Ponzano Paderno Merlengo - ieri e oggi

L’ORATORIO DELLA BARRUCCHELLA
Paderno

E' posto sulla via Schiavonesca che da Santandrà, attraversando il Comune di Ponzano, raggiunge Postioma.

Sembra che il nome della località in cui sorge, «Barrucchella», sia quello d'una vecchia famiglia ormai estinta.

La località civilmente è compresa nel territorio di Paderno, mentre ecclesiasticamente è suddivisa in due parti, di cui una sotto Paderno e l'altra sotto Ponzano.

Il disagio della comunità della borgata per coprire la distanza dal proprio centro alla chiesa parrocchiale di Paderno è stato il motivo per cui venne eretto il detto oratorio.

La costruzione fu realizzata nel 1914 su un terreno donato da Girolamo Zago, discendente d'una vecchia famiglia della Barrucchella.

Diresse i lavori un bravo muratore di Paderno, Giuseppe Pretotto. I colmellisti collaborarono nella erezione e contribuirono alle spese. Allo scopo vennero utilizzati in buona parte i materiali provenienti dal demolito oratorio Caotorta del quale abbiamo parlato in precedenza.

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Oratorio della Barrucchella

La chiesetta venne aperta al culto e benedetta il 10 giugno 1915.

I citati colmellisti intesero onorare: San Girolamo Emiliani o Miani, patrono del donatore del terrenoSan Girolamo Emiliani o Miani (1486-1577), veneziano di nascita e patrizio Veneto, noto dapprima come uomo d'arme, poi come santo. Durante la difesa del castello di Quero (Belluno), di cui era castellano, fu fatto prigioniero dagli imperiali della Lega di Cambrai e rinchiuso nei sotterranei della torre maggiore del castello predetto (28-5-1511). Fuggì miracolosamente grazie ad un voto rivolto alla Madonna Granda di Treviso e si convertì abbandonando una giovinezza trascorsa lontano dalla vita cristiana. Si fece sacerdote e fondò a Somasca (Bergamo) la Compagnia dei Servi Poveri, detti poi Somaschi. Promosse l'istruzione gratuita per i poveri, e gli abbandonati anticipando di quattro secoli i moderni criteri pedagogici. Sperimentò il «mètodo dialogato» abbinando all'istruzione l'apprendistato di vari mestieri. E' protettore degli orfani e della gioventù abbandonata., il beato Enrico da Bolzano, del quale il 10 marzo del 1915 ricorreva il sesto centenario della morte ed al quale era molto devoto Pallora ottimo parroco di Paderno don Giuseppe GeronBeato Enrico da Bolzano, chiamato volgarmente Beato Èrico, protettore dei mendicanti, è nato a Bolzano avanti la metà del sec. XIII ed è morto a Treviso il 10 giugno 1315. Fu beatificato il 18 luglio 1750 da Papa Benedetto XIV. e la Natività di Maria, per espresso desiderio degli abitantiLa festa della Natività di Maria fu ordinata da Sergio I nel 688 per ottenere, come ottenne, con l'intercessione di Maria, di essere liberato dalle inique vessazioni dell'Imperatore Giustiniano II e la riconciliazione della Chiesa Romana con il Patriarcato di Aquileja..

In questo oratorio, nel corso dell'annata, hanno luogo da parte del parroco di Paderno diverse celebrazioni della S. Messa ed in particolare il 10 giugno per onorare il Beato Enrico, il 20 luglio San Girolamo Miani, l'8 settembre la Natività di Maria nonchè in varie altre occasioni a richiesta degli abitanti della borgata.

L'8 di ottobre è giorno di grande sagra per la borgata della Barrucchella, con la partecipazione della fanfara e l'esibizione dei fuochi artificiali.

Presso questo oratorio la Madonna ebbe sempre tanta venerazione che si intensificò verso il 1950 in seguito ad un voto fatto dalla popolazione per invocare la cessazione della grandine che da una decina d'anni distruggeva i raccolti. Sembra che da quell'anno la calamità sia stata molto ridotta.

Note:

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