Tracce di Dio nel Paesaggio dell'Uomo
Oratori Tra Passato E Presente
Oratorio
Via Talponera 1
Nella villa Corner-Basso a Merlengo, una porzione di edificio era adibito ad Oratorio dedicato nel ’700 al S.S. Crocifisso. Nel 1845 fu consacrato dal Vescovo Sebastiano Soldati, nel 1856 dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria e nel 1885 alla Sacra Famiglia, titolo trasferito nell’oratorio campestre del Borgo Pian. Nel 1907 fu sospeso dal Vescovo Longhin, nel 1909 venduto l’altare e poi dismesso.
Oratorio
Via Bellato
Nella villa Foscarini Bellato Gosetti esisteva un oratorio privato intitolato dal 1727 a San Gottardo, che nel 1793 venne sospeso dal Vescovo Marini; nel 1797 circa fu ricostruito, nel XIX secolo era ancora intitolato a San Gottardo e nel XX secolo in esso si trovava la Cappellina dell’Istituto Ciliota, dal 1921 divenne Asilo infantile fino al 1956. Con la chiusura dell’Asilo, il piccolo oratorio venne dismesso.
Alcune testimonianze ci dicono che in questa cappellina, si trovava una teca in vetro, inserita nella base dell’altarino, con la statua di Maria Bambina, legata alle Suore di Carità, dette appunto di Maria Bambina presenti a Merlengo per gestire il nuovo Asilo infantile voluto dal parroco don Pietro Filippetto e dai parrocchiani fin dal 1921.
Oratorio
Via Muri / Via Talponera 45
Nella villa Manolesso Ferro, oggi Sorgato, vi era un Oratorio dedicato, fino alla fine del ’700, al S.S. Crocifisso. Nel 1855 i fedeli, in seguito ad un’epidemia di colera, emisero un voto, impegnandosi per un’annuale processione, affinché il Signore li liberasse dal morbo. Dal 1856 al 1907 venne dedicato alla Maternità di Maria e poi dismesso. Nel muro che chiudeva la proprietà della villa c’era un cancello d’ingresso alla chiesetta, poi chiuso negli anni ’70 circa.
Oratorio Caotorta (sec. XVIII)
villa Caotorta, Ponzano
Sul frontone dell’Oratorio era incisa su pietra
viva l’iscrizione sacra:
DEIPARAE VIRGINI TITULO SANCTISSIMI
ROSARII DICATUM - ANNO SALUTIS
MDCCLXXX MENS. JUNII
Don Dal ColleDon Antonio Dal Colle, Ponzano Veneto e la sua Chiesa, 17.10.1922. ricorda che il 13 giugno, giorno dedicato a Sant’Antonio, ogni anno si svolgeva la solenne processione che, partendo dall’Oratorio Gobbato e portando la statua del Santo taumaturgo, giugeva fino all’Oratorio Caotorta dove sostava per la Santa Messa.
Demolito nel 1913, i resti della muratura vennero acquistati dagli abitanti della Baruchella per il loro Oratorio, mentre il piccolo altare venne donato dai Caotorta all’Oratorio di Biancade dedicato al Beato Enrico.
Oratorio dedicato a San Giovanni Battista
Villa Persico-Guarnieri, oggi Relais Monaco,via Postumia 63, Paderno
Nei pressi di un laghetto (lavajo), a sinistra rispetto alla facciata principale della villa, si trovava questo oratorio che venne demolito dopo la 2ª Guerra Mondiale.
Affresco raffigurante la Madonna in trono con il Bambin Gesù e due Committenti
Casa del Clero, via Scarpa 5, Treviso
Questo affresco, vicino ai grandi modelli veneti trecenteschi, si trovava fino agli anni ’60 del secolo scorso sulla facciata esterna occidentale di Casa Rossi, appartenente ai Picciol, poi demolita, in via Santandrà a Ponzano. Fu staccato e fissato su pannello ligneo e collocato presso la Casa del Clero di Treviso dove si trova attualmente.
L’opera di pittore anonimo, seguace di Tomaso da Modena, operante a Treviso a metà del ’300 si può collocare tra la fine del sec. XIV e l’inizio del sec. XV.
Nell’affresco vediamo la Vergine e il Bambino con aureola e capelli biondi, occhi socchiusi, volti ben tratteggiati e rivolti verso i due devoti inginocchiati ai piedi del trono (donna con velo bianco a sinistra e uomo con tunica rossa a destra).
