Tracce di Dio nel Paesaggio dell'Uomo

26. Oratorio Della Baruchella

Località Baruchella, Paderno

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Con molta probabilità questo oratorio, originariamente, faceva parte del complesso del monastero-ospizio di San Leonardo dei Nonantolani, appartenente all’Abbazia di Santa Maria Maggiore di Treviso fino al 1668 quando passò in proprietà ai nobili Minelli.

Ad essi si deve l’attuale aspetto del tempietto e il relativo abbellimento con opere pittoriche quali una pregevole pala di Antonio Zanchi raffigurante il Battista, da tempo misteriosamente scomparsa, e il dipinto del soffitto con la Gloria dell’Assunta di Nicolò Bambini (1710).

In seguito all’estinzione della famiglia Minelli agli inizi dell’800, la villa e naturalmente l’Oratorio furono trasmessi con un lascito all’Istituto degli Esposti Santa Maria della Pietà di Venezia che non effettuò alcun intervento conservativo e di restauro.

Quando la villa passò di proprietà dalla Congregazione degli Esposti ai fratelli Benetton (1970), sopra l’altare dove un tempo si trovava la pala dello Zanchi, venne collocato un Crocifisso su tavola dipinta.

In quegli anni venne avviato, in maniera radicale, un restauro conservativo che impegnò in primo luogo l’architetto Tobia Scarpa e artigiani di provata esperienza e competenza come Antonio Crema, i fratelli Carlo ed Enrico Zanatta, Luigi Venzo, Giovanni Cappeller e Guido Bassanello.

Il dipinto del soffitto venne restaurato dal prof. Glauco Benito Tiozzo.

Un tempo in questo Oratorio veniva celebrata la Messa ordinariamente due volte l’anno: nel terzo giorno delle rogazioni e il 24 giugno, festa di San Giovanni Battista.

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