Via Capitello 27 (di fronte alla tabaccheria “Dalla Olga”)

Si tratta di un gelso da carta sul tronco del quale la devozione popolare ha posto una cassetta votiva con l’immagine di Sant’Antonio da Padova incorniciato da 12 cerchi che rappresentano i miracoli più conosciuti.

Questo “capitel verde” fu voluto e curato per diversi anni da Vittorio Martini, proprietario allora del terreno su cui si trovava la pianta. Oggi viene curato dal signor Guido Crema e per quanto riguarda il giardinetto antistante da Irene Baseggio.

Guido Crema “l’australiano”, emigrato in Australia e ritornato nei primi anni ’60 a Merlengo, sostiene che l’albero sacro di via Capitello ha origini molto antiche, ricorda che, fino a 40 anni fa, l’immagine di Sant’Antonio era appesa ad una grande acacia “Spino del Signor”, sradicata da un forte temporale e sostituita, spostandola leggermente più a destra, con un Gelso da carta.

Fino agli anni ’50-’60 questo albero sacro era una stazione delle rogazioni, in particolare il 13 giugno, giorno di Sant’Antonio, lungo la via Capitello, ancora sterrata, si svolgeva una processione, che si snodava fino all’attuale Osteria “da Marchi” e in questa occasione venivano radunate le bestie per la rituale benedizione. Purtroppo oggi, a causa della circolazione stradale, diventa quasi impossibile organizzare, come una volta, la preghiera presso questi antichi luoghi di devozione.