Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

LA SPIGOLATURA

Le famiglie più povere attendevano con impazienza la fine della mietitura per recarsi a spigolare.

Quasi sempre gli spigolatori aiutavano i contadini a portar fàje per formare i mejóni (covoni) e solo dopo il passaggio del resteón (rastrello meccanico grande) erano autorizzati a raccogliere le spighe rimaste disperse nel campo.

Le spighe raccolte venivano legate in piccoli mannelli detti spigoloni e quindi portate a casa con palese soddisfazione, messe al sole ad essiccare e poi battute in un angolo dell’abitazione.

Talune famiglie bene impegnate nella spigolatura riuscivano ad accumulare una notevole quantità di grano, raggiungendo talvolta perfino i due quintali!

Si rammentano le infaticabili donne friulane e bellunesi che giungevano a piedi trainando un pesante carretto a due ruote. Dopo averlo lasciato in custodia presso una famiglia di agricoltori, proseguivano il-cammino verso Padova ove si recavano per venerare Sant’Antonio. Al ritorno si trattenevano per vari giorni nelle nostre zone: qui aiutavano i contadini nella fase conclusiva della mietitura, ottenendo così il permesso di raccogliere le spighe che poi-trebbiavano, portando infine a casa il grano pulito.

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