Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

POSTA, TELEGRAFO E TELEFONO

I servizi postale e telegrafico si sono sviluppati nel nostro Comune con estrema lentezza.

Per quanto riguarda il periodo del dominio napoleonico nulla è stato possibile rilevare in questo settore, per l'assoluta mancanza di documenti nell'Archivio Municipale. Le prime note in proposito risalgono agli anni del dominio austriaco, allorché 1T.R. Consigliere Aulico Supremo Amministratore delle Poste, De Offenfeld, emanò disposizioni circa la organizzazione e la disciplina del servizio postale nel Regno Lombardo-Veneto. Tuttavia non risulta che durante predetto governo esistesse nel nostro Comune un ufficio postale.

Da un documento del "1841 si apprende che il cursore comunale svolgeva anche il servizio di procaccia e di portalettere. Egli compiva una gita al giorno a Treviso, servendosi di un calesse, per portare la corrispondenza in partenza ed a ritirare quella in arrivo presso l'Ufficiò Centrale delle Poste, situato in quei tempi prima in via Paris Bordone, poi in via Carlo Albertoj ove attualmente ha sede l'Ufficio Tecnico 4Erariale. Detto cursore provvedeva quindi al recapito della corrispondenza nelle tre frazioni. Tale servizio presentava tuttavia varie difficoltà, prime fra tutte la vastità del territorio (oltre duemila ettari) e la distanza da cornicilo a colmello nelle zone lontane dal centro,'in piena campagna.

E' da notare che il portalettere effettuava il servizio sempre con il mezzo sopraccitato, anche con condizioni di tempo avverse.

Per molti decenni il Comune ebbe un solo postino e questi riusciva a servire a malapena le zone vicine al centro o poco discoste, avendo cura però di non trascurare le famiglie notabili. Con evidente difficoltà provvedeva per gli altri destinatari lontani; per costoro affidava la corrispondenza ordinaria a persone conosciute e vicinanti o ad esercizi pubblici, i quali a loro volta avevano modo di consegnarla o farla consegnare. Il portalettere si presentava inoltre nei giorni festivi sul sagrato delle chiese parrocchiali e, dopo la messa od il vespro, attendeva all'uscita le persone interessate; così riusciva a sbarazzarsi della restante corrispondenza.

Questa maniera piuttosto sbrigativa e lacunosa con cui veniva espletato il servizio di recapito dava talvolta adito a lagnanze. D'altro canto, data la enorme lunghezza del percorso, solo così il portalettere poteva praticamente svolgere il suo compito.

Non è stato possibile conoscere quando il cursore comunale sia stato sostituito dal postino rurale. Solo da una lettera del 21 luglio 1891, indirizzata dal sindaco Celeste Gobbato al Conte Ernesto di Broglio di Resana, deputato al Parlamento, si rileva che il servizio di recapito della corrispondenza veniva svolto da un postino rurale, il quale eseguiva anche il servizio di procacciato.

Nel 1895 fu iniziata una lunga pratica intesa ad ottenere l'apertura di una Collettoria Postale di prima classe in Paderno di Ponzano, tanto necessaria e desiderata dalle famiglie più in vista, dai negozianti, dagli esercizi pubblici, dal Municipio e dalla popolazione. Si ricorda che in quell'anno gli abitanti ascendevano a 2.820 su un percorso di oltre trenta chilometri.

Per interessamento di un altro parlamentare, l'on. co. Gian Giacomo Felissent di Santa Maria del Rovere, il Ministero delle Poste e dei Telegrafi, nella primavera del 1908, dispose l'apertura della Collettoria Postale, mentre il 16 luglio dello stesso anno veniva attivato pure il servizio telefonico presso la medesima. Il 5 novembre successivo fu migliorato il servizio di procacciato istituendo due corse al giorno, sempre con veicolo a trazione animale (cavallo od asino).

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Ufficio P.T. di Ponzano V. nella frazione di Paderno



Con il progredire dei mezzi di trasporto, con l'avvento cioè della motorizzazione e della istituzione dei servizi di autocorriere, è stato possibile migliorare il servizio di procacciato, affidandolo al personale dei mezzi di linea.

Il primo maggio 1910 la Collettoria divenne Ufficio Postale di Prima Classe, con sede provvisoria in una stanza presso l'ex sede Municipale di via Pioppe in Paderno. Nel 1916 l'ufficio fu trasferito in un locale dell'abitazione del titolare Giovanni Battista Cocchetto (angolo di via Pioppe); successivamente fu collocato nello stabile di Giovanni Piccolo ed infine nel condominio Torresan, ubicazione attuale, ove ha sede anche la Filiale della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna.

