Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

VILLA SERENA (già PARAVIA)
Via Cicogna - Paderno

E’ una semplice villa costruita nei primi decenni del 1700 dalla nobile famiglia veneziana RubbiI Rubbi, divenuti conti nel 1716, furono confermati nobili con Sovrana Risoluzione del 12 luglio 1817 in cui l’imperatore d’Austria ribadì il titolo di conte ad Agostino Giovanni, commendatore dei Ss. Maurizio e Lazzaro, del fu conte Rinaldo e della contessa Paolina Rubbi,  nato il 25 giugno 1748; cfr. F. Schròder, «Repertorio genealogico», ecc., voi. I, pp. 208-209. «Ha avuto in parte moderne trasformazioni. Il bellissimo oratorio, di elegante forma ovale con peristilio a tre colonne e tre statue sopra frontone ricurvo, fu costruito nel 1731; nell’ambulacro dell’oratorio stesso esiste un bel busto su basamento di Paola Rubbi, veneziana, moglie di Giovanni Rinaldo Carli, conte di Capodistria»Giovanni Rinaldo Carli (Capodistria 1720 Milano 1795) celebre letterato illuminista istriano, sposò nel 1747 la contessina Paola Rubbi nata a Venezia nel 1723 e morta a Paderno il 12 agosto 1749 di etisìa, male del quale sono pure deceduti i di lei familiari in breve volgere di tempo. Il conte Carli ereditò i beni. Paola Rubbi venne assistita durante la malattia dal famoso medico padovano, naturalista e viaggiatore, Vitaliano Donati (1717-1762).

La barchessa del ‘700 a grandi ed eleganti arcate è stata adibita per parecchi anni ad uso industrialeTra il 1920 ed il 1967 fu attivato nella barchessa un mulino a palmenti gestito da Lorenzo Serena. Gli archi sono stati chiusi sovrapponendo ad essi una tettoia successivamente eliminata. Nella parte posteriore della villa, due piccoli fabbricati a un solo piano, separati da un cancello, chiudono il giardino. Pare che fossero uniti da una loggia o da un muro con statue: uno di essi serviva da cucina e da dispensa; l’altro da sala da pranzo, stupendo ambiente di rara eleganza. Fra due finestre vi è ancora un bellissimo camino di marmo rosso di Verona.

Non è noto chi siano stati i proprietari della villa dopo la scomparsa dei Carli-Rubbi. Risulta che nel 1846 la acquistò il prof. Pier Alessandro ParaviaV.  capitolo:  «Persone da ricordare»  tra le quali viene ricordato il prof. Paravia. Circa l’affezione del predetto docente alla sua dimora di campagna, così egli si esprimeva in una lettera del 30-10-1845: «... il mio cuore è a Paderno, poiché lo considero come il porto della mia vita». (G. B. CERVELLINI, «II dramma Veneto» nelle lettere inedite di P.A. Paravia, Venezia, Prem. Officine Grafi- che Carlo Ferrari, 1942, Anno XX E. F.).. Seguirono poi i nob. Boldù di VeneziaBoldù:  sin dall’810 vennero in Conegliano ad abi- tare in Venezia (G. BETTINELLI, op. cit., p. 8). Fecero erigere la Chiesa di San Vidal, da quanto dicono le cronache, mentre altri dicono la Chiesa di San Samuele Profeta. Molti perso- naggi di   detto casato fecero parte   del Gran   Consiglio   di Venezia., indi gli istriani Pusinich che per motivi non noti lasciarono deperire il complesso. Nel 1916 il medesimo venne acquistato da Lorenzo Serena i cui figli tuttora vi abitano.

Durante la guerra 1915-1918 la villa ospitò un comando militare italiano e truppe inglesi che causarono gravi danneggiamenti a tutti i vani interni; furono asportate pure stampe antiche di grande pregio

Parte degli stucchi preziosi andarono distrutti.

Dei due piccoli fabbricati citati dal Mazzetti, quello che serviva da sala da pranzo è stato purtroppo assai danneggiato in quanto utilizzato come cucina per la truppa inglese.

Tutto il complesso meriterebbe una profonda opera di restauro, specie la barchessa e i due fabbricati posti a tergo del palazzo principale.

Dell’oratorio parliamo nel capitolo «Gli Oratori».

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Villa Serena (ex Paravia) a Paderno

 


Note:

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