Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

EL PANEVIN (il falò)

E’ il falò propiziatorio di buoni raccolti, usanza antichissima, tuttora conservata in tutta la campagna trevigiana. Viene effettuata la sera precedente l’Epifania.

Con le stoppie, le ramaglie, il fogliame secco, gli sterpi, i rovi, tutti i rifiuti dei campi, si forma un’alta colonna sorretta al centro da un palo conficcato nel suolo.

Con l’avvento della notte, giovani ed adulti si radunano attorno a predetta catasta. Uno di essi esegue l’aspersione con l’acqua benedetta, indi appicca il fuoco e tutti girano attorno festosamente, gridando felici, rallegrati dalla vivacità scoppiettante del grande falò.

Tutti osservano come piegano le fiamme perché dal loro orientamento traggono gli auspici per l’anno appena iniziato:

«Col fumo va a matina
tol su el saco e va a farina»

cioè vai ad elemosinare,

«Fumo che va a sera
poenta de pien calièra»

cioè abbondanza di raccolti, oppure:

«Se le favile va a Gardin
tol su el saco e va al molin;
se le favile va al furlan
tol su el saco e va a pan».

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