Depliant Borgo Ruga
CONTRADA BORGO RUGA
VALORIZZAZIONE CULTURALE E SOCIO-ECONOMICA DELLA CONTRADA BORGO RUGA
BORGO RUGA di Paderno di Ponzano Veneto_ Un borgo molto antico, che sorge a Ovest del Centro di Paderno, e lungo Via Pioppe (oggi Via G. B. Cicogna), strada comunale che congiunge Paderno con Merlengo. La sua caratteristica principale e’ quella di essersi formato in capo a Via Ruga, la quale scendendo dalla consolare Postumia romana, costituiva una direttrice di penetrazione dal Nord per i due villaggi di Paderno e Merlengo.
Verosimilmente in epoca romana, all’interno della centuriazione e certamente nel Medioevo, poiche’ gia’ le tavole dei primi catasti censuari veneziani ne portano il segno, facendola risaltare come naturale connessione con la Cal di Giavera, percorso preromano il piu’ breve e diretto verso il cuore del Bosco Montello.
Il Borgo Ruga si presenta in mappa come una struttura chiusa abitata, con due aperture principali sulla cortina di case nel lato Nord, tra le quali spiccano un sottoportico, unico nel suo genere (sormontato da una stanza e introdotto da due larghi pilastri di cotto di cui uno abbellito da capitello con edicoletta sacra dedicata alla Vergine nera di Loreto), e una torre massiccia, che incuteva un certo timore a chi si approssimava. Dentro il borgo crebbero diverse tipologie edilizie in varie epoche e per diversi usi e categorie di persone. Un edificio si distingue tra gli altri e tuttora rimane miracolosamente in piedi anche se abbandonato e addossato a un altro di architettura piu’ disadorna. E’ chiamato il “palazin”.
Il Borgo Ruga, nel Quattrocento conteneva sicuramente almeno una casa signorile di cui parleremo piu’ avanti - nella sua parte meridionale, tuttora ben conservata anche se poco riconoscibile come antica, se non da un frammento lapideo (forse lo stemma con l’arma di famiglia) per ora illeggibile in centro al sottotetto facciata Nord, e inoltre e’ sempre da ascriversi al XV/XVI sec. una ipotetica casermetta di militi all’imbocco del portico con tracce di affresco color rosso veneziano con motti indecifrati, putti, decori e finta vetrata rinascimentale, venute di recente allo scoperto.
Fin dalla fine del Settecento fu il quartiere riservato agli artigiani della Comune. Aveva botteghe affacciate alla strada e nel suo interno abitazioni in muratura per ogni specie di arte manuale, fino ai primi nuclei di operai della societa’ moderna novecentesca che si recavano in citta’ a piedi, ancora notte fonda, con in mano il gavettino del povero “disnar”. Ha una lunga grande storia questo borgo, sia per le famiglie che lo abitarono e lo mantennero vivo, sia per l’evoluzione sociale del nostro Comune.
Voglio qui ricordare in primis il notaio Giacomo de Ruga di fu Lazzaro da Paderno, che quasi sicuramente (per averne assunto l’odonimo) vi dimoro’ in pieno Quattrocento, nella descritta palazzina di architettura regolare con finestra centrale centinata, posta in fondo al vialetto principale in faccia al sottoportico. Non del tutto ancora e’ da abbandonare l’ipotesi che il notaio abitasse nella villetta confinante col borgo a sera, nel Seicento possesso dello Zanchi e nel Settecento trasformata dal conte Agostino Rubbi, commerciante e produttore di manufatti in lana, in raffinata villa di campagna, culla dei sogni della figlia Paolina “donna di vero spirito” e del conte letterato Gianrinaldo Carli, suo sposo perdutamente di lei innamorato (leggi l’amorosa vicenda nel romanzo storico di Fulvio Tomizza “L’ereditiera veneziana”). La villa, dalle stupende travi decorate alla sansovina e con tinellone a stucchi pregevoli ed elegantissimo oratorio dello Sposalizio a peristilio ricurvo, subi’ vari passaggi: Paravia, Boldi’, Pusinich-Treu, Serena, Pivato e ora Comune. Oppure l’altra congettura, che il notaio avesse dimora nella “Mansioneria Giacomelli” (attuale abitazione del nonagenario Ferruccio Conte-Badesso, decano dei ‘rugotti’) edificio di una certa qualita’ architettonica con porta arcuata, mascherone e camino elegante, posto lungo la Via Ruga, arrivato in possesso nella seconda meta’ dell’Ottocento della potente famiglia dei Giacomelli, possidenti terrieri venuti da Feltre in Treviso, dove ebbero Palazzi, fonderia e cariche cittadine, e nel Trevigiano come a Maser (villa Barbaro del Palladio) e a Paderno nostra, dove divennero proprietari di villa contessa Lombardo-Vecchia in Via Roma (io abito in una sua adiacenza) e di molte terre e belle case rosse coloniche. Palazzo che pervenne poi alla Curia Vescovile e i suoi benefici furono goduti da sacerdoti (don De Lucchi per ultimo) de curia.
Il quesito resta aperto: il notaio dove aveva eletto domicilio per se’ e famiglia ” In borgo, in villa o lungostrada”.
Ecco solo alcuni ceppi che dettero origine a famiglie rugotte: Povegliano, Benedetti, Massolin, Conte, Bianchin, Pretotto, Piovesan, Giacomel, Pivato, Baseggio, Bettini, Genovese, Rotino, D’Ambrosi, Mondin, Sanson, Fornari, Pilla, Paronetto, Cittadin, Zanatta ecc. con le loro varianti genealogiche distinte dalle mende. Nell’animo del rugotto c’e’ un sentimento segreto di identita’ e di appartenenza piu’ vicino alla civilta’ dei civici valori, che ispirato a passeggere nostalgie, ancorato com’e’ ai solidi principi cristiani e laici di liberta’, autonomia e solidarieta’ umana.
Per far rivivere questi valori ci voleva il Palio di Paderno iniziato nel 1990 chi ha creato la nascita e l’imporsi della Contrada del Borgo Ruga, protagonista e straordinaria creatrice di eventi memoriali e folcloristici attinenti al bagaglio storico ed etnografico del singolare popolo in Borgo e in via Ruga ebbe radici e linfa vitale. I confini territoriali del complesso Via Ruga sono stati superati e concordemente ampliati dai saggi contradaioli, con l’istituzione del Palio. La Contrada del Borgo Ruga, costituita in Associazione “Comitato Borgo Ruga” il 29 febbraio 2000, organizza 4 significativi eventi: la Sagretta dello Sposalizio della Vergine Maria, in febbraio, commemorazione liturgica tipicamente veneziana che ricorda lo sposalizio del doge col mare; la sagretta di S. Gaetano della limitrofa villa comunale Cicogna il 7 agosto, la Festa di Contrada il primo sabato di settembre, in concomitanza con l’inizio delle attivita’ del Palio e, come ultima iniziativa, il Borgo Ruga organizza a Ferragosto, in collaborazione col Gruppo Folcloristico di Treviso e il Comune di Ponzano Veneto, il Festival Internazionale del Folclore nella Piazza di Paderno, antistante la Chiesa.
2007 - Pierduilio Pizzolon