La veste amaranto della Vergine, con ricami al petto, è ricoperta da un grande manto bicolore, rosso all’esterno e verde all’interno. Il Bambino, completamente nudo e reggente un piccolo globo, è seduto sopra un alto cuscinetto sulle ginocchia della Madre, seduta su un maestoso trono decorato con semplici geometrie.
Sullo sfondo un cielo misto cremisi-cobalto e tutt’intorno un’incorniciatura a doppia fascia verde ocra.
(tratto dal calendario 1999 stampato in occasione del XXX anniversario della Ditta Sbeghen Renzo - testi di Pierduilio Pizzolon)
Nicchietta con Madonnina
Via Pioppe 9
Questa Madonnina, attualmente coperta dalle impalcature e quindi non più visibile, è sempre stata, da tempo immemorabile, all’angolo della casa Zanchetta in via Pioppe. La foto della fine degli anni ’70 testimonia la presenza di questa devozione popolare in pieno centro di Paderno.
Affresco raffigurante San Rocco
Già nella Casa Rossi in via Caotorta
Sotto il portico della casa Rossi in via Caotorta, oggi demolita, si trovava un affresco del ’400, raffigurante San Rocco, “alla maniera di Tomaso da Modena” come definito da don Dal Colle Don Antonio Dal Colle, Ponzano Veneto e la sua
Chiesa, 17.10.1922.. Qualcuno riteneva fosse l’immagine del Beato Enrico da Bolzano, morto a Treviso il 10 giugno 1315, ma la graziosa testolina di un cane che spuntava vicino al Santo portò a dire che si trattava invece di San Rocco; il Santo non era solo, infatti dalla parte opposta si trovava S Sebastiano e, tra i due Santi, più in alto,la B.Vergine col Bambino sorridente.
Pitture murarie di Casa Pivato
Località Loschi
Nella casa dove abitava la famiglia Pivato, affittuari dei Conti Di Broglio di Resana, in località Loschi, vi erano, secondo la testimonianza di Bruno Pivato, due pitture murarie ottocentesche: una Madonna con Bambino e Sant’Antonio (v. foto A. Bianchin del 1996) coperta probabilmente durante il recente restauro della casa. e un Crocifisso in parte salvato.
In particolare sotto alla Madonna si intravede una scritta e forse la parola devozione.
Pittura murale raffigurante la Madonna del Carmine (ora coperta), inizi del XX secolo
Via del Bellato 6, Casa De Longhi
Davanti a questa immagine passavano le rogazioni. Si poteva leggere DE LONGHI GIACOMO… MATER CARM… ORA PRO NOBIS.
Per ulteriori approfondimenti si veda: A.A.V.V., Merlengo. Storia…, cit., p. 229.
Cassetta dedicata a Santa Rita da Cascia
Piazzale di fronte all’osteria da Marchi
Committente
Giovanna Dal Col
Curata in passato da
Giovanna Dal Col
Fino alla fine degli anni ’70 esisteva nel piazzale antistante l’osteria Da Marchi a Merlengo una cassetta in legno con tettuccio spiovente, sorretta da un palo sempre in legno, dedicata a Santa Rita da Cascia, la Santa degli impossibili e avvocata dei casi disperati.
Difronte a questa cassetta, che si trovava proprio davanti al cancello dell’officina Gagno, si fermavano le rogazioni, si recitava il fioretto nel mese di maggio e soprattutto il 22 maggio di ogni anno, ricorrenza di Santa Rita, si allestiva un altarino con tovaglietta bianca, candele e fiori, per celebrare la Santa Messa.
Quando, negli anni ’80 si decise di ampliare il piazzale per creare nuovi posti macchina, la cassetta fu demolita lasciando così il suo ricordo soltanto nella memoria degli anziani.
Albero sacro con cassetta dedicata alla Madonna
Incrocio tra via del Bellato e via Cicogna
Dove oggi si trova il giardino della Scuola Primaria di Paderno, un tempo vi erano dei terreni di proprietà Cicogna lavorati dalla famiglia Bianchin e proprio all’angolo tra via del Bellato e via Cicogna si trovava un albero molto grande, forse un’acacia, che sosteneva sul tronco una cassetta, molto vecchia, dedicata alla Madonna.
Bassorilievo su lastra in marmo grigio dedicato alla Madonna
Nel giardino dell’abitazione di don Angelo Panziera in via Capitello 18.
Note:
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