Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

I CAPITELLI

Sono piccole costruzioni in muratura, semplici, senza pretese artistiche, che gli abitanti erigevano come ringraziamento per una grazia ricevuta o per devozione.

Nella nostra provincia, nel passato, esistevano in numero cospicuo ed alcuni esistono ancora, dedicati principalmente alla Madonna, a Sant'Antonio di Padova, a Gesù Crocifisso o a santi molto conosciuti.

Chi non poteva permettersi l'erezione di un capitello, poneva un'immagine sacra su di un albero, al crocicchio delle strade, o faceva dipingere una effigie venerata su una parete della propria casa.

Taluni capitelli venivano costruiti in forma massiccia, altri erano sistemati in una nicchia; nell'interno si trovavano generalmente due candele ed un lumino perennemente acceso con dei fiori freschi, innanzi ad una piccola statua o all'effige d'un santo dipinto sulla parete di fondo, nonché la cassetta per le elemosine.

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MCapitello di sant'Antonio (Paderno)





Pie famiglie provvedevano alla custodia ed alla cura di dette costruzioni.

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Capitello Sbeghen in via Morganella ovest (Paderno)

E' da ritenere che l'origine di tali capitelli sia molto antica, contemporanea alla diffusione della religione cristiano-cattolica.

Nel Comune ne esistevano quattro, di cui uno in Ponzano, al crocevia di via Santandrà con via Caotorta, dedicato a San Francesco di Paola, un altro a Merlengo, all'incrocio di via Colombera con via Chiesa di Merlengo, via Capitello e via Mure; altri due in Paderno, di cui uno all'inizio del tratto di via Morganella, lato Castagnole, e l'altro nel bivio di via Carnaio e via Po vegliano, dedicato a S. Antonio di Padova.

I primi due sono stati demoliti in occasione della rettifica della rete stradale comunale e dell'asfaltatura, in quanto ritenuti di ostacolo al traffico, né più sono stati ricostruiti.

II capitello di via Morganella venne rimosso dal luogo d'origine e ricostruito dai proprietari, signori Sbeghen, nel 1959 a poca distanza dal punto precedente, abbellito da un affresco rappresentante il Crocifisso, opera del prof. Gino Borsate.

Ogni capitello era tappa devozionale nelle Rogazioni annuali e nelle altre processioni effettuate per elevare le invocazioni comunitarie al ciclo onde ottenere la cessazione di qualche pubblica calamità.

All'argomento dei capitelli si unisce quello della Croce esistente nella frazione di Paderno, sulla via omonima.

Da tempo immemorabile esisteva una croce in legno di notevoli proporzioni, sulla settima strada laterale destra di via Roma a via Postumia, denominata appunto via Croce.

Detta croce, oggetto di grande venerazione da parte degli abitanti del colmello, deterioratasi per l'usura del tempo, nel 1977 venne sostituita da un'altra in ferro battuto, di bella fattura, offerta dai predetti colmellisti.


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Croce in ferro battuto in località «Croce» a Paderno

L'opera è dovuta all'artista del luogo Dino Giacomel coadiuvato da Sante Giacomel. Anche dinanzi a questa Croce le processioni, nei tempi passati, facevano sosta per la rituale benedizione del territorio circostante.

Il quarto capitello, in Paderno, fu costruito sul bivio per Povegliano e Carnaio, a cinquanta metri circa dalla Postumia dove esisteva un antico albero di Spini del Signor e vi era affissa un'immagine di Sant'Antonio di Padova.

La signora Giuseppina Pretotto, nata Bonesso, a seguito di varie grazie ricevute per l'intercessione di Sant'Antonio, sciolse un voto facendo costruire a proprie spese un bel capitello in sostituzione dell'immagine, nel centro del crocicchio stesso. Costruttore fu un abile muratore di Paderno, Giuseppe Pretotto.

Nell'occasione dei lavori per la sistemazione della strada provinciale, anno 1974, detto capitello venne demolito all'insaputa della proprietaria dall'impresa addetta ai lavori. La proprietaria intervenne, ma, con sua spiacevole sorpresa, la demolizione era ormai pressoché terminata.

Sorse allora un'amara controversia con il parroco don Remigio Tessarolo che, arbitrariamente, aveva dato il nulla osta alla demolizione ignorando il buon diritto della proprietaria.

La signora Pretotto, assai addolorata per tale increscioso incidente, d'intesa con le famiglie vicine, pur queste assai devote a Sant'Antonio, fece erigere un nuovo capitello nelle adiacenze, discosto dalla strada maestra, del tutto simile al precedente, offrendo inoltre la statua che lo abbellisce.

Ogni anno, il 13 giugno, ricorrenza di Sant'Antonio, ed in altre occasioni, vi viene celebrata la Messa dal parroco di Paderno.

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