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Nascita ed evoluzione della scuola

  • 08, 3, 2007 \\\
  • La “Scuola per Tutti” Rivoluzione e Restaurazione

    Travagliata e spesso disattesa rimase, sino ad un passato non troppo lontano, l’istruzione del popolo: non tutti potevano infatti accedervi con eguali opportunità  e, da fatto d’élite a pubblico servizio, il passo non fu né semplice né breve.

    Per tutto il Settecento la scuola di base costituì un privilegio gestito da precettori privati o da corporazioni religiose. Anche nel Veneto il Governo trascurò il problema, né i portati illuministici d’Oltralpe poterono gran che dinanzi all’analfabetismo di massa. Del resto, fra vessazioni fiscali, soppressione dei seminari e rivolgimenti politico-militari, i Francesi avviarono appena le loro riforme. Le scuole imposte nel 1802 da Napoleone ai Comuni furono guardate con diffidenza, anche se i rudimenti del leggere, dello scrivere e del far. di conto erano concepiti per entrambi i sessi (per le fanciulle si univano elementi di cucito e di cucina ). Le necessità dell’economia rurale e familiare, la convinzione di sottrarre braccia al lavoro, l’inadempienza delle amministrazioni impedivano la frequenza generalizzata.