Si trovava in via Pioppe (ex casa Zanchetta). Di proprietà Cocchetto, nei primi del ’900, si chiamava Osteria “dalla Romagnola”, perché gestita da Carolina Giusti^{Carolina Giusti è citata nella Guida di Treviso e Provincia. Biennio 1926-1927 tra i rivenditori di vini.} , moglie di Giobatta Cocchetto e suocera di Checchi Zanchetta ^{Francesco Zanchetta nella Guida Economica della Provincia di Treviso 1957 compare tra gli artigiani in genere e i commercianti ambulanti.}  (venditore di cappelli), che era romagnola o romana di provenienza.

Negli anni ’30 fu gestita da Noemi Piovesan Noebe Tirondea che fu aiutata da 4 ragazze: Erminietta, Carmelita, Bepa e Emilia. In questa osteria, oltre ai tradizionali cicheti innaffiati da buon vino, al piano superiore si preparavano pranzi di nozze anche per 100 persone.

Sotto una piccola tettoia in lamiera all’ingresso dell’edificio, si trovavano delle panche per sedersi e di fronte, dove oggi sono sistemati i tavoli del bar “la Frasca”, si trovava il gioco dee bae, della borea e la pesa comunale.

Negli anni ’50 davanti all’osteria da Noemi, nel periodo estivo, Cirillo d’Ambrosi Santon vendeva angurie e più avanti, all’incrocio da Biscaro, Amabile Girotto da Ponsan, Caretina, vendeva le granatine di limone e menta con cubetti di ghiaccio.

Dal 1956 fino al 1970 l’osteria venne gestita da Giovanni Zanlorenzi Nane Osto, poi, fino al 1979, da Giuseppe Furlanetto Bepi Osto che fondò il Club Juve e infine da Massimiliano Rotino Manaco con il nome di bar Sport.

Note: