Tracce di Dio nel Paesaggio dell'Uomo

Prefazione

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Chiesetta campestre di San Vito lungo la strada romana Postumia, 1936.


Al giorno d’oggi potrebbe apparire quanto meno strano parlare di capitelli, di immagini e alberi sacri e di altri segni religiosi sparsi nel nostro comune, nei giardini privati, lungo le vie di campagna così come lungo le trafficate strade cittadine.

Eppure questi sono i segni visibili e tangibili delle tradizioni di una intera comunità che fonda le sue radici sulla millenaria fede cattolica.

Segni concreti di speranza e fiducia.

Questo volume, frutto di impegno e dedizione, raccoglie e individua tutti i capitelli e i segni sacri presenti nel territorio comunale, recuperando storie e tradizioni che altrimenti sarebbero destinate a perdersi.

Attraverso queste pagine e le immagini che le corredano, riusciamo a superare le barriere del tempo per farci accompagnare per le vie della storia – più o meno remota, più o meno conosciuta – recuperando con ciò il senso di tante tradizioni profondamente radicate, sebbene oggi, spesso, non più comprese.

Alcuni dei capitelli sono di indubbio valore artistico, realizzati e decorati da cittadini e famiglie di Ponzano Veneto con abilità, maestria e pazienza.

Mi piace l’espressione, “rubata” da una analoga esperienza letteraria, che individua questi segni della fede sparsi per il territorio come “preghiere di strada”: chi percorre le vie cittadine o si inoltra per le stradine di campagna non può non scorgerli e soffermarsi così a riflettere su quanto rappresentano e hanno rappresentato.

Un sincero ringraziamento, quindi, agli autori e a tutti coloro che hanno contribuito a mettere in luce questi presìdi di fede e tradizione sul territorio e, con loro, anche a tutte le persone che si occupano della loro cura e manutenzione.

Monia Bianchin
Sindaco di Ponzano Veneto

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Albero sacro in via Capitello a Merlengo.


Dal punto di vista storico-artistico, nel territorio comunale di Ponzano Veneto, oltre alle chiese, alle ville venete e al piccolo museo che conserva i reperti di una tomba paleoveneta, meritano di essere annoverate diverse testimonianze di devozione popolare che costituiscono, insieme ai “colmelli” e ai borghi, un patrimonio storico- religioso e sociale assai significativo per la nostra gente.

Consapevole di ciò, nel 2010 il Gruppo “Milo Burlini”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Ponzano Info, avviò uno studio per la riscoperta dei cosiddetti “Capitei verdi”, ovvero di quegli alberi sacri, singolari esempi di devozione popolare, che ancora oggi sopravvivono nel nostro territorio. L’esperienza fu significativa soprattutto per l’interesse e l’attenzione che suscitò l’argomento tanto da stimolare una rinnovata cura per alcuni “alberi sacri” e segnalazioni della loro esistenza in luoghi attualmente poco frequentati, ma un tempo percorsi in occasione delle Rogazioni e del “fioretto” del mese di maggio.

L’impegno, inoltre, da parte della Parrocchia di Merlengo nel censirli e nel dedicare loro un capitolo nel libro della sua storia, la volontà della comunità cristiana di realizzarne in questi anni un numero consistente, la benedizione, infine, del centesimo capitello dedicato a San Martino di Tours e le recenti celebrazioni in onore del Santo, come la Festa comunale della solidarietà, hanno risvegliato l’interesse per l’argomento, nonché il desiderio di raccogliere in una pubblicazione tutte le tracce di Dio nel paesaggio dell’uomo: capitelli in muratura, alberi sacri ed altri segni della pietas popolare quali testimoni della forte presenza di tradizioni e di cultura religiosa nel nostro territorio.

Forti, tenaci e incuranti dei ritmi di vita frenetici, queste manifestazioni di devozione hanno, negli anni, coraggiosamente resistito, difendendosi dagli agenti atmosferici, dagli eventi bellici, dall’usura del tempo e persino dai vandalismi, dandoci così, ancora la possibilità di sostare per riflettere e pregare. Ci auguriamo, dunque, che questa pubblicazione, dedicata ai cittadini ponzanesi e a tutti quelli che volessero percorrere a piedi o in bicicletta questi itinerari da soli o con la loro famiglia, accompagni il lettore nel mondo della devozione e dei suoi riti più semplici, affinchè si mantenga viva la memoria negli anziani e si tramandi ai giovani questo patrimonio di fede comune al paesaggio e alla storia dei paesi della nostra Europa.

Un ringraziamento va a quanti hanno creduto in quest’opera che può, a pieno titolo, inserirsi nel percorso educativo e culturale per quanti amano e vivono nel nostro territorio e a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla, in modo particolare Laura Gracis, don Alessandro Dal Ben, Pierduilio Pizzolon e Alessandro Bianchin.

Gruppo Artistico-culturale
“Milo Burlini”