Ecco la descrizione di G. Mazzetti^{G. MAZZOTTI, op. cit., (2a ediz., 1953, p. 658).}: «Avanzi di una casa di campagna del XVI secolo. Sono interessanti due parti di facciate dipinte, a mezzogiorno e a ponente. Il fabbricato a due piani subì una amputazione nella parte superiore a metà circa delle finestre, che sono attualmente anche spostate. Al piano terreno esisteva un portico a due arcate, ora murate. La decorazione sulla facciata di ponente è a semplici rettangoli a finto m’armo rosso, giallo e verde.

Quella di mezzogiorno è uguale dalle arcate alla linea dei davanzali. Una finestra originale è inquadrata da candelabrine. Fra una finestra e l’altra, tre scomparti con ghirlande verdi su fondo rosso-bruno o giallo. Nella prima, a destra, uno scudo a targa con arme tripartita di verde, rosso e bianco. Presso il centro della parete esiste un emblema di San Bernardino e a sinistra un trofeo non decifrabile. All’interno, travature a vista. La casa è abitata da circa due secoli dalla stessa famiglia di coloni che assunse il soprannome di “Palazzon”. In cattive condizioni».

Dal 1952, anno in cui il Mazzetti descrisse la costruzione, ad oggi, la situazione di tale edificio è peggiorata; anche le decorazioni sopra descritte hanno risentito dell’usura del tempo.

Nel terreno adiacente al «Palazzon», durante le operazioni di normale aratura, è stata rilevata l’esistenza di fondamenta"di considerevole spessore, il che fa pensare che per certo qui sia esistita una costruzione di più antica data, poi demolita in epoca imprecisabile.