Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

LA PULITURA DELLA CATENA DEL «FOGHÈR»

Come è noto, sino ad alcune decine di anni fa, tutte le famiglie cuocevano i cibi sul focolare usando la legna come combustibile. Alla catena che scendeva dal camino si appendeva, secondo la necessità, la calièra (paiolo) di rame o di ghisa per fare la polenta o la pentola per cuocere gli erbaggi. Il camino era circondato dalla napa (cappa). Ebbene il fuoco della legna, magari ancora umida, provocava il fumo denso che saliva e sporcava di fuliggine i recipienti, la catena ed il camino.

La vigilia di Natale era giornata di digiuno e di astinenza, rigorosamente rispettata da tutte le famiglie.

Si consumava un solo pasto principale, quello di mezzodì, cosicché il focolare rimaneva inattivo per mezza giornata. Ne approfittavano le massaie per far pulire la catena.

Un ragazzo si legava detta catena al dorso in modo che correndo essa strisciasse sul piano stradale (le strade non erano asfaltate in quelle epoche). Dopo parecchi chilometri di percorso la catena risultava lucida ed allora il ragazzo tornava, sudato ed ansante, ma soddisfatto dell’operazione compiuta. Qualche ragazzo riusciva a lucidarne due o tre contemporaneamente e a guadagnarsi così la mancetta, cioè dieci o venti centesimi per ognuna. Ci voleva poco a quei tempi per rendere felici i ragazziIn parecchi paesi però l’usanza della pulitura della catena del focolare aveva luogo nella giornata del Venerdì Santo.  In tale circostanza   si provvedeva   anche   a lucidare tutti i rami e gli ottoni che abbellivano l’ambiente   e   ad eseguire una pulizia generale della casa..


Note:

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