria nata il 31 maggio 1799, campagnola di Paderno.
Maria parte con la figlia Povegliano Anna, nata a Paderno il 6 agosto 1825, probabilmente per raggiungere il marito Povegliano Osvaldo, nato il 4 aprile 1798, già emigrato in precedenza.
Dal controllo di tutti i documenti fino al 31 dicembre 2010 sono stati contati ben 1.834 emigrati che, depurati dei 110 cittadini che sono espatriati e rimpatriati più volte, si riducono a 1.724 persone di cui 1.017 maschi e 707 femmine, per complessive 925 famiglie o singoli emigranti. A questi nominativi bisogna aggiungere gli altri 408 migranti i cui nominativi sono stati recuperati dall’elenco d’archivio di cui si è parlato in precedenza.
Con la ricerca sono stati rinvenuti ben 2.132 cittadini registrati come migranti e fra essi molti sono migrati più volte.
Si può affermare che non esiste famiglia di Ponzano Veneto che non abbia avuto almeno un parente all’estero e che il numero di Ponzanesi emigrati nel mondo sia sicuramente di gran lunga superiore a quello rilevato nella ricerca.
I motivi di questa affermazione sono diversi e numerosi:
- molti emigrati di fine ottocento e inizio novecento non sono stati registrati come tali e nel tempo hanno perso i contatti con la madre patria;
- tutte le generazioni successive alla prima, se nati in uno dei tanti stati come Argentina, Brasile, Canada o Australia… dove vige lo “ius soli”, sono considerati cittadini di quello stato, proprio perché nati in quel territorio. Al contrario, gli stranieri che nascono in Italia dove vige lo “ius sanguinis” conservano la cittadinanza dei genitori;
- diversi emigrati hanno acquistato volontariamente la cittadinanza dello stato estero ove risiedono;
⁃ molte persone emigrate fra un censimento e l’altro, se non andavano personalmente o tramite i familiari a dichiarare in Comune la loro partenza, non venivano cancellati;
⁃ Nessuno stagionale è mai stato cancellato per l’estero.
I numerosi dati raccolti hanno consentito di elaborare ulteriori tabelle sui migranti che hanno dato come risultato la suddivisione per sesso, lo stato e il continente di emigrazione, i flussi migratori nelle diverse epoche, le attività lavorative esercitate e i movimenti nelle diverse frazioni del Comune.
Molti emigrati si sono naturalizzati stranieri e alcuni hanno celebrato il loro matrimonio per procura. Da tutti questi elementi sono state elaborate dieci tabelle che verranno più dettagliatamente esposte in seguito.
Anche se con altri mezzi è stato possibile individuare due grosse comunità di Ponzanesi in Belgio e in Canada. Purtroppo attraverso i dati di archivio non è stato possibile rilevare l’esistenza all’estero di comunità di Ponzanesi perché nei registri è annotato solo lo stato di destinazione e non l’indirizzo.