Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

GLI AUGURI DI CAPODANNO

Sino a non molti anni fa era consuetudine scambiarsi gli auguri per il nuovo anno in maniera più intensa dell’epoca attuale, specie tra persone di umili condizioni.

Questa vecchia consuetudine trovava vivo gradimento e veniva tenuta in auge particolarmente dai ragazzi figli di povere famiglie. Nel giorno di Capodanno essi si alzavano di buon’ora e, formando dei gruppetti di due o tre amici, si recavano a visitare le famiglie del paese o per lo meno del colmello, bussando a tutte le porte, porgendo a tutti, anche strada facendo, l’augurio di buon anno, con la lusinga di ricevere la desiderata «mancetta». Questa consisteva in alcune monete che accumulate volta per volta diventavano parecchie.

L’usanza predetta, in verità, creava una atmosfera di compiacimento e di allegria e disponeva l’animo di chi gradiva l’augurio alla generosità ed all’ottimismo.

A giro effettuato, dopo aver visitato molte case, i ragazzi contavano entusiasti i solderelli ricevuti, orgogliosi di consegnarli alla mamma, che li destinava senz’altro all’acquisto di qualche indumento per i figli, bisognosi di tutto in quelle difficili epoche di ristrettezze economiche.

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