Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

I COSCRITTI

Nei tempi passati i giovani coscritti coglievano l’occasione della visita medica militare per consumare assieme in gran festa una allegra cena.

Per pagarla passavano di casa in casa a questuare pannocchie che poi vendevano onde ricavarne del denaro. Ogni coscritto inoltre metteva a disposizione un pollo. Qualche giorno antecedente la festa, addobbavano un carro piatto con rami ricchi di verde, bandierine e striscie tricolori e con scritte inneggianti alla loro classe. Sistemavano delle panche di legno per sedersi e giravano di contrada in contrada. Raggiungevano anche Treviso e qui transitavano per le vie cantando a squarcia- gola le canzoni in voga e quelle ormai pròverbiali dei coscritti. Accompagnava i canti il fisarmonicista. L’euforia era alimentata da capaci fiaschi di buon vino. Da vari anni questa bella tradizione è scomparsa, tanto che di essa ora è rimasto solo un nostalgico ricordo.

La data della coscrizione significava per i giovani l’addio alla vita di ragazzi; al ritorno dal servizio militare avrebbero dovuto affrontare una vita più impegnativa e più seria, che obbligava ognuno ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della famiglia e della società.

Un grande avvilimento per contro coglieva i giovani dichiarati «rivedibili», cioè non idonei al servizio militare. Questi venivano motteggiati e mortificati dai coetanei.

Anche le ragazze canzonavano il mancato coscritto esclamando in tono sarcastico ed allusivo: «Co noi se bon par el re noi se bon gnanca par a regina!». Così il povero rivedibile o scarto, o peggio ancora scartòsso, doveva subire in silenzio l’umiliazione.

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