Ecco la descrizione del Mazzetti: «Villa costruita alla fine del 1500, già Manolesso Ferro, passata poi ai Levi e al Co. Folco-Zambelli, ebbe molti rimaneggiamenti alla fine del 1600 da N.H. Lazzaro Ferro, come si legge sulla lapide che è sotto il bel poggiolo della facciata a mezzogiorno. Sulla facciata a nord, grande stemma con aquila bicipite; è tradizione che vi abbia soggiornato l’Arciduca Ranieri d’Austria, Governatore del Lombardo-Veneto. Da un lato barchessa con torre (colombera). Statue e busti fanno decorazione alle facciate. L’interno ha una certa grandiosità. Uno scalone porta al primo piano: bei terrazzi alla veneziana con stemmi; il soffitto alla sansovina di una stanza al piano terreno ha le travature elegantissime decorate con motivi della fine del 1500. Vi è in questa villa una cosa curiosa: agli angoli del tetto, sulla facciata nord, vi sono due teste marmoree con braccia che reggono gli scarichi dell’acqua piovana come se fossero delle trombe angeliche»^{G. MAZZOTTI, op. cit., p. 657.}.

Ecco il testo dell’iscrizione citata sopra:

Avitas aedes
matris optimae sibi testamento legatas
LAZZARUS FERREUS ALOJSII FILIUS
Com. Doct. Patr. Venetus
posteris exornavit et auxit
materni amoris ad nominis
monumentum
MDCLXXX^{Ecco la traduzione: La casa degli avi lasciatagli in testamento dall’ottima madre LAZZARO FERRO FIGLIO DI LUIGI Conte Dottore Patrizio Veneto per i posteri abbellì ed ampliò a ricordo dell’amore e del nome materno MDCLXXX}

I conti Folco-Zambelli, nobili vicentini, lasciarono la villa in eredità alla figlia Gabriella; indi ne presero possesso i signori Ghiozzi ed infine l’avv. Arturo Sorgalo che attualmente vi dimora.