Ponzano : Note Storiche

L'ORGANO

Nuovo organo

L’organo fu il primo strumento musicale che venne permesso nelle chiese. In base alla storia già nel sec. XII l’arte organaria anche in Italia aveva fatto buoni passi, specialmente per mezzo dei monaci. Nei secoli posteriori la costruzione degli organi raggiungeva una notevole perfezione: e così il re degli strumenti veniva considerato il solo degno per la liturgia.

Di regola le composizioni per organo dovevano essere gravi e severe, basate unicamente sul canto gregoriano; ma nel secolo XVI si lamentava la decadenza della musica strumentale ecclesiastica e quindi era sentita fortemente la necessità di una riforma. Da un congresso all’altro, da un regolamento all’altro, di decennio in decennio, si giunge fino al tempo del papa san Pio X (1903-1914). Egli, in data 22 novembre 1903, compì uno dei primi atti del suo piano di riforma, con la promulgazione del “Motu proprio” sulla musica sacra, il canto gregoriano e il suono dell’organo. Dopo l’avvenimento di questo codice liturgico, sorsero ditte organarie che produssero organi di valore e di fama.

La parrocchia di Ponzano era priva di organo. Pertanto la popolazione, durante il periodo dell’ultimo conflitto mondiale, fece voto alla Vergine Santissima di dotare la chiesa di un organo liturgico, qualora la parrocchia fosse rimasta immune da operazioni di guerra. Si riporta tra i documenti il testo manoscritto della promessa solenne innalzata alla Madonna del Rosario, il 1° ottobre 1944, dal parroco don Giovanni Sernagiotto, dai tre fabbricieri, dai capi-famiglia e da persone sfollate qui da Treviso. I firmatari sono oltre 120.

Avendo ottenuta la grazia, si volle soddisfare il voto. E, a tempo opportuno, fu abbondante la raccolta di denaro per lo scopo inteso. Ma, essendo la somma richiesta molto alta, il parroco scrisse una lettera all’Ordinario diocesano, per avere la facoltà di vendere dell’oro, stimato L. 55.000, proveniente da ex voto dei fedeli alla Madonna, per acquistare un nuovo organo.

La commissione di arte sacra e il consiglio diocesano di amministrazione diedero il parere favorevole. Perciò, in data 10 ottobre 1949, veniva concesso il rescritto dalla congregazione della musica sacra di Roma. A tale proposito esiste un plico della numerosa corrispondenza iniziata giusto nell’ottobre 1949 tra il parroco Sernagiotto e la ditta Mascioni di Cuvio (Varese) per le trattative sull’acquisto di un organo. Dopo il sopralluogo effettuato dalla ditta interessata nella chiesa di Ponzano, giunge al parroco il progetto con relativo preventivo, per la somma totale di 2.600.000, da pagarsi a rateIl costo effettivo fu di L. 693.925 per la costruzione della cantoria da parte del sig. Giuseppe Piovesan; di L. 2.605.920, più un aumento applicato di L. 151.800, alla ditta Mascioni: così la somma versata alla casa organaria fu di L. 2.757.720. Il debito fu del tutto estinto il 25.10.1955. .

image Il nuovo organo Mascioni del 1952: 736 canne di zinco alluminato, tredici registri e tre di pedaliera.


Inaugurazione, caratteristiche e collaudo (1952)

Nel mese di luglio 1952 l’organo venne trasportato da Cuvio a Ponzano e collocato nella cantoria sopra la porta centrale. Esso è a due manuali, ha prospetto di tipo ceciliano, con canne di zinco alluminato e labbro superiore a mitria: la consolle è separata, con tastiera di 58 tasti e con pedaliera concavoradiale di 32 note; la trasmissione è elettricaI registri reali sono 13, più tre della pedaliera. Le canne sono N. 736. . L’opera porta il n. della casa organaria: 666.

Fu benedetto dal vescovo Mantiero il 3 agosto 1952 e collaudato nello stesso giorno, con un concerto del m”. Giuseppe De DonàIl vescovo Mantiero giunse alle 9.30, benedì l’organo alle 9.50; dopo la messa delle 11 amministrò la cresima a 54 fanciulli. Il discorso venne tenuto dal prof. don Mario Zanatta alle 16.30 e il concerto del m° . . Qualche giorno dopo il parroco Sernagiotto scriveva una lettera al sig. Vincenzo Mascioni, per comunicargli con vivo piacere la solenne inaugurazione del nuovo organo elettrico, del collaudo eseguito, con la presenza del vescovo, del presidente dell’associazione “S. Cecilia” e di molti altri maestri di musica, nonchè di sacerdoti e di una grande folla di fedeli…. In risposta il fornitore Mascioni esprimeva la sua gratitudine al parroco per le benevoli espressioni verso la “Famiglia artigiana”, rinomata fabbrica di organi di chiesa.

image Il vescovo Antonio Mantiero con il parroco Sernagiotto e sullo sfondo il m”. Giuseppe De Donà il giorno dell’inaugurazione dell’organo e don Mario Zanatta, futuro parroco della Cattedrale di Treviso.


La dedica

Mons. Isidoro De Sordi preparò una dedica in latino che diceva: “Paroecia de Pontiano intercessione B.V. Mariae de Rosario, Deo protegente, a calamitoso ultimo bello incolumi servata D. Joannes Sernagiotto plebsque ei commissa grati animi causa hoc organum sacris exornandis ritibus dedicavere rev.mo D.D. Antonio Mantiero E.po Tarvisino Deum rite adprecante die III aug. MCMLII”.

Il parroco tuttavia, allora infermo, non potè vederla e quando l’ebbe in mano non la approvò, perchè in latino. Su una targa di ottone fu applicata invece una libera traduzione: IN RINGRAZIAMENTO A DIO E ALLA VERGINE DEL SANTO ROSARIO DI AVER PRESERVATA LA PARROCCHIA DALLE OPERAZIONI DI GUERRA NEL 1944 IL PARROCO DON GIOVANNI SERNAGIOTTO E LA POPOLAZIONE DOTARONO LA CHIESA DI QUESTO ORGANO LITURGICO INAUGURATO IL 3 AGOSTO 1952 PRESENTE S.E. ANTONIO MANTIERO VESCOVO DIOCESANO”.

Il m° De Donà fece un secondo concertoNel concerto il De Donà eseguì brani di Galuppi, Yen, Rossi, Daquin, Bach, Alain, Lemmens (Arch. parr.). a Ponzano il 7 novembre 1976, inviato dal parroco di cui era stato amico d’infanzia e dal Circolo Ricr. Ponzanese. Dopo 29 anni si pensa di rivedere e restaurare l’organo Mascioni per un maggiore decoro della casa di Dio. A tale scopo le famiglie dei ragazzi cresimati nel 1980 hanno offerto, con una pubblica sottoscrizione, la somma occorrente per il restauro.

 

Note:

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