A Spasso per le Antiche Osterie di Ponzano

Antica Osteria “Da La Olga”

Piazza Chiesa, 1

image Anni ’40. Olga sulla pista della borea vicino all’osteria. Sullo sfondo il campanile della chiesa di Merlengo.
image Anni ’60. Vittorio e Olga davanti all’entrata dell’osteria, lato via Capitello.
image “Da la Olga” oggi.

Si tratta oggi di una singolare rivendita di tabacchi comunemente conosciuta a Ponzano come osteria “da la Olga”. Questo esercizio è antichissimo, infatti è segnalato nella mappa del canale Brentella del 1763. A quell’epoca e per tutto l’800, molto probabilmente, era di proprietà della famiglia Scarparo, nota perché gestiva l’osteria di centro paese. Poi, tra le due guerre mondiali, venne gestita dalla famiglia VisentinVisentin Carlo compare nell’elenco dei liquoristi e rivenditori di vini della Guida di Treviso e Provincia. Biennio 1926-1927. Da questa famiglia discende il noto architetto trevigiano Giorgio Fantin. e quindi dai BaseggioBaseggio Vittorio compare nell’elenco delle trattorie-osterie della Guida Economica della Provincia di Treviso 1957. .

Il piccolo edificio, una vera istituzione e punto di riferimento per il paese, consta di un piano superiore adibito ad abitazione e da un piano leggermente rialzato al quale si accede da due ingressi, uno verso la chiesa di Merlengo che introduce alla tabaccheria vera e propria, l’altro verso via Capitello che introduce al locale dedicato al Lotto, Superenalotto e ad un’infinità di servizi, dalle ricariche telefoniche, ai pagamenti delle tasse delle auto e dei ciclomotori.

image Fine anni ’60. Olga alla fontana che si trovava un tempo sul lato est dell’osteria.

Si tratta di due stanze di 30 mq ciascuna, aperte al pubblico da lunedì a sabato e fin qui niente di strano se, entrando in questi locali, non si respirasse un’atmosfera dal fascino particolare… dove Irene Baseggio, l’attuale proprietaria, ha voluto, con amore e tenacia, conservare di questo luogo tutto ciò che i genitori le hanno lasciato. Infatti per ben 66 anni, dal 1941 al 2007, la signora Olga, mamma di Irene, è stata titolare di questi locali che erano un’osteria con tabacchi gestita da lei e dal marito Vittorio.

Nel 1987, per il lavoro troppo impegnativo, l’attività dell’osteria è stata chiusa e i locali sono stati adibiti esclusivamente ai tabacchi e agli altri servizi.

Tanti i ricordi di quel tempo andato: un’accogliente osteria dove si potevano consumare ottimi stuzzichini, come i folpetti e le uova sode, un rinomato risoto co i figadei e la mitica trippa.

E ancora pranzi di nozze che riempivano quasi tutta la casa, all’esterno il gioco delle bocce, la strada sterrata e i tavoli sotto la pergola dove si poteva consumare senza essere disturbati dal passaggio delle macchine.

Il locale era sempre animato da tanta gente che si trovava “da la Olga” per giocare a carte o al biliardo e per ascoltare alla radio le imprese di Coppi e Bartali!

I pavimenti e gli infissi sono quelli di allora e gli anelli lungo le pareti esterne del piccolo edificio ci ricordano la sosta degli animali vicino al pozzo oggi non più esistente.

Oggi, all’interno, tra mobili antichi, utensili, pentole in rame, quadri e sculture d’autore, si fanno spazio i terminali, la fotocopiatrice, la TV per la SISAL e altri macchinari moderni che mantengono vitale il luogo senza offenderne la memoria.

Come in un salotto, d’inverno, ci si può sedere in tutta tranquillità, davanti alla stufa accesa e giocare al lotto, d’estate, fermarsi a fare quattro ciacoe godendo del fresco tipico delle case antiche, mentre i gatti della proprietaria dormono indisturbati sopra la fotocopiatrice o i mobili del locale.

Nel 2011, proprio per queste particolari caratteristiche, il Gruppo “Milo Burlini” segnalò questa rivendita alla Fondazione Benetton che la inserì tra i luoghi di valore della provincia di Treviso.

image Irene con uno dei suoi amati gatti.
image L’interno oggi.
image L’interno oggi.

Note:

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