A Spasso per le Antiche Osterie di Ponzano

Trattoria “Da Marchi” Osteria Con Cucina

Via Capitello 4

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La vecchia Osteria “da Marchi” venne fondata nel tardo Ottocento dai De Marchi, una famiglia di possidenti attiva a Merlengo tra il XIX e il XX secolo.

L’antico edificio, appartenente, secondo il catasto austriaco, ai Crema Rossetti era stato in precedenza in stretta dipendenza con la vicina villa Corner, tant’è che conserva ancora, lo stemma affrescato della nobile famiglia veneziana, con l’aquila bicipite risalente alla regina Cornaro signora di Asolo e la corona imperiale. Tale affresco degli inizi dell’800 si trova sopra l’ingresso principale dell’osteria e venne alla luce durante l’ultima ristrutturazione dell’edificio nel 2002.

image Fine anni ’70. Da sinistra Berto Boin Forner, Antonio Ceccon Toni, Giulio Cesconetto, Alfeo Santi Scarper, Tino Favero Faveretto, Iseo Isidoro Favero, Orlando Zanlorenzi dietro il banco.

L’esercizio sorge tra le due frazioni comunali di Merlengo e di Paderno, all’incrocio tra via Cicogna, via Bellato, via Capitello e via Volpago Sud, lungo l’asse viario mediano più importante del Comune di Ponzano. All’angolo c’era il civico 2, ora soppresso, dove si trovava la bottega dei generi alimentari, infatti un tempo era frequente che accanto all’esercente di vendita vini e liquori si trovasse la bottega del pizzicagnolo detto casoin (dal latino caseus-caseum = formaggio) con annessi tabacchi, chinino e coloniali.

image Rina in cucina, dietro si intravede Angela Vanzetto mamma di Orlando.
image Fine anni ’80. Rina dietro al bancone.

Il primo a prendersi cura dell’osteria e dell’annessa bottega di alimentari fu, nel 1930, Giuseppe Bepi Dal Col detto Marchi che, da commesso del signor Ireno de MarchiIreno De Marchi compare nella Guida di Treviso e Provincia. Biennio 1926-1927 negli elenchi di: carne salata, liquoristi, merciai, pizzicagnoli e tabaccai, mentre Dal Col Luigi nell’elenco degli alimentari e delle trattorie-osterie della Guida Economica della Provincia di Treviso 1957. . diventerà proprietario cambiando volto ai vecchi locali e dotando l’osteria dei tradizionali giochi delle bale e della borea nel prato a fronte, oggi parcheggio.

image Rina con il cantautore Francesco Guccini.

Quando Bepi Dal Col muore ancora giovane in seguito ad un incidente, gli subentra il fratello Luigi (Ijo Marchi) che, con la moglie, continuerà a fare il casoin fino al 1987.

Infine nel 1989 l’intera proprietà sarà ceduta agli Zanlorenzi.

Il sodalizio Rina - Orlando, la coppia alla quale si associa la Trattoria “da Marchi” nasce nel 1961, quando, con l’aiuto di Giovanni Zanlorenzi, papà di Orlando (Nane Osto e Osto novo) che già aveva gestito il bar Sport in via Pioppe a Paderno, la trattoria passerà nelle mani dei novelli sposi Rina e Orlando che, aiutati anche da Angela Vanzetto, mamma di Orlando, faranno diventare l’osteria un vero e proprio punto di riferimento per il paese. La posizione del locale è delle migliori, infatti si trova in un luogo ideale per il passaggio degli operai, degli artigiani locali, dei professionisti della città e dei dintorni, inoltre costituisce un punto di sosta per i ciclisti e per tutti coloro che sono diretti sul Montello.

Da allora, anche dopo la scomparsa degli storici gestori, per tutta questa variegata clientela, continua la tradizione di una cucina tipica, all’insegna della genuinità, condita con passione, simpatia e gioviale accoglienza. I figli Romano, Roberto e Giovanni, con mogli e nipoti, perpetuano l’eredità lasciata dai genitori e formano una simpatica squadra che, anche se con inclinazioni diverse, manifesta tutta la sua professionalità. Romano prosegue l’arte sui fornelli, Roberto, per dare maggior lustro al locale, allestisce piccole mostre nelle salette dell’osteria e ha istituito il premio “Arte e Cucina” Ricordando la Rina in memoria della madre, Giovanni, da bravo oste, con orgoglio continua a sostenere la parte del padre Orlando connotandola di uno humour particolare. L’osteria “da Marchi” propone, oggi come allora, un’apprezzatissima cucina casalinga, così come ci è stata tramandata dalle nostre nonne, infatti il bollito, le polpette, la ossada e il pesce cucinato in modo semplice e appetitoso rimangono i cavalli di battaglia di questa osteria dove i clienti vecchi e nuovi non smettono di chiedere: “pòrtame… le schiéte coa poentina, come e faseva la Rina!”. (Tratto dalle ricerche svolte da Piero Pizzolon in occasione del 50o anniversario dell’attività degli Zanlorenzi presso l’osteria “da Marchi”, 1961-2011).

image Al centro Beppe Grillo con Roberto e alcuni famigliari e collaboratori.
image Da sinistra Roberto, Romano e Giovanni.
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Rina con il sindaco Gentilini.

 


Note: