Le Rondini di Ponzano Veneto

Il viaggio avventuroso di Leone Pietro Zanin

Zanin Leone Pietro è nato a Merlengo di Ponzano Veneto nel 1930 da Giovanni Battista e Chiara Pizzolon.
Abitava in Via Capitello a Merlengo.
E’ emigrato per il Canada il primo settembre 1954.
La lettera è indirizzata al cugino Ernesto Panziera.

Per rendere meglio comprensibile il testo originale sono state aggiunte delle parole evidenziate in corsivo e rivista la punteggiatura.

Calgary, Alberta, Canada, 2 febbraio 2011.

Caro Ernesto, ti faccio sapere come è andato il mio viaggio per l’America.

Sono partito col treno alle ore 9 da Treviso il primo settembre 1954.
Lì nella stazione c’era mia sorella Maria e pure il marito Narciso (Barbon) che mi hanno dato sei banane per il viaggio.
Sono arrivato in stazione a Milano verso le 3 o le 4 dello stesso giorno poi da lì mi hanno portato a prendere l’aereo verso le 6 di sera.
Era un aereo passeggeri quasi tutti emigranti.
L’aereo portava 72 passeggeri e aveva quattro motori.

Quando siamo partiti da Malpensa tutto bene e dopo due ore e mezza si è fermato un motore.
Dopo altre due ore si è fermato un altro motore, tutti e due da una parte mentre stavamo sorvolando l’oceano Atlantico.
L’aereo andava su e giù anche tremila piedi tanto che si vedevano le navi a causa dei soli due motori funzionanti da una parte e dei vuoti d’aria.
Il Capitano ci ha detto di pregare perché forse ce l’avremmo fatta. Nell’aereo tutti stavano male perché si andava troppo sue e giù.
Dopo altre due ore siamo atterrati al Green Land Airport.
Tanti passeggeri sono stati portati in ospedale e da lì sono stato trasferito in un Hotel.
Dopo due giorni è arrivato un altro aereo e siamo partiti per Montreal (Canada).

Sono stato lì due giorni e sono andato fuori e ho visto che tanti emigranti dormivano per terra.
Non c’erano lavori e c’erano troppi emigranti, era molto dura e ho avuto una pessima impressione.

La mia destinazione era qui a Calgary, Alberta, Canada dove sono arrivato dopo altri due giorni.
All’aeroporto c’era il Consolato Italiano.
Ho trovato alloggio vicino al Consolato e poi ho incontrato un ragazzo originario di Onè di Fonte in Italia.
Siamo stati assieme e dopo due giorni abbiamo trovato lavoro.
Lo stipendio era di un dollaro all’ora, era molto dura, non c’era lavoro e c’erano troppi emigranti.

E’ stato un viaggio lungo e ho avuto tanta paura che l’aereo cascasse se pure il Capitano aveva detto di pregare perché ce la facessimo.
Qui era molto dura in quei tempi e dopo un certo tempo ho deciso di frequentare la scuola industriale tecnica.
Lì ho ottenuto il diploma di saldatore di alta precisione e di tornitore.
In seguito ho fatto altri sette corsi ottenendo altrettanti diplomi.

Ho lavorato 39 anni con la stessa Compagnia ed ora sono in pensione.
Conservo ancora la cittadinanza italiana ma sono anche cittadino Canadese.
Qui non era facile. La vita nei primi tempi era dura.
Io abito ancora a Calgary da quasi 60 anni.

Leone Pietro Zanin

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