Presso l'Ufficio Postale di Ponzano fu attivato il servizio telegrafico solo il 6 ottobre 1931 osservando anche l'apertura antimeridiana festiva onde espletare lo scambio di telegrammi con il Telegrafo Principale di Treviso. L'installazione dell'apparato Morse avvenne per opera dei tecnici del Circolo delle Costruzioni Telegrafiche e Telefoniche di Venezia.

In precedenza per inoltrare eventuali telegrammi gli abitanti dovevano recarsi a Treviso o presso qualche altro ufficio telegrafico, mentre i telegrammi in arrivo giungevano tramite un fattorino del predetto Ufficio Telegrafico Principale di Treviso, il quale effettuava il percorso in bicicletta e con qualsiasi tempo, di giorno e di notte. Un fanale ad olio od a carburo di calcio posto sullo sterzo del velocipede illuminava il percorso nelle ore buie. Da non dimenticare inoltre la situazione delle strade di quei tempi, talora ghiaiose e piene di fango.

Il telegrafo Morse ebbe fine presso l'Ufficio P.T. di Ponzano nel 1960 in quanto sostituito efficacemente dal servizio fonotelegrafico.

Il 31 luglio 1947 cessò il servizio telegrafico festivo presso l'Ufficio predetto per essere affidato invece al posto telefonico pubblico presso l'osteria del sig. Ettore Pretotto, sempre in via Pioppe, rispettando precise modalità di servizio disposte dal Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. Ma questo servizio ebbe termine in data 30 ottobre 1979 per rinuncia del titolare dell'esercizio. D'altro canto la enorme diffusione della rete telefonica ha praticamente sostituito lo scambio delle notizie tramite il telegrafo.

Da qualche anno sta prendendo piede il servizio telegrafico «Telex», sulla cui rete speciale, realizzata su circuiti telefonici, sono collegate varie ed importanti ditte del nostro territorio. Questo modernissimo sistema di corrispondenza telegrafica consente agli utenti di comunicare tra loro direttamente. Tale servizio è possibile tanto in territorio nazionale che con nazioni estere. L'indispensabile controllo è effettuato dalla Centrale «TELEX» di Mestre

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Pure il servizio telefonico ebbe nel nostro territorio un inizio piuttosto faticoso ed uno sviluppo assai lento. Si cominciò a trattare tale argomento nella seduta della Giunta Municipale del lontano 19 marzo 1897 durante la quale il Consigliere Giacinto Moro propose di affidare l'espletamento del servizio all'Ufficio Postale che prese pertanto la denominazione di «Posta Pubblica Telefonica».

La pratica fu iniziata nel 1904 con la ditta concessionaria «Anonima Cooperativa Telefonica» di Treviso in seguito all'autorevole interessamento del prof. G.B. Cicogna. Allo scopo venne scelto il modesto locale del Municipio in cui aveva sede l'Ufficio Postale con l'acccttazione dell'alierà titolare G.B. Cocchetto.

L'attività, feriale e festiva, cominciò il 16 luglio 1908, come già riferito parlando della Posta e del Telegrafo.

Alla predetta società concessionaria telefonica subentrò la Ditta ing. Danioni e C. di Treviso.

Molto probabilmente, e per cause ignote, il collegamento aereo costruito con pali in legno doveva aver subito dei danneggiamenti giacché il 28 novembre 1923 si parlò di ripristinare il servizio interrotto. Venne stipulata una convenzione con la nuova ditta concessionaria «A. Calandri e C.» il 21 settembre 1924, onde realizzare un nuovo collegamento che prevedeva l'inserimento di altri circuiti richiesti da esercenti e da persone notabili del Comune.

Il numero degli utenti crebbe negli anni post-bellici ed esplose nel 1960-1965.

Anche qui è doveroso rammentare l'ampia collaborazione offerta dall'Amministrazione Comunale che concesse in un primo tempo all'Azienda Telefonica un locale di sua proprietà per la installazione d'una centrale telefonica provvisoria e successivamente favorendo il reperimento del terreno ove venne realizzata dalla S.I.P. una moderna centrale.

Il numero degli abbonati del Comune assomma oggidì a circa 1.800.

Uffici pubblici, industrie, imprese artigiane e famiglie private utilizzano attualmente questo importante servizio resosi ormai insostituibile ed indispensabile per il continuo progresso della vita civile.

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