A Spasso per le Antiche Osterie di Ponzano

Bar – Gelateria – Pizzeria “Al Municipio”

Via Cicogna, 63

image Anni ’60 Bar “al Municipio”.
image Fine anni ’60. Da sinistra Luigi Povegliano Gigi barbier Capossoi, Nevio Zanatta e Giancarla Tonetto.

Questo esercizio fu aperto da Felicita Rasa e Livio Zanatta nell’agosto del 1964 in concomitanza con la tradizionale Sagra del Riso di Merlengo.

Nel 1963, di ritorno dalla Germania, dove lavoravano a Karlsruhe nella gelateria della famiglia Mazzucco, Felicita e Livio decidono di avviare un’attività in proprio. Acquistato un terreno a Paderno di fronte all’attuale sede municipale, avviano i lavori di costruzione dell’edificio che diventerà abitazione e bar-gelateria.

I gelati venivano preparati con prodotti naturali e freschi di giornata, infatti le uova provenivano dai contadini del territorio, il latte dalla vicina latteria Cooperativa, la frutta, come le banane, le pesche e i limoni, era acquistata dalle “menine” (Ernesta, Amalia e Antonietta Benedetti del Borgo Ruga) e le fragole direttamente dal produttore Achille Pivato che abitava anche lui nei pressi.

image Anni ’60 Bar “al Municipio”.

La pasta nocciola, la pasta pistacchio, in vasi di latta da 5 Kg, la frutta candita e i coni venivano acquistati dall’Industria dolciaria De Nardo. Vittorio De Nardo faceva visita spesso alla gelateria e dava anche qualche consiglio, perché ci teneva che i suoi prodotti dessero una buona riuscita. Nel ’64 il cono con una pallina costava 15 £ e 30 £ con una pallina più grande. La clientela, che veniva a prendere il gelato con contenitori portati da casa, era sia del posto che dei paesi vicini. Il gelato che veniva invece servito ai tavoli era in coppa con panna ed amarena o con curaçao di Brotto. La stagione della produzione dei gelati durava da metà aprile fino al 30 ottobre.

Oltre alla gelateria vi era anche il bar che cominciò a servire alcolici e superalcolici soltanto dopo il 1975 e dove si potevano gustare delle ottime paste della pasticceria Vendramini di Paese che forniva il bar con circa 300 paste alla domenica e un centinaio nei giorni feriali. La clientela era costituita da dipendenti comunali, da gente del posto che si recava al vicino emporio delle sementi.

La famiglia Zanatta, assieme ad alcuni clienti abituali, dal 1965 creò inoltre la sagretta di S. Gaetano, che si svolgeva le due domeniche a cavallo del 7 agosto. Le giostre si posizionavano nel terreno di fronte alla barchessa di villa Serena, dove oggi si trova la banca, inoltre si organizzavano diversi gioghi tra i quali il “Palo della Cuccagna” alto 9 metri, le pignate (piteri), la gara della pastasciutta e quella della moneta unta di grasso di maiale.

Già dal 1964 il bar possedeva la televisione, ma il vero salto di qualità il locale lo fece nel 1971 quando aprì la sala giochi per la gioia dei giovani che potevano contare su due biliardi, due calcetti, un “Tan Tan”, due flipper e un Juke-box.

Era questo un luogo di divertimento, di socializzazione e di evasione che teneva aperto dalle 7 del mattino fino all’una di notte.

Dal 30 novembre 1979 il locale, modificò la classificazione dell’esercizio esistente in “Bar pizzeria e cibi cotti”, così di sabato e di domenica, si trasformava in pizzeria con Bruno di Caprio come pizzaiolo. Nel 1985 il locale di via Cicogna fu dato in gestione, mentre Livio, Felicita e Nevio Zanatta si trasferirono sulla Postumia dove continuarono la loro attività. Morti i genitori, il figlio Nevio continua ancora la tradizione di oste.

image Primavera 1967. Nevio con mamma, parenti e amici davanti al bar “al Municipio”.
image 1971. Da sinistra Ferruccio Zanatta Uceto Pance, Livio e Giulio Conte nel cortile davanti al bar.