Era un fuoco fatuo che si presentava sotto l’aspetto di una fiammella vagante di poca durata. Era visibile di notte”. Nel passato non erano note né l’origine né la natura del fenomeno. I vecchi ritenevano tali fiammelle anime dei trapassati.

L’anziano Marco Biasetto ha raccontato allo scrivente che coloro che abitavano lontani dalla chiesa parrocchiale di Ponzano evitavano di partecipare alle funzioni serali per paura di imbattersi nella lumièra. Ciò avveniva anche durante il parrocato di don Callegarin. Bisogna ricordare che a quell’epoca le strade erano completamente buie, il che metteva in evidenza la luce della debole fiammella.

E’ risaputo che tale fenomeno è dovuto alla decomposizione di sostanze organiche contenute nelle ossa dei morti le quali producono idrogeno fosforato che s’incendia a contatto dell’aria. Allorché le leggi sanitarie mortuarie stabilirono che la sepoltura avvenisse a maggior profondità nel terreno, il fenomeno cessò