Storia

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  • 03, 3, 2006 \\\
  • Relazione generale

    Nel III° e II° secolo a.C. gli antichi veneti si sottomisero spontaneamente a Roma ed alcuni centri aumentarono di importanza per la loro posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione.
    Il territorio ponzanese è attraversato da una strada consolare, con funzioni prettamente militari, la quale permette agli eserciti rapidi trasferimenti tra le regioni dell’Impero consentendo così veloci rifornimenti di viveri ed armamenti: essa è la Strada Postumia del 148 a.C. circa, di collegamento tra la Liguria ed Aquileia.
    Per favorire l’insediamento umano, per migliorare l’agricoltura e soprattutto per raggiungere una produttività sempre maggiore a favorire così un’autosufficienza locale almeno per i prodotti di prima necessità, i Romani, circa nel 42 a.C., pongono le basi di un organico lavoro dei campi attraverso una centuriazione nel territorio trevisano.
    E’ proprio in questo periodo che Ponzano sorge quale comunità agricolo-militare. Decaduta Roma, mentre i più importanti centri del Veneto sono distrutti dai Barbari, Treviso ed il circondario vengono ripetutamente risparmiati dagli Unni, dai Goti e dai Longobardi, per la loro spontanea resa.
    Nel X°-XI° secolo sorto il Comune, Ponzano fa parte della regione “Campagna di sopra e Campagna di sotto”; il territorio coltivato non è molto esteso né ben lavorato per la scarsa popolazione, per la presenza in gran parte del suolo di boschi e pascoli e per le guerre continue.
    I più antichi documenti, nei quali è citato Ponzano, risalgono proprio a questa età medievale. Da alcuni documenti risulta che dal 1478 al 1630 si hanno ripetute pestilenze come può testimoniare l’affresco di S.Rocco nella villa Rossi; risulta inoltre che nel 1685 le principali famiglie di Ponzano erano: Marchi, Borlese, Biasetti, Mulo, Marchetto, Piovesan, Barbisani, Moro, Liberali, Bisigasi, Vendramin, Soligi, Gastaldo, Cibina, Mazzariol, Simonetta. Nei secoli XVII° e XVIII° numerose famiglie della nobiltà per lo più veneziana, costituiscono la Villa, simbolo costante nella storia del prestigio economico raggiunto, con parco, azienda agricola, ecc., e precisamente: Villa Caotorta, Villa Gastaldo, Casa Campbell, Villa Minelli, Villa Serena, Villa Maria, Villa Barbaro, Villa Chiozzi, Villa Corner.
    Nel 1810 è applicato il decreto per la soppressione delle corporazioni religiose per la confisca dei beni ed archivi da parte dello Stato.
    Il Convento del Talpon a Ponzano, chiese e parrocchie in parte vengono chiuse per essere adibite a caserme e magazzini.
    Alcune leggi sanitarie impediscono il seppellimento delle salme nelle chiese e nelle adiacenze, così nel 1849 viene costruito il Cimitero di Ponzano.
    Gli attuali confini del Comune di Ponzano risalgono esattamente all’01.01.1819.
    Nel 1866 Ponzano prende definitivamente il nome di Ponzano Veneto e nel 1867 diviene capo Comune e capo Forania dopo essere appartenuto prima alla congregazione di Lancenigo e poi nel 1627 a quella di Quinto.
    La popolazione residente cresce costantemente.
    Durante la I° Guerra Mondiale il Comune di Ponzano Veneto è sgomberato, vi risiede per più di un anno il Comando dell’VIII° Corpo d’Armata, col generale Asceplia Gandolfo.
    Subisce intensi bombardamenti il 15 ed il 21 giugno 1918 cosicchè la popolazione emigra quasi per intero nei Comuni limitrofi fuori tiro.
    La situazione economica-produttiva del Comune di Ponzano Veneto nel primo dopo guerra può essere sintetizzata nei seguenti dati statistici del 1927: superficie territoriale in ettari 2214 di cui il 75% del suolo è messo a coltura.
    Ponzano Veneto dal 1951 ad oggi è interessato da un costante incremento demografico, quindi aumentando la popolazione attiva ed i giovani non ancora attivi, aumenta il potenziale produttivo del Comune dal punto di vista socio-economico e dal punto di vista demografico sono aumentati gli elementi riproduttivi: si può così supporre per i prossimi anni un ulteriore incremento demografico sia sociale che naturale.